
“IL REFERENDUM VA RIFORMATO: BISOGNA ABBATTERE IL QUORUM A UN TERZO E PORTARLO AL 33%” – LA PROPOSTA DI GIUSEPPE CONTE PER RIDARE SLANCIO ALLA CONSULTAZIONE POPOLARE: "COSI' ANCHE CHI E' CONTRARIO, SARA' MOTIVATO AD ANDARE A VOTARE. PENSIAMO DI INTRODURRE UN NUOVO MODELLO DI REFERENDUM PROPOSITIVO, CON CUI I CITTADINI POTRANNO INTRODURRE NUOVE LEGGI - LA SCONFITTA NEL REFERENDUM? 12 MILIONI DI CITTADINI CHE CHIEDONO PIU' TUTELE SUL LAVORO SONO UN FATTO POLITICO RILEVANTE. L'ARROGANZA CON CUI LA MAGGIORANZA HA FESTEGGIATO IL RISULTATO E' IMBARAZZANTE"
conte fratoianni bonelli schlein magi
(ANSA) -"La disaffezione è la principale malattia della nostra democrazia. Non sottovaluterei 14 milioni di cittadini che sono andati a votare, però l'istituto del referendum va riformato e noi abbiamo una proposta".
Così, al Corriere della Sera, il leader del M5s Giuseppe Conte. Una proposta di legge, spiega: "Per quanto riguarda il referendum abrogativo dobbiamo abbattere il quorum a un terzo, portandolo al 33%. Così anche chi è contrario, sarà motivato ad andare a votare. Inoltre, chiameremo tutte le forze politiche al confronto su un nuovo modello di referendum propositivo, con cui i cittadini potranno contribuire a introdurre nuove leggi". Di chi è la colpa dell'autogol sul referendum?
RICCARDO MAGI - GIUSEPPE CONTE - ANGELO BONELLI - ELLY SCHLEIN - NICOLA FRATOIANNI - FOTO LAPRESSE
"Non asseconderei la grancassa della destra. Per me oltre 12 milioni di cittadini che chiedono più tutele sul lavoro sono un fatto politico rilevante, che il governo farebbe bene a non trascurare. L'arroganza con cui la maggioranza ha festeggiato il risultato è imbarazzante. Un governo che esulta perché le persone non vanno a votare si dovrebbe vergognare".
"Noi non abbiamo mai parlato di spallate a Meloni - dice inoltre - ma continueremo a batterci contro il precariato, i lavoratori sottopagati e contro tutti i fallimenti di questo governo". Sul perimetro di uno schieramento alternativo per battere la destra. Con Renzi e Calenda, o senza?
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"Con il Pd e con Avs il dialogo è già ben avviato - prosegue - Alle Politiche andremo con un progetto chiaro su sanità, lavoro, una più equa tassazione che alleggerisca la pressione sul ceto medio e che liberi risorse per i più fragili. Bisogna aumentare gli stipendi, introducendo il salario minimo e riducendo l'orario di lavoro". "Sulla cittadinanza abbiamo lasciato libertà di voto e io ho votato a favore. E ho chiarito che non era questa la soluzione.
Magi ha voluto issare una bandiera identitaria, ma una riforma utile al Paese è quanto mai necessaria. E lo dico anche a tutti i chiacchieroni dell'ultima ora, a partire dal ministro Tajani, che ha ritirato fuori lo ius Italiae. È uno strumento peggiorativo rispetto alla regolamentazione attuale".
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