richard nixon donald trump

PER CAPIRE TRUMP BASTA STUDIARE NIXON – SECONDO LO STORICO NIALL FERGUSON, “IL COATTO DELLA CASA BIANCA” “NON HA NIENTE A CHE VEDERE CON LA STORIA DEL FASCISMO EUROPEO, È UNA CREATURA DELLA LUNGA TRADIZIONE DEL POPULISMO AMERICANO” – E TRACCIA UN PARALLELISMO CON IL PRESIDENTE REPUBBLICANO IN CARICA DAL 1968 AL 1974: “ENTRAMBI SONO CONSIDERATI UN CORPO ESTRANEO ALL’ESTABLISHMENT, SONO OUTSIDER. LA BUROCRAZIA FEDERALE, HARVARD, IL ‘NEW YORK TIMES’: ECCO TRE BALUARDI DELL’ESTABLISHMENT CHE CONGIURÒ CONTRO NIXON E OGGI È CONTRO TRUMP...”

Estratto dell’articolo di Federico Rampini per www.corriere.it

 

donald trump - richard nixon

Niall Ferguson è uno dei più grandi storici contemporanei dell’economia. Di origine scozzese, vive negli Stati Uniti dove ha incarichi di ricerca a Stanford e Harvard.

 

Ha scritto opere fondamentali di storia economica. Ha uno sguardo profondo anche sull’attualità, l’anno scorso al vertice TEHA-Ambrosetti di Villa d’Este-Cernobbio gli sentii formulare molte previsioni azzeccate, a cominciare dalla vittoria di Donald Trump […]

 

Non è trumpiano, ma non è neppure arruolato nella «Resistenza anti-Trump», è un conservatore illuminato, già amico e studioso di Henry Kissinger e della sua realpolitik. Qui vi propongo una sintesi del suo ultimo intervento al Council on Foreign Relations, il think tank di geopolitica di cui sono membro[…]

 

niall ferguson 2

Il suo pensiero lo riporterò a volte testualmente, tra virgolette, altre volte condensandolo con parole mie ma sempre nel rispetto del suo pensiero:

 

Smettiamola di dire o scrivere che tutto quanto fa Trump è «senza precedenti» (espressione che abbiamo sentito usare fino alla nausea dal suo insediamento in poi, e in particolare in occasione dei bilanci sui primi cento giorni). «I giornalisti che la usano sono semplicemente ignoranti – dice Ferguson – e non studiano la storia».

 

La definizione di «presidenza imperiale» fu usata tante volte in passato e in particolare a proposito del presidente repubblicano Richard Nixon (al potere dal 1968 al 1974: eletto due volte, ma costretto a dimettersi per evitare l’impeachment a causa dello scandalo del Watergate).

 

donald trump - richard nixon

«Trump è un personaggio che fa parte di una storia molto familiare negli Stati Uniti, altro che senza precedenti. Non ha niente che vedere con la storia del fascismo europeo, mentre è una creatura tipica della lunga tradizione del populismo americano».

 

Il conflitto esasperato a cui assistiamo, che alcuni si ostinano a descrivere come una sorta di agonia della democrazia americana, è invece del tutto normale, fisiologico: «La democrazia Usa incorpora il conflitto permanente come un suo carattere intrinseco e fondamentale, non è una patologia».

 

Nixon è «il presidente rilevante», il precedente da studiare per capire il fenomeno Trump, le sue origini, e dove potrebbe sfociare. In un certo senso «Trump rappresenta la vendetta, o il tentativo di rivincita, contro tutte quelle forze nemiche di Nixon che portarono quel presidente alla caduta, considerandolo un corpo estraneo all’establishment anche perché pure lui a suo modo era un outsider come Trump. La burocrazia federale; Harvard; il New York Times: ecco tre baluardi tipici dell’establishment che congiurò contro Nixon e oggi è contro Trump».

 

donald trump

Ma le analogie vanno ben oltre, per estendersi a molte di quelle politiche trumpiane che gli ignoranti definiscono «senza precedenti».

 

Nixon distrusse l’ordine economico internazionale creato con la parità dollaro-oro nel 1944 a Bretton Woods da Franklin Rosevelt, tradì gli alleati dichiarando in modo unilaterale nel 1971 l’abbandono della convertibilità del dollaro in oro.

 

Nixon impose dazi protezionistici. Nixon definì gli alleati dei parassiti della difesa. Nixon voltò le spalle a un alleato abbandonandolo al nemico: per fare la pace in Vietnam tradì il Vietnam del Sud.

 

Quando si sente evocare un «accordo di Mar-a-Lago» per indebolire il dollaro e restituire competitivtà alle esportazioni americane, questo tipo di manovra rievoca la strategia di Nixon (poi ripresa da Ronald Reagan negli anni Ottanta con gli accordi del Plaza e del Louvre).

 

donald trump in versione papale - immagine generata dall ia

Anche il proposito attribuito a Trump di rappacificarsi con Putin per sottrarre la Russia all’abbraccio con la Cina è stato definito «un Nixon ribaltato» (con riferimento al disgelo del 1972 verso Mao Zedong che potrò la Cina comunista nella sfera d’influenza americana). Forse stavolta sarà un tentativo abortito, ma non è «senza precedenti».

 

Ferguson arriva a spiegare – il che non significa legittimare o giustificare – anche le uscite trumpiane su Canada, Groenlandia e Panama: lui le definisce come una forma di «trolling» con cui il 47esimo presidente nasconde un senso di debolezza: la consapevolezza che l’America ha dilatato eccessivamente le proprie responsabilità e spese militari.

 

Provocazioni e fughe in avanti come quelle sull’annessione del Canada o della Groenlandia cercano di infliggere agli alleati una terapia d’urto onde negoziare una più equilibrata ripartizione delle responsabilità e degli oneri. «Sta funzionando, i risultati vanno in quella direzione», giudica lo storico.

 

L’analisi nei tempi lunghi di Ferguson sdrammatizza la presunta «unicità» di Trump, lo ridimensiona analizzandolo come una figura molto più banale e molto meno eversiva di come venga raccontato. Questo non significa che lo storico britannico dell’economia sia ottimista. Al contrario, per lui il parallelismo con Nixon sfocia su uno scenario piuttosto negativo:

 

niall ferguson

«Trump può finire con l’ottenere una stagflazione, come Nixon; una sconfitta alle elezioni legislative di metà mandato; a cui seguiranno nuovi tentativi di impeachment».

 

Non è una prospettiva rosea, però è anch'essa «molto familiare». Altro che «senza precedenti», a studiare la storia si arriva alla conclusione opposta, che siamo nel regno del déjà vu. […]

richard nixoninsediamento richard nixon 1969insediamento richard nixon 1973HABEMUS PAPAM BY ELLEKAPPA

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