donald trump

LA STRATEGIA DEL CAOS DI TRUMP: DIRE TUTTO E IL CONTRARIO DI TUTTO PER CONFONDERE GLI AVVERSARI (E ANCHE GLI ALLEATI) – L’AMBASCIATORE STEFANINI COMMENTA LE ULTIME SPARATE DEL TYCOON SULLA COSTITUZIONE AMERICANA (“DEVO SEGUIRLA? NON LO SO”)  E LA GUERRA IN UCRAINA (“FORSE NON È POSSIBILE, PUTIN E ZELENSKY SI ODIANO TROPPO”): “TRUMP HA FATTO DELL’IMPREVEDIBILITÀ UNA DOTTRINA OPERATIVA. FUNZIONA, CON UNA SOLA ECCEZIONE CON LA QUALE STA FACENDO I CONTI: I MERCATI E L’INTERO SISTEMA ECONOMICO-FINANZIARIO, CHE ALL’INCERTEZZA REAGISCONO MOLTO MALE...”

Estratto dell’articolo di Stefano Stefanini per “La Stampa”

 

DONALD TRUMP INTERVISTATO DALLA NBC - MEET THE PRESS

Secondo Donald Trump, la pace in Ucraina «forse non è possibile, Putin e Zelensky si odiano troppo» ma «ci sono ottime possibilità di farcela». Solo un esempio delle sue apparentemente sconclusionate – si contraddicono fra loro – dichiarazioni nell’intervista di ieri all’Nbc. Dell’altra pace promessa, e ancor più attesa per le disperate condizioni della popolazione, a Gaza, nem- meno una parola. I palestinesi sono scivolati nel dimenticatoio della Casa Bianca.

 

Israele è al sicuro; con l’Iran si negozia. Al punto di spostare batterie di Patriot dal teatro mediorientale alla difesa dell’Ucraina. Pressione su Putin? C’è un modo di pensare e un metodo nelle contraddizioni che spaziano dalla guerra in Europa alla Costituzione americana. A Washington, la regola di bazzica è «Trump non va preso alla lettera, ma va preso sul serio». […]

 

effetto dei dazi di trump sui mercati

Trump ha alcune convinzioni – nella virtuosità dei dazi, fra le più ferme – ma non vuole farsi ingabbiare da impegni sul corso d’azione da prendere. Deve tenersi le mani libere sia per affidarsi all’istinto in cui ha supremamente fiducia e che, guardando al suo percorso, raramente lo tradisce, sia per non perdere l’occasione di afferrare un “deal” quando si presenti. […]

 

Le contraddizioni lasciano tutti, amici e nemici, collaboratori e controparti, nell’incertezza assoluta di cosa poi finirà per fare. Questo gli permette di prendere di prenderli regolarmente in contropiede – sbilanciando gli avversari ma lasciando nelle peste gli alleati. Trump ha fatto dell’imprevedibilità (sua) una dottrina operativa. Funziona – con una sola eccezione con la quale sta facendo i conti: i mercati e l’intero sistema economico-finanziario, americano e globale. Che, all’incertezza, reagiscono molto male.

 

 

 

stefano stefanini

L’economia è l’unico punto dell’intervista sul quale il Presidente americano ha cercato di glissare, scantonando la domanda sul rischio di recessione con un «tutto può succedere, ma abbiamo la migliore economia nella storia del nostro Paese». Immediato il suggerimento di James Austin Johnson, suo imitatore fisso a Saturday Night Live: accorciare la parola da «recession» in «recess» (pausa).

 

Trump, sulla difensiva, riesce ancora a svicolare con il «periodo di transizione» seguito da un roseo futuro, di vaga reminiscenza sovietica. Gli economisti sostengono che nel giro di settimane cominceranno ad esserci scaffali vuoti nei supermercati e i concessionari aumenteranno i prezzi delle automobili. Trump aveva invitato ad accontentarsi di una bambola a Natale – un commento di cui potrebbe pentirsi proprio col “suo” elettorato che continua a dargli fiducia.

 

DONALD TRUMPOLINI - MEME

Non l’ha ripetuto all’Nbc. Ma sono stati vari i punti sui quali ha tranquillamente contraddetto sé stesso. Le prospettive di pace in Ucraina sono il più vistoso sul piano internazionale. Non tanto per aver affermato che gli Usa potrebbero ritirarsi dalla mediazione; l’aveva già detto Marco Rubio, semmai Trump ha confermato che il Segretario di Stato è sulla retta via (trumpiana).

 

E l’ha premiato mettendolo in pole position per la successione – alla pari del Vice Presidente JD Vance. Per i due si annunciano tre anni e mezzo di notti insonni nell’attesa di una benedizione che forse non verrà mai. No, non perché Trump intenda ripresentarsi per un terzo incostituzionale mandato. Ha detto che non gli interessa.

 

[...]

 

DONALD TRUMP - ZELENSKY - INCONTRO PRIMA DEL FUNERALE DI PAPA FRANCESCO

Ma la Costituzione? Il Presidente «non sa» se sia tenuto ad osservarla – sorvolando di aver solennemente giurato di osservarla, mano sulla Bibbia, in due Inaugurazioni, la seconda fresca di un centinaio di giorni.

 

Quanto alla prescrizione, pure prevista dalla Costituzione, di giusto processo per i cittadini americani, pure «non sa» in quanto «non sono un avvocato». Gli americani che amano la democrazia – ce ne sono ancora tanti – non dormiranno sonni molti tranquilli se il loro Comandante in Capo, con pochissimi freni al potere esecutivo, deve consultarsi con i suoi legali per osservare la Costituzione.

 

donald trump in versione papale - immagine generata dall ia

E il resto del mondo? Si trova di fronte a una tripla scommessa internazionale di Donald Trump: sul negoziato con l’Iran; su Netanyahu per arrivare a una tregua a Gaza; sull’ultima spiaggia di mediazione americana fra Mosca e Kiev. Gli ci sono voluti 100 giorni per scoprire che fra Vladimir Putin e Volodymir Zelensky c’è un «odio tremendo»?

 

Il dichiarare la pace, al tempo stesso, possibile e impossibile può servire a mettere sotto pressione il Presidente russo che temporeggia e rinvia la tregua. Speriamo. Quanto all’Europa, e all’Italia, bene abituarsi all’idea che i dazi, per quanto negoziati, resteranno. Servono a reindustrializzare l’America. Groenlandia? Anche con la forza, ma il Canada... beh no è un boccone indigesto.

 

L’intervista ci permette di scoprire il segreto di Donald Trump. Dire tutto e il contrario di tutto. Così è sicuro di non sbagliare. L’Intelligenza Artificiale se ne è accorta subito ritraendolo prima in veste papale (infallibilità garantita) poi di un muscoloso Darth Vader con il suo bel lato oscuro della Forza.

donald trump in automobileDONALD E MELANIA TRUMP AL RIENTRO NEGLI STATI UNITI DOPO IL FUNERALE DI PAPA FRANCESCO

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