jasmine trinca angelina jolie

I DAVID DEI GIUSTI - SU ''IL TRADITORE'' E ''PINOCCHIO'' POCO DA ECCEPIRE. CERTO, L'ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO CHE VINCE SU THOM YORKE… - SULLE ATTRICI POI: NON C’ERANO NEI FILM ITALIANI DEL 2019 RUOLI FEMMINILI IMPORTANTI, SOLO MASCHILI. AL PUNTO CHE I GIURATI SONO ANDATI A RECUPERARE PICCOLI FILM CHE NESSUNO AVEVA VISTO, COME “ROSA” CON LUNETTA SAVINO O INVENTARSI ATTRICI CHE NON AVREBBERO MAI POTUTO VINCERE, COME LA BAMBINA DI “PINOCCHIO”. UNA CRITICA NON TANTO AI DAVID QUANTO AL CINEMA E AI SUOI PRODUTTORI

Marco Giusti per Dagospia

 

David di Donatello

 

marco bellocchio vince il david

In un’edizione spettrale dei David di Donatello con Carlo Conti solo in studio che ricorderemo sicuramente a lungo, domandandoci cosa potrà essere quella dell’anno prossimo, con solo quattro-cinque film usciti in sala e il vuoto successivo, trionfa “Il traditore” di Marco Bellocchio con sei David forti, miglior film, miglior regia con Bellocchio che ringrazia attaccato al termosifone, miglior protagonista, Pier Francesco Favino, era l’anno suo, non protagonista, Luigi Lo Cascio, che batte il favorito Roberto Benigni e ricorda il grande Gigi Burruano suo zio, miglior sceneggiatura, miglior montaggio, contro i cinque puramente tecnici di “Pinocchio” di Matteo Garrone, scenografia, trucco, costumi, parrucco, effetti speciali.

 

migliore attrice non protagonista david 2020

Altri premi vanno a “Il prime re” di Matteo Rovere, fotografia a Daniele Ciprì, produttore, suono, due a “La dea fortuna” di Ferzan Ozpetek, miglior attrice protagonista, Jasmine Trinca, canzone, a Diodato, uno solo a “5 è il numero perfetto” di Igort, quello alla non protagonista Valeria Golino, l’unica a casa coi capelli sistemati bene, uno solo, la sceneggiatura non originale va a “Martin Eden” di Pietro Marcello, l’opera prima, a “Bangla” di Phaim Buiyan, per far contento Salvini, mentre il miglior documentario della stagione è l’ottimo “Selfie” di Agostino Ferrente. David del pubblico, cioè il film dal maggior incasso è “Il primo re” di Ficarra e Picone, produzione Mediaset, che forse meritava almeno qualche nomination tecnica, per la fotografia di Ciprì, la scenografia di Frigeri, la musica di Crivelli.

jasmine trinca 2020david

 

Che dire? Sui premi a “Il traditore” e a “Pinocchio” poco da eccepire. Sono buoni film. E entrambi targati Rai Cinema. Magari si poteva essere più ecumenici, la regia a Garrone il film a Bellocchio? Magari un premio a Benigni? Magari la sceneggiatura non originale targata Garrone-Ceccherini? Devo dire che sono giusti anche i tre premi a “Il primo re”, fotografia-produzione-suono.

 

Ma preferire la canzone di Diodato per “La dea fortuna” a quella di Thom Yorke per “Suspiria” di Luca Guadagnino, che intanto presentava il nuovo disco da Jimmy Fallon non da Carlo Conti, o la musica dell’Orchestra di Piazza Vittorio a quella, sempre di Thom Yorke e meravigliosa per “Suspiria”, è un po’ da provinciali, no? E trovo imperdonabile aver del tutto dimenticato “Suspiria” relegandole a quattro nomination per i premi tecnici. Non c’è niente da fare. Guadagnino gli sta proprio antipatico al cinema italiano in un misto di rancore e rosichio.

jasmine trinca angelina jolie

 

Anche sulle candidature e i premi per le migliori attrici protagoniste e non protagoniste avrei qualcosa da dire. Non c’erano nei film italiani del 2019 ruoli femminili importanti, solo maschili. Al punto che i giurati sono andati a recuperare piccoli film che nessuno aveva visto, come “Rosa” con Lunetta Savino o inventarsi attrici che non avrebbero mai potuto vincere perché sconosciute ai più, come la bambina di “Pinocchio”. Al punto che hanno vinto le solite note.

 

david di donatello 2020

Brave, certo, ma forse non qui come in altri film di altri anni. E questa è una critica non tanto ai David quanto al cinema italiano e ai suoi produttori. Io, ad esempio, ho votato per Lara Cariddi perché almeno aveva un vero ruolo da protagonista, non come Jasmine Trinca rispetto alla coppia protagonista Leo-Accorsi. Può starmi bene poi il premio come documentario a “Selfie” di Agostino Ferrente, ma perché candidare come documentario uno dei migliori film dell’anno, “La mafia non è più quella di una volta” di Franco Maresco, già premiato a Venezia da una giuria internazionale come film in concorso?

 

pierfrancesco favino vince il david per migliore attore 2020

Non è un documentario. Andava messo tra i migliori film. E non vederlo tra i premiati, per il lavoro di Franco Maresco, la trova un’ingiustizia. Per quello avrei preferito anche un premio a Marco D’Amore come regista esordiente, rispetto al pur simpatico Phaim Buiyan di “Bangla”, anche se è difficile parlare di esordienti rispetto a chi ha lavorato già nella regia delle serie, come Marco D’Amore e non solo.

 

Da molti è stata notata la mancanza, tra i cari scomparsi, di Fred Bongusto, Detto Mariano, Alessandra Panaro, George Hilton, Vittorio Congia e Mario Donatone. Qualcosa può sfuggire, è vero, ma Fred Bongusto ha composta trenta colonne sonore per il cinema, anche famose… La finisco qui. Ne riparliamo l’anno prossimo. Quando avranno il problemino “Tolo Tolo” di Checco Zalone, 46 milioni, contro i tre film usciti in sala, uno è “Gli anni più belli” di Muccino, uno è “Hammamet”, e una stagione buttata all’inferno nelle uscite in tv a 7,99 euro…   

miglior attore protagonista david 2020il messaggio di sergio mattarella ai david2020david immagini dai 2020david

 

2020daviddavid di donatello anna ferzetti irrompe e bacia favino

Ultimi Dagoreport

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

DAGOREPORT - L’ANSIA ATTANAGLIA LA ‘’MILANO DEL BALLO DEL MATTONE’’. ‘’QUI SALTA TUTTO!’’, BALBETTANO PIÙ SPAVENTATI DI UN CONIGLIO - SE IL GIP DELLA PROCURA DECIDESSE DI ACCOGLIERE LE PROPOSTE DEI PM, A QUEL PUNTO, ESPLODEREBBE UNA SANTA BARBARA A MISURA DUOMO. E POTREBBE RIPETERSI CIÒ CHE SUCCESSO ALL’EPOCA DI TANGENTOPOLI: A TANTI DEI 74 INDAGATI, LA PAURA DI FINIRE IN GABBIA A SAN VITTORE APRIREBBE DI COLPO LE VALVOLE DELLA MEMORIA - DA PARTE SUA, IL SINDACO BEPPE SALA, INDAGATO, INTASCATA LA SOLIDARIETÀ DA DESTRA E SINISTRA, HA RIPRESO A MACINARE ARROGANZA, E HA SPARATO TESTARDO E SPAVALDO: “LE DIMISSIONI NON AVREBBERO FATTO COMODO A NESSUNO…” – QUALCHE ANIMA PIA GLI RICORDI CHE L’USO SBARAZZINO DELL’URBANISTICA MENEGHINA È AVVENUTO SOTTO IL SUO NASONE... 

urbano cairo sigfrido ranucci la7 fiorenza sarzanini

DAGOREPORT - SIETE PRONTI? VIA! È PARTITA LA GRANDE CAMPAGNA ACQUISTI (A SINISTRA!) DI URBANO CAIRO - IL COLPACCIO SU CUI LAVORA URBANETTO: PORTARE A LA7 SIGFRIDO RANUCCI E L’INTERA SQUADRA DI “REPORT”, A CUI TELE-MELONI STA RENDENDO LA VITA IMPOSSIBILE - IL PROGETTO È GIÀ PRONTO: PRIMA SERATA DI LUNEDI', SECONDE SERATE CON "REPORT-LAB", COINVOLGENDO SITO, SOCIAL E L'EDITRICE SOLFERINO - MA NON FINISCE QUI: CAIRO VUOLE RIPOSIZIONARE IL “CORRIERE DELLA SERA”: ESSERE LA GAZZETTA DI FAZZOLARI NON PORTA ALL'EDICOLA NUOVI LETTORI, CHE PREFERISCONO L'ORIGINALE: "IL GIORNALE", "LIBERO", "LA VERITA'": MEGLIO RITORNARE AL CENTRO-SINISTRA. IN ARRIVO GIOVANI GIORNALISTI BEN DISTANTI DAL MELONISMO...

mara venier gabriele corsi

PERCHÉ GABRIELE CORSI HA MOLLATO “DOMENICA IN”? LA SUA PRESENZA AL FIANCO DI MARA VENIER ERA STATA FRETTOLOSAMENTE ANNUNCIATA DA ANGELO MELLONE, DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI RAI. E INVECE, SOLO DUE GIORNI FA, CORSI HA ANNUNCIATO DI ESSERSI TIRATO INDIETRO - COSA È SUCCESSO? LA RAI AVEVA TENTATO DI COMMISSARIARE LA "ZIA MARA", PIAZZANDOLE ACCANTO I "BADANTI" NEK E CORSI. MA L'ARZILLA 74ENNE, FORTE DI BUONI ASCOLTI, HA FATTO TERRA BRUCIATA AI SUOI DUE "VALLETTI", USANDO L’ARMA DA FINE DEL MONDO: “SE IO MOLLO AD AGOSTO CHI CI METTETE?". E COSÌ, UNA VOLTA VISTO IL SUO SPAZIO RIDOTTO A QUALCHE MINUTO DI UN QUIZ, IL CONDUTTORE SI È CHIAMATO FUORI (NEK ERA GIÀ SCAPPATO A "THE VOICE") - LA VENIER HA TENTATO DI DISSIPARE I DUBBI SULLE SUE “COLPE” POSTANDO UNA STORIA IN CUI SI INSINUAVA CHE CORSI AVESSE MOLLATO PER I SOLDI (POCHI). MA A SMENTIRE LA SUA VERSIONE È STATO IL MANAGEMENT DEL CONDUTTORE…

antonio spadaro papa leone xiv robert prevost

FLASH! – SPADARO DI FUOCO! IL GESUITA, ORFANO DI BERGOGLIO, , OGGI SU ''LA STAMPA”, SPACCIA COME SUA ''INTERVISTA INEDITA'' UNA VECCHIA CONVERSAZIONE PUBBLICA CHE L'ALLORA CARDINALE ROBERT FRANCIS PREVOST TENNE A NEW LENOX, IN ILLINOIS, IL 7 AGOSTO 2024 - IL GESUITA HA PRESO IL TESTO SBOBINATO E L’HA INFRAMEZZATO CON DOMANDE SUE: UN CAPOLAVORO DI AUTO-PROMOZIONE DEGNO DI UN VERO INFLUENCER... - LA PRECISAZIONE DELLA CASA EDITRICE EDB: "SOLLEVIAMO DA OGNI RESPONSABILITA' PADRE SPADARO CIRCA OGNI FRAINTENDIMENTO TRA LA STAMPA E LA CASA EDITRICE" - VIDEO

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)