
I GRIMALDI BOICOTTANO LA PRIMA AL PROSSIMO FESTIVAL DI CANNES DI “GRACE DI MONACO”, CON NICOLE KIDMAN NEL RUOLO DELLA PROTAGONISTA, PERCHÉ NON APPROVANO IL MODO IN CUI LA VITA DI GRACE KELLY È STATA PORTATA SUL GRANDE SCHERMO
La Stampa.it
Il film aprirà il prossimo Festival di Cannes, il 14 maggio, ma la famiglia Grimaldi ha deciso di non assistere alla proiezione di Grace di Monaco, con Nicole Kidman nel ruolo della protagonista.
à deciso: il principe Alberto II e le sorelle, Caroline e Stephanie, boicotteranno il lungometraggio di Olivier Dahan perché non approvano il modo in cui la vita della madre, Grace Kelly, la splendida attrice americana diventata principessa sposando Ranieri III nel 1956, è stata portata sul grande schermo.
Stando al New York Post, ripreso da Le Figaro, il motivo di tanta disapprovazione starebbe nel ritratto di Ranieri III che traccia il regista francese (lo stesso che ha girato il pluripremiato La vie en rose sulla vita della cantante Edith Piaf con Marion Cotillard, premio Oscar per la migliore attrice). Alberto II, diventato reggente nel 2005, alla morte del padre, «teme che il film dia un'immagine negativa del padre e lo mostri come un leader che controllava la vita della madre in tutto e per tutto», scrive il giornale. «Il problema - riporta Le Figaro - è che se Grace ne esce glorificata, il principe è dipinto come debole, unilaterale e possessivo verso la moglie».
Il film si focalizza sul periodo in cui l'icona di Hollywood è diventa principessa, e in particolare affronta il dilemma se accettare il nuovo ruolo che Alfred Hitchcock le propone per Marnie (poi affidato a Tippi Hedren) o se lasciare il cinema e dedicarsi esclusivamente alla sua nuova vita, in un momento storico non facile per il Principato. Sono i mesi turbolenti tra il 1961 e il '62 in cui il principe Ranieri e l'allora presidente francese, Charles De Gaulle, si affrontarono in una disputa sulla tassazione. Alberto II e le sorelle avevano chiesto, invano, di effettuare delle modifiche alla sceneggiatura. A film completato avevano anche chiesto di poterlo visionare in privato, ma il produttore Pierre-Ange Le Pogam si era rifiutato.
[S. N.]



