IL DERBY DI CASA SCAJOLA NON CI SARA’: IL NIPOTE NON SI CANDIDA CONTRO LO ZIO CLAUDIO A SINDACO DI IMPERIA – IN QUALUNQUE CASO, BERLUSCA NON CONCEDERA’ IL SIMBOLO DI FORZA ITALIA ALL’EX MINISTRO – IL “MODELLO LIGURE” DI TOTI S’INFRANGE SUGLI SCOGLI DELLA RIVIERA

 

Emanuele Rossi per la Stampa

 

SCAJOLA

Nemici, mai. Silvio Berlusconi non sosterrà apertamente Claudio Scajola nella sua corsa, ormai più che avviata, a sindaco di Imperia, la sua città. Ma il simbolo di Forza Italia difficilmente sarà sulla scheda, schierato contro chi, come Scajola, ha contribuito a fondarla e organizzarla sino a pochi anni fa.

 

E così il centrodestra del "modello Liguria" rivendicato e portato avanti dal governatore Giovanni Toti e dalla Lega avrà sì il suo candidato per Imperia. Ma nella coalizione ci sarà probabilmente solo il simbolo del Carroccio e un sigillo "arancione" a riunire tutte le liste moderate e civiche di centrodestra, schema peraltro già sperimentato con successo a Savona due anni fa.

 

Berlusconi e Scajola

Per ora si tratta solo di indiscrezioni, ma fondate, che filtrano dal palazzo della Regione, dove ieri Toti ha riunito tutti i coordinatori di partito del centrodestra e i leader locali, per fare il punto sulle elezioni amministrative del prossimo 10 giugno, che vedono al voto una ventina di comuni in Liguri. "Sul simbolo di Forza italia deciderà il partito" è la versione ufficiale, ma pare che Berlusconi non voglia mettersi in contrapposizione frontale con l' ex coordinatore del partito, incontrato di recente dopo un' udienza del processo Matacena.

 

MARCO SCAJOLA VICE SINDACO IMPERIA

Il caso di Imperia è quello che ha attirato più interesse per il ritorno sulla scena dell' ex ministro e la possibilità di una sfida familiare con il nipote Marco, assessore della giunta Toti. Alla fine, a reggere la bandiera del "modello Liguria" sarà invece un ticket composto dall' architetto Luca Lanteri e il commercialista Antonio Parolini. L' annuncio arriverà lunedì.

 

Il primo è un nome spinto dalla Lega ma dal passato ingombrante: ex assessore all' urbanistica a Imperia ed ex candidato alle ultime regionali, ma in una lista che sosteneva la Pd Raffaella Paita, contro Toti. "Tout est pardonné", nella nuova versione del centrodestra, tranne le ruggini tra Scajola, Toti e la Lega. Marco Scajola, però, nel corso del vertice di ieri, ha ammonito gli alleati: «Attenti a non sottovalutare Claudio» e ha chiesto un' ulteriore riflessione.

TOTI SALVINI

 

Il caso Scajola non è l' unica spina per un centrodestra che può ambire all' en plein in Liguria: sempre nel Ponente ligure c' è Alassio, dove Toti e la Lega appoggiano il sindaco uscente Enzo Canepa, celebre per l' ordinanza razzista anti-profughi (condannata in tribunale) ma si ritroveranno contro Marco Melgrati, ex sindaco, berlusconiano di ferro ed ex capogruppo di FI in Regione (prima dell' era Toti).

 

Insomma, il "modello Toti" nonostante gli esempi vincenti e recenti di Genova, Savona e Spezia non riesce ancora a sfondare nei territori più piccoli, dove le storie dei singoli valgono spesso più dei simboli di partito.

 

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