DE MAGISTRIS BROTHERS: VOTI 1, PRENDI 2! - IN QUEL DI NAPOLI FA DISCUTERE L’ONNIPRESENZA DI CLAUDIO DE MAGISTRIS, FRATELLO DI GIGGINO: FINO AL 2010 ORGANIZZATORE DI EVENTI PER IL COMUNE, ORA FACTOTUM (GRATIS) PER IL SINDACO (AUTORE DELLO SLOGAN “SCASSARE TUTTO!”) - GESTISCE 13 PERSONE TUTTE ESTERNE, TUTTE (PURE LORO) GRATIS E, PER L’OPPOSIZIONE, TUTTE POSSIBILI FUTURE VERTENZE - PD INCAZZATO PER VECCHIONI PRESIDENTE “FANTOCCIO” DEL FORUM DELLE CULTURE: DIETRO POTREBBE ESSERCI ANCORA FRATELLO CLAUDIO...

Enzo Ciaccio per "Lettera43"

Per ogni informazione, chiedere a Claudio. «Parlate con Claudio», «chiedete a Claudio», «se ne occupa Claudio». A chi incontra il sindaco di Napoli Luigi De Magistris nel suo ufficio al secondo piano di Palazzo San Giacomo può succedere di trovarsi al cospetto (anche) del fratello Claudio. Volto simpatico, 39 anni, fisico da giocatore di basket e pubblicitario di professione. Ma anche promoter di eventi e impresario che per 15 anni (e fino al 2010) ha prodotto apprezzati spettacoli estivi per il Comune. Primo fra tutti il seguitissimo Sguardo di Ulisse finanziato anche dalla Regione Campania.

De Magistris junior partecipa attento alle discussioni tra ospiti e sindaco, anche le più riservate. Puntuale. Silenzioso. Discreto. Di lui, «Giggino» si fida ciecamente fin da quando, bambini, giocavano allo «acchiapparello» lassù al Vomero, nella casa paterna dove sono cresciuti. Studi («Era diligente, ma senza mai eccedere nei voti») al Pansini, il liceo classico dei giovanotti della Vomero bene. Il tifo, ricorda qualche amico, per l'Inter oggi solennemente rinnegato dal fratello maggiore.

Poi, precoce, la passione per lo spettacolo. E per la promozione culturale. Un'associazione: Signor Bloom con l'amico Luca Marini. Diverse, ma non troppo, sono state le comitive di amici frequentate durante l'adolescenza, come è normale che accada tra fratelli non coetanei. Identica invece la fede politica, sempre orientata a sinistra - con spinte fortemente movimentiste - e mai irrigidita dentro schemi di partito, tranne qualche 'debolezza', temporanea, per Rifondazione comunista.

Raccontano di Claudio: «La mattina si reca di buonora a Palazzo San Giacomo dove lo aspetta la poltrona e la stanza che ai tempi della giunta di Rosa Russo Iervolino era occupata dal vicesindaco Sabatino Santangelo: sta proprio accanto all'ufficio del sindaco ed è stata d'imperio trasformata in sede dell'affollata segreteria particolare». Ufficiosamente («E gratuitamente», assicurano in municipio), il fratello dell'ex magistrato funge da capo-staff e guida un team di 13 fidatissimi collaboratori, «che non risultano dipendenti comunali». Uno staff tutto esterno, al contrario di quello utilizzato dall'ex sindaco.

I 13 collaboratori di De Magistris rappresentano dunque un costo aggiuntivo a carico delle casse (vuote) del Comune di Napoli? «Niente affatto», hanno giurato dall'amministrazione della città, «perché tutti qui lavorano da volontari e non chiedono in cambio neanche un euro». Costo zero, allora. E affidabilità assicurata. Ma osservano i più critici: «È da verificare se davvero si può e per quanto tempo far lavorare gratis per un ente pubblico. E ancora: così facendo, non si rischia comunque di consolidare situazioni lavorative anomale che potranno trasformarsi in possibili, costosissime vertenze a carico del già dissestato Municipio?».

Interrogativi, dubbi, paure. Strumentali, ma non solo. L'anomalia e la presenza, secondo i più critici «invasiva», del fratello-impresario stanno creando disagi all'interno della maggioranza. E spalancano di continuo spazi per le illazioni, più o meno verosimili, da parte di chi, all'opposizione, punta a individuare con accanimento i punti deboli di una giunta sulla cresta dell'onda.

Corrado Gabriele, un consigliere regionale che si è autosospeso dal Partito democratico dopo la condanna per abusi sessuali, all'indomani della nomina del cantante Roberto Vecchioni alla presidenza del Forum delle culture ha insinuato che dietro tale scelta potrebbe nascondersi la tentazione del sindaco di affidare l'organizzazione dell'evento al fratello impresario «magari attraverso la società Sud Arte di cui è titolare e che ha già lavorato per eventi legati al Forum».

Gabriele, che nel suo processo si è ritrovato contro, come legale di parte avversa, Elena Coccia, prestigioso penalista, oggi vicepresidente del Consiglio comunale e vicina a De Magistris, ha invitato il sindaco a chiarire il ruolo - finora indefinito - del fratello Claudio.
Ad alimentare le perplessità sugli eventuali ruoli non visibili che potrebbe assumere il fratello del sindaco ci si è messa - senza volerlo - anche Daria Colombo, la moglie di Vecchioni, che in piena bagarre per la contestata nomina ha avvertito in un'intervista che «per carità, mio marito Roberto di amministrazione e organizzazione di eventi non capisce proprio nulla».

Fra gaffe, rancori e frasi al vento, c'è chi si è lamentato anche per il fatto che De Magistris junior, da referente per la comunicazione, non abbia ritenuto utile neanche un breve scambio di idee con i funzionari e i giornalisti che, nell'ultima fase del mandato di Iervolino, avevano (quasi gratis) attivato la web tivù del Comune, creando l'esperienza (unica al Sud) di un vero Tg quotidiano edito da un ente locale. «Oggi», ha osservato chi c'è rimasto male, «quel Tg è muto. E sulla web tivù va in onda un po' di propaganda».

Non manca, però, chi invece ha fatto notare come l'elezione di «Giggino» abbia tutto sommato penalizzato De Magistris junior, che si ritrova oggi «nella assoluta impossibilità di svolgere il suo mestiere, cioè quello di organizzare eventi finanziati da Comune di Napoli e Regione Campania».

Sposato con la matematica Paola Lattaro, papà di una bimba di cinque anni: in tanti descrivono Claudio come «una persona seria, professionalmente molto preparata, dal carattere riservato, ma cordiale e, contrariamente al torrentizio fratello sindaco, misurato e di poche parole». Verso Luigi, Claudio nutre una sorta di malcelata venerazione tipica dei fratelli minori, ma», hanno assicurato gli amici, «non gli risparmia rimproveri e critiche quando esagera nelle promesse».

Di contro, Luigi - da buon fratello maggiore - mostra nei confronti di Claudio un atteggiamento iper-protettivo, ben consapevole dei rischi insiti in una eccessiva sovraesposizione. Fu Claudio il primo a spingere «Giggino» verso la scelta di candidarsi a sindaco. Ed è stato lui a organizzargli - attraverso la società Milagro, che ha sede a Bagnoli - la sorprendente campagna elettorale. E suo risulta anche lo slogan «Scassare tutto» che tanto sta connotando la cosiddetta «Rivoluzione arancione» napoletana: «Mi occupo di comunicazione», ha confessato Claudio, «e l'elezione di Luigi è stato il coronamento di un mio sogno, ma anche la conferma delle mie intuizioni professionali».

A Napoli hanno fatto scalpore di recente alcuni episodi relativi a tentativi di politici di affidare delicati incarichi (a pagamento) ad amici, o familiari: un paio hanno riguardato l'assessore regionale alla cultura, Caterina Miraglia del Popolo della libertà, che ha provveduto a effettuare rapidi dietrofront. Tra i meno giovani, invece, c'è chi ha ricordato Vittorio Gasparin, un mite e laborioso democristiano, assessore regionale alla sanità in Campania, che negli anni Settanta e Ottanta trovava opportuno farsi sostituire talvolta dal giovane figliolo nelle più faticose incombenze istituzionali. E perfino in qualche intervista.

 

claudio de magistrisluigi - claudio de magistris de magistrispalazzo giacomo sede del comune napoli de magistris con la bandanademagistrisde magistris

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