susanna tamaro

“DA PICCOLA VOLEVO ESSERE CHIAMATA CARLO” – SUSANNA TAMARO RACCONTA A “GENTE” LA SUA VITA DI BAMBINA CON LA SINDROME DI ASPERGER (UNA FORMA DI AUTISMO) E LA DISFORIA DI GENERE. E SI SCAGLIA CONTRO I MEDICI "CRIMINALI" CHE TRATTANO QUESTI DISTURBI CON FARMACI CHE BLOCCANO LA PUBERTÀ – L’ABORTO (“NON ERO CONSAPEVOLE DELLE CONSEGUENZE TERRIBILI") , IL SESSO (“CON LA MENOPAUSA, CHI NE HA VOGLIA?”) - "VIVO CON UNA DONNA DA 35 ANNI (LA SCENEGGIATRICE ROBERTA DE FALCO), MA NON SONO LESBICA" – “MICHELA MURGIA? PER ME LEI ERA UNA RAGAZZA CONFUSA”

Estratti dell'articolo di Maria Elena Barnabi per Gente

susanna tamaro 2 foto massimo sestini

foto Massimo Sestini per Gente

 

La prima cosa che ho detto a mio fratello quando ho iniziato a parlare è stata: “Chiamami Carlo”. Avevo tre anni».

 

E lui?

«Così fece. Per lui ero Carlo. Per mia mamma era un gioco tra di noi. Invece a tre anni avevo già la disforia di genere. Non ero Susanna, non lo sono mai stata».

 

All’asilo che dicevano?

«Che ero ingestibile, che sarei finita in manicomio. Avevo delle crisi pesanti. Mi hanno mandato via. Ho pagato un prezzo molto alto».

 

Susanna Tamaro mi dice queste cose guardandomi in faccia con quei suoi occhi azzurri trasparenti, occhi che se guardi bene in fondo ci vedi una favola, e penso a quella bambina incompresa. Una bambina autistica – ha la sindrome di Asperger – con genitori difficili, che viene affidata a una casa famiglia, che poi vince una borsa di studio per il prestigioso Centro di cinematografia di Roma e che, dopo tanti anni, diventa la scrittrice italiana più venduta al mondo con la cifra record di 18 milioni di copie. Siamo a casa sua, un casale immerso nel verde della provincia di Orvieto.

susanna tamaro cover

 

Con noi c’è la sceneggiatrice e scrittrice Roberta De Falco, sua compagna di vita da ormai 35 anni, e ci sono anche cinque cani, due asini, un numero imprecisato di gatti. La scrittrice 66enne, ciclicamente, torna a far parlare di sé e divide l’opinione pubblica. Prima perché ha espresso una posizione netta contro l’aborto (tema centrale anche del suo ultimo libro Il vento soffia dove vuole), poi perché, pur vivendo con una donna, si è rifiutata di dichiararsi omosessuale. 

 

(...)

 

Crescendo è stata meglio?

«Peggio. Piangevo tutta la notte, distruggevo le bambole, mi buttavo per terra, urlavo per ore. Ho preso psicofarmaci fin da quando ero piccolissima. Ero sola. La disforia è una sofferenza devastante. Ma il mio problema vero era la sindrome di Asperger: negli Anni 60 nessuno ne sapeva niente. Capii che dovevo ritirarmi in me stessa se volevo sopravvivere».

La disforia di genere, si è scoperto, è spesso correlata all’autismo.

susanna tamaro 1 foto massimo sestini

«Moltissime ragazze con la sindrome di Asperger hanno la disforia di genere. È proprio un sintomo tipico. Non capiamo l’emotività, quello che ci dicono le persone. Abbiamo bisogno di messaggi chiari. Il cervello delle femmine autistiche è molto simile a quello maschile. Così ti viene quasi naturale identificarti con loro. Però i medici anziché capire che queste ragazze sono autistiche, le diagnosticano come disforiche, oppure come borderline. E presentano la cura a base di farmaci bloccanti della pubertà come la soluzione ideale. Ma sbagliano».

 

Cosa è successo poi nella sua vita?

«Quando ho scoperto i ragazzi – saranno stati gli ormoni, la crescita, l’innamoramento – la disforia è passata. Ero androgina e lo sono rimasta. Ma io mi sento profondamente femminile. Non metto i tacchi a spillo. E allora? Sono meno donna?».

 

(...)

Torniamo alla sua storia. Quando la disforia è passata, le cose si sono un po’ risolte?

susanna tamaro 9 foto massimo sestini

«No, con l’adolescenza l’autismo è diventato ingestibile, ma io non sapevo cosa mi accadeva. Neppure gli altri. A scuola andavo malissimo, non capivo niente. Lo smarrimento delle persone con problemi neurologici è totale. Quello che per gli altri era facile, anche solo semplicemente uscire a cena, per me era impossibile».

 

(...)

Ha avuto molte storie d’amore?

«Ho avuto dei fidanzati».

Avrebbe voluto un figlio?

«Quando ero giovane e molto innamorata sì».

Cosa le ha fatto cambiare idea?

«Più o meno a 30 anni mi resi conto che le mie condizioni mentali non mi avrebbero mai permesso di prendermi cura di un bambino. Troncai la relazione che avevo e così finirono anche i miei rapporti con gli uomini».

 

Fu lì che incontrò Roberta?

«La conobbi un po’ prima. Avevo un’asma gravissima, mi consigliarono di andare a vivere in campagna, lei cercava una coinquilina. Cominciammo a vivere assieme e nacque la nostra relazione».

Come definisce questo rapporto?

susanna tamaro foto massimo sestini

«Un’amicizia spirituale. Siamo un po’ sorelle, un po’ mamma l’una dell’altra. Forse lei è più mamma di me. Ci piace fare le stesse cose, leggere, vivere nell’amore. Viviamo nell’Occidente libero e non in Afghanistan: possiamo avere una realtà di convivenza alternativa al matrimonio senza essere sempre costretti a considerare la dimensione sessuale? Perché devo trovare una definizione alla nostra unione?».

 

Non le manca il sesso?

«Da giovane andava bene. Con la menopausa, chi ne ha voglia? Nella nostra società il sesso è sopravvalutato. Prendere la pillolina a 70 anni per fare l’amore lo trovo ridicolo».

Ad alcuni piace però.

«Quando il fisico ti dice stop, dovresti seguirlo».

 

La comunità Lgbtq+ l’ha criticata perché non dice di essere lesbica.

«Lo fossi, non avrei problemi a dirlo».

Lei ha dichiarato di essere anche una “madre spirituale”.

«Sì, sono madrina di battesimo di otto ragazzi: il più grande ha 35 anni, la più piccola 8. Alcuni sono stranieri, altri no. Faccio parte della loro vita, do loro consigli, vengono da me. Io e Roberta siamo cristiane credenti, la nostra vita è impostata nell’amore: viviamo qui, con tante persone, in una comunità. Più invecchio e più mi piace stare con i giovani, suonare il piano, studiare gli animali».

 

maria elena barnabi susanna tamaro foto massimo sestini

Famiglia allargata, figli “del cuore”, vita nell’amore, fede cristiana: pare Michela Murgia. Però lei ha avuto un trattamento diverso dalla sinistra…

«Michela Murgia era una ragazza un po’ confusa. Comunque l’ho notato anche io. Non so perché».

 

Forse perché lei si è schierata nettamente contro l’aborto, tema centrale anche del suo ultimo libro?

«In nome dell’ideologia c’è un tabù di cui non si parla mai: il vuoto dentro che le donne sentono quando abortiscono. E poi c’è la menzogna dell’embrione: è già vita».

Per alcune l’aborto è una scelta quasi obbligata, pensi ai casi di stupro. Abolirebbe la legge 194?

«No, non sono contro la legge. Dico che le donne vanno aiutate a prendere la decisione giusta. Con consapevolezza».

cover gente

Fosse capitato a lei?

«Fossi rimasta incinta a 18 anni forse avrei abortito. Ma allora non ero consapevole delle conseguenze terribili che questa scelta avrebbe potuto avere su di me. Nel mio libro ne parlo».

 

È vero che Il vento soffia dove vuole è il suo ultimo romanzo? 

«Penso di sì. Mi sono tanto stancata a scriverlo. Penso sempre alla morte da quando sono piccola e a dirla tutta non penso che vivrò a lungo. È importante, a una certa età, rendersi conto che la vita può finire improvvisamente e che devi lasciare qualcosa dietro di te. Scriverò dei libri per bambini e continuerò a intervenire sugli argomenti che mi stanno a cuore, come l’educazione dei giovani».

E la sua vita con l’autismo come va?

«Ho avuto la mia diagnosi solo pochi anni fa. Mi hanno dato un farmaco che mi ha cambiato la vita. È stata una liberazione. Finalmente».

 

roberta de falco susanna tamaro foto massimo sestiniSUSANNA TAMARO COVERsusanna tamaro 3susanna tamaro 7susanna tamaro 6susanna tamaro 5susanna tamaro va dove ti porta il cuoresusanna tamaro 4susanna tamaro 2

 

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...