1- ULTIME DA “ITALIA DEFICIENT”! ALLA ‘’STAMPA’’ IN LIVREA OGGI NON TROVANO SPAZIO PER LAPONE SENZA BENZINA SUL FERRARI MACULATO CHE BLOCCA IL TRAFFICO DELL’AUTOSTRADA 2- MENTRE VIOLANTE CHIEDE DI RIVEDERE IL REATO DI ‘’CONCORSO ESTERNO IN ASSOCIAZIONE MAFIOSA”, SALLUSTI PER UNA VOLTA SCRIVE UNA ROBA SENSATA: “TRASCINARE FALCONE E BORSELLINO NELLA PIÙ COCENTE FIGURA DI PALTA DELLA GIUSTIZIA ITALIANA È OPERAZIONE SQUALLIDA E ANCHE UN PO’ VIGLIACCA, PERCHÉ I MORTI NON POSSONO SMENTIRE”. MA SIAMO SICURI CHE PER LA GIUSTIZIA ITALIANA SIA UNA COCENTE SCONFITTA QUESTA SENTENZA? QUANDO CI SI RIFORMA, È SEMPRE SCONFITTA? 3- LIBERO DA INCARICHI MINISTERIALI, ANCHE RENATINO BRUNETTA SCOPRE L’ACQUA CALDA E LO SCRIVE PER “IL GIORNALE”: “UN DOSSIER EUROPEO RIVELA CHE I COSTI DEI CONTI CORRENTI ITALIANI SONO I PIÙ SALATI. MA BANKITALIA SOSTIENE L’OPPOSTO” (MA VA’?)

A cura di MINIMO RISERBO e FALBALA'

1- BENVENUTI AL MERCATO NERO DELLE NOTIZIE!
"Spunta il video dell'ostaggio. La Farnesina lo mostrò alla moglie pochi giorni prima del blitz". Lo scoop di Renato Pezzini per il Messaggero (pp. 1-3) sembra dimostrare che ci fosse una trattativa aperta con i rapitori. Gli altri si dedicano o a inneggiare a Monti che "scopre il dolore" (Stampa, p.6) o a inzigare sul "chi sale e chi scende" ai vertici dei servizi segreti.

Più poteri a Gianni De Gennaro? Lo scrive Fiorenza Sarzanini del Corriere, in un articolo intitolato: "La trattativa sulla delega ai servizi segreti. L'ipotesi di un sottosegretario o un superdirettore" (p. 18). "L'altra ipotesi è affidare maggiori poteri al prefetto Gianni De Gennaro, il direttore del Dis che Monti ha voluto a coordinare il comitato interministeriale in seduta permanente. Una simile soluzione consentirebbe al premier di mantenere il diretto controllo politico dei due apparati che finora non ha voluto delegare".

"Controllo politico" dei servizi segreti? Ma non spettava al Copasir? Anche Guido Ruotolo (Stampa, p. 7) si occupa della faccenda e intervista alla bisogna il dalemiano Marco Minniti, per il quale bisogna "rafforzare il coordinamento del Dis". Ovvero, dare più poteri a De Gennaro.

Ma c'è un altro passaggio dell'articolo del Corriere che è degno di nota: "nella gestione delle emergenze internazionali è infatti emersa una scarsa presenza nelle aree di crisi e soprattutto un'incapacità a gestirle in maniera diretta, spesso affidandosi all'attività degli agenti segreti locali o dei servizi alleati".

Stessa osservazione la fa Guido Ruotolo sulla Stampa ("Oggi al via la ‘verifica' tra i nostri 007", p. 7), quando scrive di "Poche decine di 007 operativi sul campo, a fronte di duemila impiegati, analisti e personale tecnico". Verissimo, e non da oggi. Guardare quanti figli e "mogli di" lavorano nei centri Aise meglio pagati e meno rischiosi, come Parigi. I giornali, volendo, potrebbero fare meravigliose inchieste sull'argomento. Ci troverebbero, per esempio, la moglie di un potente sottosegretario.

Anche ‘'Repubblica'' sa che c'è una guerra strisciante per il controllo dei servizi, ma non sa bene che pesci prendere e se la cava con tre righe buttate lì in un boxino: "Al momento risulta in scadenza il direttore dell'Aisi, il generale dei Carabinieri Giorgio Piccirillo, che con ogni probabilità sarà confermato "a termine" (p. 10). ‘'Il Giornale'' sa che il Pdl vorrebbe che la delega ai servizi fosse affidata a Gianni Letta, ma non lo scrive per non bruciarlo.

I normali lettori si chiederanno: ma frega qualcosa ai giornali e ai loro giornalisti di chi comanda i servizi segreti, il Ros dei carabinieri, e le altre forze di polizia? Frega eccome: spesso sono ottime fonti di intercettazioni e ordinanze d'arresto, ben più dei magistrati e degli avvocati. E al momento delle nomine, o delle sentenze di condanna, a molti tocca sdebitarsi.

2- I TIFOSI DELLA SENTENZA DELL'UTRI
"Dell'Utri, una gogna di 19 anni". Berlusconi difende il senatore. I penalisti schierati con la Cassazione. La replica di Ingroia: "Basta con le polemiche gridate. Le sentenze si possono criticare. Ma niente insulti". Violante chiede di rivedere il reato di concorso esterno in associazione mafiosa" (Corriere, p. 8).

Sul Giornale, Olindo Sallusti per una volta scrive una mezza roba sensata: "Trascinare Falcone e Borsellino nella più cocente figura di palta della giustizia italiana è operazione squallida e anche un po' vigliacca, perché come è noto i morti non possono smentire" (p.1). Ma siamo sicuri che per la giustizia italiana sia una cocente sconfitta questa sentenza? Quando ci si riforma, è sempre sconfitta?

Intanto è dramma greco fra le toghe in crisi di identità: "Il pg della Cassazione spacca le toghe: "Ci fa vergognare". "No, merita rispetto". Dibattito via mail su Iacoviello e la requisitoria pro-annullamento" (Repubblica, p. 13). Forse bisognerebbe aspettare di leggere bene le motivazioni della sentenza e il testo completo della requisitoria di questo Iacoviello. Intanto va detto che Iacoviello non è il solito potentone d'Italia con i figli che lavorano a Mediaset o all'ex Banca di Roma. Sua figlia lavora a Sky. Insomma, è terzista.

3- QUESTI CI HANNO ANCHE GOVERNATO
Il dito medio di Bossi c'è e scopre l'acqua calda, seppure con il suo consueto stile: "Berlusconi mi fa pena, va a votare il contrario di quello che faceva fino a qualche mese fa. Monti è un dramma, risponde solo alle richieste dell'Europa e delle banche" (Repubblica, p. 14). "L'affondo di Bossi: "Berlusconi mi fa pena'. E minaccia Tosi: se a Varona fa la sua lista è fuori" (Messaggero, p. 8).

Libero da incarichi ministeriali, anche Renatino Brunetta scopre l'acqua calda e lo scrive per il Giornale: "Quello che la gente non sa sui veri affari delle banche. Un dossier europeo rivela che i costi dei conti correnti italiani sono i più salati. Ma Bankitalia sostiene l'opposto. Gli stratagemmi applicati sulle commissioni" (p. 7).

4- NON FA SOSTA LA SUPPOSTA
"Lavoro, ‘modello tedesco' per la riforma dell'articolo 18. Al giudice la scelta tra reintegro o indennizzo. Il nodo Cgil" (Corriere, p. 2). "Il Tesoro trova i soldi per gli ammortizzatori. Indennizzo ai licenziati. Due miliardi dai risparmi della riforma delle pensioni. Riforma del lavoro, oggi confronto tra governo e parti sociali su apprendistato e contratti. Monti vuole il provvedimento entro il 25 marzo. Più oneri per commercianti e artigiani" (Repubblica, p. 2).

"Il Pd tentato dalla riforma Fornero. Ma avverte il governo: ci vuole l'accordo di tutti e niente strappi dolorosi" (Repubblica, p. 3). Ma perché "ci vuole l'accordo di tutti"? Sanno che è una mezza fregatura e non vogliono portarne la responsabilità politica da soli?
Sul Messaggero, il solito ex sindacalista passato a miglior reddito Cazzola Giuliano secerne: "Senza licenziamenti non è vera riforma. Solo se si tocca la flessibilità in uscita il cambiamento sarà riconosciuto dall'estero" (p. 6). Sì, perché ormai l'importante è farsi riconoscere dall'estero.

5- ULTIME DA "ITALIA DEFICIENT"
"La Ferrari mimetica di Lapo senza benzina blocca il traffico sulla Milano-Genova". Il Messaggero dedica ampio spazio all'ultima avventura di Lapone, il simpatico bambinone che produce occhiali che costano come una pensione minima. Divertente anche il pezzo sul Giornale: "Lapo fa lo sbruffone sul Ferrari maculato poi finisce senza benzina in autostrada" (p. 19). Alla Stampa in livrea oggi non trovano spazio per la notizia.

6- IL NAZIONALISMO CHE E' IN NOI
Il professor Galli delle Logge ha spesso il merito di occuparsi di temi non indicati dalla squallida agenda dei nostri partiti politici e delle quattro corporazioni che spadroneggiano. Oggi si dedica, in prima sul Corriere delle Elite, al tema "democrazia e sovranità nazionale" ai tempi dell'Unione europea.

Scrive un sacco di cose giuste, ma come tutti gli statalisti del XX secolo non lo sfiora neppure lontanamente l'idea che quell'"autogoverno di un popolo" del quale parla possa nascere anche da piccole comunità locali. Tra gli anni Cinquanta e Settanta, per esempio, e quindi ben prima di Calderoli, molti pensatori inglesi hanno parlato di "Europa delle regioni". Ma Galli delle Logge preferisce giocare con i soldatini e con lo Spirito delle Nazioni. Peccato. Per una maggiore libertà c'è sempre tempo.

 

FRANCO LAMOLINARA OSTAGGIO UCCISO IN NIGERIAmonti MARCO MINNITI Gianni De Gennarogiorgio piccirilloGIANNI LETTA MARCELLO DELLUTRI LUCIANO VIOLANTE FALCONE E BORSELLINOSALLUSTI UMBERTO BOSSI - Copyright PizziElsa ForneroLA FERRARI MIMETICA DI LAPO ELKANN LAPO ELKANN ALLA GUIDA DELLA SUA FERRARI MIMETICA LAPO ELKANN E LA SUA FERRARI MIMETICA

Ultimi Dagoreport

vladimir putin roberto vannacci matteo salvini

DAGOREPORT: ALLARME VANNACCI! SE L’AMBIZIONE DETERMINATISSIMA PORTASSE IL GENERALISSIMO A FAR SUO IL MALCONCIO CARROCCIO, PER SALVINI SAREBBE LA FINE - E IL "VANNACCISMO ALLA VODKA", CIOE' FILO-RUSSO, ALLARMA NON POCO ANCHE GIORGIA MELONI – CON LA CONQUISTA DI CIRCA UN TERZO DEL CONSENSO ALLE EUROPEE, VANNACCI POTREBBE FAR DIVENTARE LA "PREVALENZA DEL CREMLINO" GIA PRESENTE NELLA LEGA DI “SALVINOVSKIJ” DEFINITIVAMENTE DOMINANTE - L’EX PARÀ SI BAGNA PARLANDO DI PUTIN: “NEGLI ULTIMI VENT’ANNI, HA FATTO RIFIORIRE LA RUSSIA’’ - SE RIUSCISSE A ESPUGNARE LA LEGA, IL GENERALISSIMO CHE FARÀ? MOLLERÀ LA "CAMALEONTE DELLA SGARBATELLA", CHE ABBRACCIA ZELENSKY E ELOGIA GLI UCRAINI PER LA LORO “RESISTENZA EROICA”, DECISO A SFIDARE I FRATELLINI SMIDOLLATI D’ITALIA CHE HANNO MESSO IN SOFFITTA IL BUSTO DEL DUCE E I SILURI DELLA DECIMA MAS? - I VOTI DELLA LEGA SONO IMPRESCINDIBILI PER VINCERE LE POLITICHE DEL 2027, DOVE L’ARMATA BRANCA-MELONI DUELLERA' CON UN INEDITO CENTROSINISTRA UNITO NELLA LOTTA...

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO