giampaolo rossi gian marco chiocci paolo petrecca monica maggioni pino insegno alberto matano stefano de martino

PER LA RAI NERA, SI PROSPETTA UN AUTUNNO NERISSIMO –  GIAMPAOLO ROSSI DEVE DRIBBLARE LE BUCHE LASCIATE DAI COLPI DI CANNONE SGANCIATI DAL “FUOCO AMICO”: L’AD, CHE NON SAPEVA DEL POSSIBILE PASSAGGIO DI CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, SAREBBE SOLLEVATO DALL’USCITA DEL DIRETTORE DEL TG1, CON CUI NON C’È MAI STATO FEELING – MA NON È L’UNICO GRATTACAPO: C’È LA DIREZIONE DELL’OFFERTA INFORMATIVA DA SISTEMARE DOPO LE DIMISSIONI DI MONICA MAGGIONI, I TG RESTANO IN AFFANNO, GERRY SCOTTI HA TERREMOTATO “AFFARI TUOI” DI DE MARTINO, NUZZI È PARTITO BENE METTENDO A RISCHIO GLI ASCOLTI DELLA “VITA IN DIRETTA” – E POI C’È PINO INSEGNO CHE, NONOSTANTE RISULTATI NON PROPRIO ENTUSIASMANTI E LE SUE TELEFONATE CON “DIABOLIK”, HA INCASSATO IL RINNOVO DI CONTRATTO – SENZA DIMENTICARE LA GRANA PAOLO PETRECCA, SFIDUCIATO DALLA REDAZIONE DI RAISPORT – UNO SCENARIO CHE PREOCCUPA PALAZZO CHIGI… – IL DAGOREPORT

 

Articoli correlati

CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI DI ARRUOLARE CHIOCCI?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Estratto dell’articolo di Lisa Di Giuseppe per “Domani”

 

giampaolo rossi

Le pieghe del complicato tessuto Rai cadono decisamente peggio di una giacca destrutturata Armani.  […] A Giampaolo Rossi, in particolare, in questo periodo l’azienda sta decisamente stretta. L’ad ha un direttore del Tg1 in potenziale uscita – forse, ma forse no, negli ultimi giorni le probabilità sembrano essersi affievolite – in direzione palazzo Chigi, una direzione dell’offerta informativa da sistemare dopo le dimissioni di Monica Maggioni, e intorno a sé gli atomi della destra Rai da tenere assieme.

 

La formula abusata dell’autunno caldo è perfino troppo morbida per raccontare il settembre di Rossi, che si prepara con la sua pipa in mano.

 

Ciononostante, giurano tutti, il legame tra il partito e la governance in azienda è ben saldo. E Rossi, che continua a rifuggire dal presenzialismo che ha caratterizzato l’operato di altri dirigenti Rai, tanto da non aver preso posizione neanche all’indomani dell’indiscrezione sul potenziale trasloco di Gian Marco Chiocci dal notiziario della rete ammiraglia all’incarico di portavoce della premier, ha dalla sua una pipa magica.

PALAZZO CHIOGGI - MEME BY EMILIANO CARLI

 

C’è il braccio destro Davide Di Gregorio, sua ombra e uomo fidato anche per i lavori di fatica, come quello di chiudere il braccio di ferro con il comune di Sanremo che con una giunta civica di centrodestra in una Regione governata dal centrodestra si è messo a discutere con la Rai più di destra di sempre.

 

C’è Bianca Maria Sacchetti, giornalista dentro lo staff (cioè fuori dall’ufficio stampa aziendale) dell’ad, terzo elemento della pipa magica. Poco più in là, ma sempre talmente vicini da meritarsi il privilegio del caffè quotidiano con l’ad, ci sono due vicedirettori particolarmente fidati come Andrea Assenza, al daytime, e Dario Dionoro, che a Rai Kids lavora con Roberto Genovesi.

 

Persone di fiducia per l’ad sono da sempre anche l’ex vicedirettrice del Tg1 e ora direttrice dell’ufficio stampa Incoronata Boccia e Nicola Rao, che invece dalla direzione della Comunicazione è passato al Giornale radio, da dove potrebbe però anche dover andare via a stretto giro. È infatti dato tra i favoriti per un’eventuale successione a Chiocci, qualora dovesse spostarsi: nella stessa categoria vanno inseriti anche Gennaro Sangiuliano […] e Francesco Giorgino, che tanti però vedono più adatto per la direzione dell’offerta informativa.

 

gianni letta monica maggioni

A parlare con la politica in queste ore, sembra però riprendere quota la soluzione esterna per la sostituzione di Chiocci: i primi della lista sono sempre gli stessi, Mario Sechi e Tommaso Cerno, entrambi facce ben note sia a palazzo Chigi che in Rai, dove per Cerno a un certo punto dell’estate si parlava di un potenziale trittico: access time al sabato, Domenica In e opinionista di Giletti il lunedì.

 

Sulla carta, questioni di competenza anche di Angelo Mellone e soprattutto di Paolo Corsini, rispettivamente direttori di Day time e Approfondimenti. I più attenzionati, dopo due anni in cui le criticità in due filiere cruciali per il servizio pubblico sono state ben più frequenti di quanto avrebbero voluto al settimo piano.

GIAMPAOLO ROSSI - PAOLO CORSINI - ANGELO MELLONE - GIAN MARCO CHIOCCI

 

In primis la sòla agostana che ha segnato il sorpasso della tenaglia composta da Papi, Tg5 e Gerry Scotti sull’amico del narcos Piscitelli Pino Insegno, il Tg1 e Techetecheté. Poi i problemi nei rapporti della governance con i programmi d’informazione, fino ad arrivare ai tagli del numero di puntate annunciati a giugno per Report, che hanno provocato indignazione generale.

 

Dal partito li tengono d’occhio e raccontano che i contatti dei due con la governance si sono rarefatti. «Devono cambiare un po’ rotta», confida qualcuno, «Prossima domanda?», taglia corto qualcun altro. Per cambiare le carte in tavola nella compagine vicina a FdI in Rai, potrebbe venire utile il possibile stravolgimento della linea Tg1-Gr, sempre se Chiocci andasse via e subentrasse Rao.

 

Un altro che ha creato parecchi mal di testa in via della Scrofa è stato Paolo Petrecca, spostato da Rai News a Rai Sport, dove già si trova ai ferri corti anche con una redazione politicamente molto meno esposta a sinistra di quella della all news. Ma, come amano ripetere i colonelli neri, «un camerata non si lascia indietro».

 

giampaolo rossi

E così, nonostante i problemi che aveva incontrato il direttore a Rai News, è stata trovata per lui un’altra soluzione. Al di là dei rapporti personali, a fare da ufficiali di collegamento sono Francesco Filini, capogruppo in commissione Vigilanza e considerato vicinissimo a Giovanbattista Fazzolari, e la consigliera d’amministrazione Federica Frangi, a sua volta un passaggio nella comunicazione (dominata dal sottosegretario) di FdI prima di tornare in Rai.

 

Il dubbio che corre, a proposito di Fazzolari, è come si troverebbe a lavorare con Chiocci. A entrambi vengono attribuiti ambizione e pragmatismo, ma più di qualcuno a domanda risponde che da buon giocatore di squadra il sottosegretario punterebbe a fare «altre cose» rispetto all’uomo del Tg1.

 

Resta il fatto che, decidesse di allontanarsi dalla tv pubblica, Chiocci risolverebbe un problema interno a Rossi, con cui non c’è mai stata troppa intesa e che nel frattempo ha perso anche la benedizione del padre nobile della destra televisiva.

PAOLO PETRECCA - RAI SPORT

 

Dal suo sito Sassate, Guido Paglia – già consigliere d’amministrazione e fondatore di Avanguardia nazionale – ultimamente non è stato infatti tenero con l’ad, rappresentandolo con l’aiuto dell’Ia come l’alunno somaro rimproverato dai “maestri” Maggioni e Stefano Coletta, da qualche tempo al timone della coordinazione dei generi. Poltrona di peso, soprattutto per un dirigente considerato “de sinistra”. Non è un caso che le malelingue ci tengano a ricordare che sua zia è stata a lungo segretaria fidata di Gianni Letta.

 

giampaolo rossi

Ricade anche su di lui il compito di collocare le schegge di destra d’estrazione varia che volteggiano intorno all’azienda e cercano un posto al sole con la benedizione della destra: da Roberto Inciocchi, saldo alla guida di Agorà, a Sechi, Cerno e Pino Insegno, che dopo risultati variabili e favori al capo ultras Diabolik ha ottenuto comunque il rinnovo del suo contratto.

 

[…] Per cosa sarà utilizzato Insegno non è ancora certo, visto che Reazione a catena quest’anno è andata meglio, ma i dirigenti non sarebbero ancora del tutto soddisfatti.

Tra chi ha trovato un posto al sole con la benedizione di Palazzo Chigi c’è anche Antonino Monteleone, che ha dovuto fare i conti con un’azienda che gli ha dato tutto il meglio ma piuttosto controvoglia, salvo poi smontare i due progetti che gli erano stati affidati in men che non si dica di fronte a risultati scarsi.

pino insegno

 

E poi, Stefano De Martino: aspettato come la manna dal cielo, il suo rientro anticipato a inizio mese non sembra aver dato all’access time quella scossa di cui aveva bisogno, e Rai 1 le prime tre sere di ripresa è rimasta travolta sotto alla Ruota della fortuna di Gerry Scotti. Motivo di giubilo per Pier Silvio Berlusconi, che stigmatizza pubblicamente «il gioco in cui si vincono tanti soldi solo legati alla fortuna, senza nessun merito e nessuna reale prova da superare».

 

stefano de martino

[…] Gianluigi Nuzzi è partito bene con il suo Dentro la notizia, erede di Pomeriggio Cinque, e in questi primi giorni settembrini se la gioca con Estate in diretta: in Rai si mostrano tranquilli, «tanto la settimana prossima torna Matano». Se però anche la Vita in diretta, che l’anno scorso batteva di parecchio Myrta Merlino, dovesse dare segni di debolezza, c’è da iniziare a preoccuparsi. […]

giovanbattista fazzolari giorgia meloni - foto lapresseGIAMPAOLO ROSSI alberto matanotommaso cerno porta a porta giorgia meloni roberto inchioccimario sechilinea di confine antonino monteleone 2pier silvio berlusconi nello studio della ruota della fortuna con gerry scotti 7 Incoronata Boccia incoronata boccia giampaolo rossiNICOLA RAO incoronata bocciagiampaolo rossi

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA