gerry scotti

GERRY SCOTTI, 30 ANNI COL BISCIONE: ‘QUI DENTRO SONO CRESCIUTO. CI SIAMO MANDATI A QUEL PAESE, MA IL NOSTRO RAPPORTO È UNICO. ANCHE SE TRATTANO MEGLIO ‘LE AMANTI’’ - ‘QUANDO AI MIEI DISSI CHE VOLEVO FARE RADIO NON CI PARLAMMO PER 2 ANNI' - ‘LA MIA ESPERIENZA IN PARLAMENTO? BRUTTA PAGINA. MA BERLUSCONI NON MI HA MAI CHIESTO DI SCHIERARMI'. PERO' LO DEFINÌ ‘RAGIONIERE BRIANZOLO’. MIKE, VIANELLO, VITALIZIO, I VINI E PIERO ANGELA

 

 

Alessandra Menzani per Libero Quotidiano

 

Con Mediaset è felicemente sposato da oltre trentanni, ma anche nei migliori matrimoni capitano piccole baruffe. Mike Bongiorno lo ha nominato suo unico erede, lui negli anni ha sostituito degnamente Corrado alla Corrida e Vianello al Gioco dei Nove.

gerry scottigerry scotti

 

Virginio Scotti, nato a Miradolo Terme da padre operaio e mamma casalinga, si è sempre misurato con i grandi. Diventando di diritto uno di loro: Gerry Scotti, l' unico e inimitabile, uno dei volti più amati della tv. Uno di casa.

 

Ogni giovedì, instancabile, è in prima serata su Canale 5, con The Winner is, gara canora con Mara Maionchi e Alfonso Signorini. E stasera, una puntata speciale del suo preserale Caduta Libera. Su Wikipedia si legge: «Gerry Scotti: 570 prime serate, 6000 puntate in day time».

 

Ha mai contato quanti programmi ha fatto?

«No, lo scopro da lei. Sono il lavoro di più di 30 anni. È come la lotta con la bilancia: senti il peso solo se continui a salirci. Sono numeri che fanno piacere».

 

GERRY SCOTTI  LITTLE BIG SHOWGERRY SCOTTI LITTLE BIG SHOW

Il record da guinness è che sono tutti programmi Mediaset. Una fedeltà incomparabile.

«Ne sono lieto. Qui sono cresciuto, sono molto riconoscente. I dirigenti di oggi sono i giovani che conobbi all' inizio della mia carriera. Ci sono state discussioni, ci siamo mandati a quel paese, ma abbiamo costruito un rapporto unico. Anche se ogni tanto dico loro: siete più "coccolosi" con altri, con l' amante e non con la moglie che resta sempre, che sarei io».

 

Chi sono le amanti?

«Quelli che vanno e vengono. Che hanno bisogno di essere blanditi: lo capisco, è umano».

 

Paolo Bonolis?

gerry scotti in parlamentogerry scotti in parlamento

«No, anche lui è diventato stanziale. Nessuno in particolare. Da parte mia sono contento di non avere mai avuto nessuno che mi rappresentasse, un manager. Magari sarei diventato ricco il doppio ma non importa: mica voglio essere il più ricco del cimitero».

 

Ma c' è stata una volta in cui, concretamente, ha rischiato di andare in Rai?

«Non c' è mai stata una proposta seria, bella, strutturata. Tanti abboccamenti, magari qualche relazione pubblica, cena, sono nel settore da tanti anni e qualche dirigente Rai l' ho visto. "Vieni a fare quella cosa lì", mi hanno detto. Ma sa, qui a Mediaset ho contratti di due-tre anni, direzioni artistiche, progetti solidi, non mi vado a vendere al chilo».

 

Diciamolo: con il pericolo di un tetto agli stipendi, meglio stare a Cologno. O no?

gerry scotti al gioco dei novegerry scotti al gioco dei nove

«Un' idea già rientrata, si è optato per una diminuzione del 10%. I "tetti" non avevano senso. Siamo tutti uguali? Facciamo tutti la stessa cosa? No. Alcuni nomi hanno fatto la storia della Rai, sono rappresentativi dell' azienda. Comunque da noi i panni sporchi si lavano in casa».

 

In che senso?

«Mediaset, in un momento delicato e di raccolta pubblicitaria difficoltosa, ci ha chiesto un sacrificio che io ho fatto volentieri. Mi sono tagliato lo stipendio del 30%. È un' azienda privata e la cosa non ha fatto scalpore, ma è successo. Adesso la situazione è migliorata».

 

Comunque la conduzione di Sanremo per ora è vacante. Un pensierino?

«Non penso che lo farò io. Dire che non ci tengo sarebbe brutto. Sono fatalista, se non l' ho mai condotto ci sarà una ragione. Pier Silvio Berlusconi il permesso me lo darebbe.

Ma la parola Sanremo non l' abbiamo nominata».

 

Un passo indietro, quando iniziò con la radio. I suoi genitori come presero il fatto che voleva fare spettacolo e non l' avvocato?

gerry scotti al festivalbargerry scotti al festivalbar

«Finché era un hobby, non dissero nulla. Mi faceva comprare i libri e la cosa faceva piacere a mio padre, operaio del Corriere della sera. Dopo il servizio militare ho iniziato a fare il pubblicitario, ma intanto continuavo in radio. Bene, un giorno dico loro: smetto di fare il pubblicitario, l' avvocato non lo farò mai, lancio con Cecchetto Radio Deejay».

 

Come reagirono?

«Non ci parlammo più o meno due anni. Feci tutto il contrario di quello che all' epoca era importante: la rinuncia al posto fisso, al pezzo di carta, io che ero figlio unico. Temi ancora attuali, come dimostra il film di Zalone».

 

Si è fatto perdonare?

gerry scotti a tu si que valesgerry scotti a tu si que vales

«Continuavo a stare a casa dai miei, ma non parlavamo più di questi argomenti spinosi. Quando si diffuse la voce del mio lavoro, in paese ricevevano complimenti e iniziò a svilupparsi una forma di orgoglio genitoriale. Ho comprato la casa a mio padre, una bella macchina, arrivò il benessere economico. Peccato perché si sono goduti poco la vita: mia madre è mancata a 68 anni, mio padre a 70. Ma hanno fatto in tempo ad accorgersi della mia affermazione».

 

gerry scotti a passaparolagerry scotti a passaparola

Dopo la radio, arriva la tv. Quella frase di Silvio Berlusconi a Cecchetto in cui la definiva una sorta di "ragioniere brianzolo" la offese?

«Fu detta spiritosamente, in stile Cavaliere. Eravamo nella fase apicale degli anni a Radio Deejay e volevano farmi fare Deejay Tv. Non ero tanto d' accordo. Nei corridoi di Milano 2 Berlusconi disse a Cecchetto: "Ma con tutti quelli che ci sono, mi manda quello che sembra un ragioniere? In Brianza ne trovavo 100 così". Risero tutti, io meno. Forse aveva ragione. Ma il punto era che è stata proprio la normalità la chiave del successo. Parlo, mi muovo normalmente. Ho rivisto Berlusconi al funerale di Vianello e mi ha detto: "Quando accendo la tv e ti vedo, mi sento a casa, a Canale 5". Il complimento più bello».

 

Lei però non si è mai schierato.

gerry scotti a paperissimagerry scotti a paperissima

«Vero. E per questo ringrazio la famiglia Berlusconi. Non mi hanno mai chiesto nulla, non mi hanno mai mandato le famose veline, o chiesto di parlare di questo o quello. Mi hanno sempre rispettato. Pier Silvio l' ho visto crescere. Ci parliamo due o tre volte l' anno. Ci vogliamo bene».

 

Di politica non ama parlare, vero?

«Perché sono un italiano medio. E come tutti gli italiani medi, ormai, non sono interessato. Come si fa a interessarsi quando ci hanno messo 3 mesi per fare una legge elettorale, poi si sono chiusi in aula e fatto una gaffe peggio degli Oscar? Non vedevano l' ora che quella stessa legge non passasse. Eravamo in attesa di una buona legge elettorale invece ci fanno disinnamorare della politica. Lo dico a ragion veduta. Porto ancora le ferite».

 

gerry scotti a chi vuol essere milionariogerry scotti a chi vuol essere milionario

Parla della sua esperienza in Parlamento dal 1987 al 1992 tra i socialisti?

«Sì. È stata una brutta pagina perché non sono riuscito a dare nulla. Non avevo ruoli, sono stato relegato a peones a schiacciare un bottone. In quattro anni mi hanno fatto venire la nausea. Non ce l' ho con la destra o la sinistra, ma con un meccanismo che ti riduce a polpa. Un tempo avrei detto che ero frullato, oggi uso la metafora dell' oggetto tanto di moda in cucina: l' estrattore. Mi hanno estratto».

 

Meno male che non le andava di parlare di politica.

«Vedo i giovani di 32-33 anni e penso: speriamo che loro ce la facciano. Quando smisi di fare il deputato avevo 30 anni. Oggi ne ho sessanta e non è cambiato niente. Ci vogliono regole nuove e qualcuno che le metta in atto».

GERRY SCOTTI MASTERS OF MAGICGERRY SCOTTI MASTERS OF MAGIC

 

Per questo, nel 2014, scrisse a Matteo Renzi per chiedergli di trovare il modo di non darle il vitalizio?

«Gli chiesi un emendamento, un provvedimento, un codicillo per non farmi godere del vitalizio a cui voglio rinunciare. Evidentemente la politica ha altro da fare, perché non è successo nulla e le dirò anche che nessun altro ex deputato tra coloro che ne godono mi ha scritto. I privilegi non vanno rinfacciati, vanno tolti. Andrà a finire che a 67 anni riceverò il vitalizio e lo devolverò in beneficenza, depurandolo prima delle tasse. Peccato».

gerry scotti caduta libera silvia toffaningerry scotti caduta libera silvia toffanin

 

Nonostante spesso venga invocato come candidato di Forza Italia, abbiamo capito che non si candiderà mai più. Ha un altro sogno?

«Mi piacerebbe molto la divulgazione. Non faccio l' esempio di Piero Angela, perché ha un figlio suo erede, Alberto. Mi piacerebbe una cosa all' inglese, alla Bbc, per potermi occupare della mia passione - i viaggi, curiosare - ma in modo nazionalpopolare, scienza e natura come se fossero raccontate dallo zio. Vede, il numero dei programmi che lei ha citato all' inizio, li ho fatti tutti al chiuso, in uno studio tv. Per ora resto al preserale, ma nel futuro sarà ineluttabile. Se dovessi farmi un regalo, uscirei all' aperto, nei boschi, nei parchi».

gerry  scotti   caduta liberagerry scotti caduta libera

 

Adesso che produce anche vini con il suo nome e la sua faccia, ci sta.

«Un vecchio hobby. Perché aspettare? Ho scelto l' azienda, nell' Oltrepò Pavese: faccio rosso, bianco e rosè. Il prezzo non supera i dieci euro: il vino deve essere per tutti».

 

Gerry, che bilancio fa della sua carriera?

«Alcuni giorni fa ero da Linus e Nicola Savino. Ogni volta che entro nei corridoi di Radio Deejay penso: potrebbe essere ancora la mia vita. Forse senza tv avrei meno popolarità, ma mi sentirei comunque realizzato. Chi non è realizzato non è in pace. Ho avuto molto dalla vita e ringrazio sempre il Signore. L' unico modo per dare serenità è essere sereno, figuriamoci se dall' altra parte della tv ci sono tre milioni di persone...».

CADUTA LIBERA  GERRY SCOTTICADUTA LIBERA GERRY SCOTTI

 

CADUTA LIBERA GERRY SCOTTICADUTA LIBERA GERRY SCOTTIgerry scotti conciato da tomaso trussardi con michelle hunzikergerry scotti conciato da tomaso trussardi con michelle hunzikergerry scotti e mara veniergerry scotti e mara veniergerry scotti si alza se sei contentogerry scotti si alza se sei contentogerry scotti 4gerry scotti 4gerry scotti  caduta liberagerry scotti caduta libera

 

gerry scottigerry scottigerry scotti show dei record gerry scotti show dei record gerry scotti 9gerry scotti 9gerry scotti 3gerry scotti 3gerry scotti 7gerry scotti 7gerry scotti 2gerry scotti 2valeria marini nella botola con gerry scottivaleria marini nella botola con gerry scottigerry scotti 6gerry scotti 6selfie dei rivali fabrizio frizzi e gerry scotti selfie dei rivali fabrizio frizzi e gerry scotti gerry scotti 3gerry scotti 3

Ultimi Dagoreport

vladimir putin roberto vannacci matteo salvini

DAGOREPORT: ALLARME VANNACCI! SE L’AMBIZIONE DETERMINATISSIMA PORTASSE IL GENERALISSIMO A FAR SUO IL MALCONCIO CARROCCIO, PER SALVINI SAREBBE LA FINE - E IL "VANNACCISMO ALLA VODKA", CIOE' FILO-RUSSO, ALLARMA NON POCO ANCHE GIORGIA MELONI – CON LA CONQUISTA DI CIRCA UN TERZO DEL CONSENSO ALLE EUROPEE, VANNACCI POTREBBE FAR DIVENTARE LA "PREVALENZA DEL CREMLINO" GIA PRESENTE NELLA LEGA DI “SALVINOVSKIJ” DEFINITIVAMENTE DOMINANTE - L’EX PARÀ SI BAGNA PARLANDO DI PUTIN: “NEGLI ULTIMI VENT’ANNI, HA FATTO RIFIORIRE LA RUSSIA’’ - SE RIUSCISSE A ESPUGNARE LA LEGA, IL GENERALISSIMO CHE FARÀ? MOLLERÀ LA "CAMALEONTE DELLA SGARBATELLA", CHE ABBRACCIA ZELENSKY E ELOGIA GLI UCRAINI PER LA LORO “RESISTENZA EROICA”, DECISO A SFIDARE I FRATELLINI SMIDOLLATI D’ITALIA CHE HANNO MESSO IN SOFFITTA IL BUSTO DEL DUCE E I SILURI DELLA DECIMA MAS? - I VOTI DELLA LEGA SONO IMPRESCINDIBILI PER VINCERE LE POLITICHE DEL 2027, DOVE L’ARMATA BRANCA-MELONI DUELLERA' CON UN INEDITO CENTROSINISTRA UNITO NELLA LOTTA...

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO