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GIULI VS BORGONZONI: 1-1 PALLA AL CENTRO, CINECITTÀ RESTA ALLA LEGA, A FDI LA DIREZIONE GENERALE CINEMA - L’EX SENATORE ANTONIO SACCONE, MOLTO STIMATO DAL CARROCCIO (E' STATO SCELTO DAL SOTTOSEGRETARIO LEGHISTA DURIGON), SARÀ IL NUOVO PRESIDENTE DI CINECITTA', DOPO IL PASSO INDIETRO DI CHIARA SBARIGIA (VICINA ALLA BORGONZONI) - IL MINISTRO GIULI AVRÀ, INVECE, MANO LIBERA PER LA NOMINA DEL NUOVO DIRETTORE GENERALE CINEMA DEL MINISTERO DOPO LE DIMISSIONI DI NICOLA BORRELLI: IN POLE C'È IL DIRETTORE SPETTACOLI DEL "MIC" ANTONIO PARENTE…

Antonio Fraschilla per repubblica.it - Estratti

Antonio Saccone

La presidenza di Cinecittà resta in mano alla Lega. Dopo le dimissioni improvvise di Chiara Sbarigia il nome che il ministero dell’Economia, guidato dal leghista Giancarlo Giorgetti, farà per la successione è quello dell’ex senatore Antonio Saccone: attualmente con incarichi nell’Udc ma con un piede nel Carroccio grazie ai buoni uffici del sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon.

 

Proprio Durigon in questi giorni ha avuto diversi contatti con il ministro Alessandro Giuli, che avrebbe chiesto il passo indietro di Sbarigia dopo la vicenda che ha riguardato Fabio Longo, un consulente della sottosegretaria con delega al cinema leghista Lucia Borgonzoni con un contratto anche a Cinecittà. Il Fatto quotidiano aveva raccontato che Longo proponeva ai giornalisti la moderazione di convegni a pagamento e in cambio chiedeva di «non toccare Borgonzoni e il conflitto d’interessi di Sbarigia» aggiungendo: «Puoi attaccare il ministero e Giuli». Il ministro si è a dir poco irritato.

 

matteo salvini claudio durigon (3)

Inizialmente l’idea di Giuli era quella di far nominare al posto di Sbarigia un volto gradito a Fratelli d’Italia e alle sorelle Meloni: e qui è tornato a circolare il nome di Giuseppe De Mita, componente del cda di Cinecittà e con incarichi direttivi a Sport e Salute. Ma, a quanto pare, alla fine Giuli e Durigon avrebbero trovato l’intesa.

 

La presidenza di Cinecittà resterà a meno di sorprese al Carroccio. E il ministro avrà mano libera per la nomina del nuovo direttore generale Cinema e audiovisivo del ministero dopo le dimissioni di Nicola Borrelli: qui il nome in pole è quello del direttore Spettacoli del ministero Antonio Parente, gradito al sottosegretario meloniano Gianmarco Mazzi con il quale ha lavorato a stretto contatto.

 

Tornando a Cinecittà Durigon, che dopo le tensioni tra Borgonzoni e Giuli ha preso in mano la situazione e che nell’ente ha già piazzato l’ex segretaria Isabella Ciolfi, ha quindi pensato a Saccone. E lo ha fatto per due motivi: è comunque un nome in quota Lega e rinsalda l’asse con l’Udc di Lorenzo Cesa, che consente ai salviniani di avere un gruppo più forte in Parlamento con l’appoggio dei centristi.

ALESSANDRO GIULI - LUCIA BORGONZONI

 

Saccone, ex senatore, è stato in passato in Forza Italia, poi è ritornato alla corte di Cesa ed è stato candidato al Senato nel 2022 ma non eletto. Ora è molto stimato dal partito di Salvini.

chiara sbarigiaALESSANDRO GIULI E LUCIA BORGONZONI

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