adolfo urso franco gabrielli

IL COMITATO SAI CHE FA? CHIAMA GABRIELLI - AUDIZIONE DEL SOTTOSEGRETARIO, AUTORITÀ DELEGATA PER LA SICUREZZA, AL COPASIR: TRA I TEMI LA NORMATIVA SUL “GOLDEN POWER”, MA ANCHE LE POSSIBILI INFILTRAZIONI DEGLI ESTREMISTI TRA I MOVIMENTO NO-VAX E NO-PASS - FOCUS ANCHE SU TECNOLOGIA GREEN

 

Gabriele Carrer per www.formiche.net

 

intervento di adolfo urso foto di bacco (2)

Due ore e mezzo di audizione al Copasir per il sottosegretario Franco Gabrielli, Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, a cui qualche settimana fa il presidente del Consiglio Mario Draghi ha affidato le funzioni in materia di cybersicurezza dopo la nascita dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale guidata da Roberto Baldoni.

 

Tre i temi al centro dell’audizione di Gabrielli, secondo quanto riferito in una nota dal presidente del Copasir, il senatore Adolfo Urso di Fratelli d’Italia: attività dell’intelligence nel primo semestre dell’anno, possibili infiltrazioni nei movimenti No Vax e No Green Pass; difesa comune europea.

 

L’ATTIVITÀ DEGLI 007 NEL PRIMO SEMESTRE

FRANCO GABRIELLI

Quanto al primo punto, il sottosegretario ha riferito circa l’attività del comparto intelligence per il primo semestre 2021 anche in merito allo sviluppo della attività ispettiva e alla applicazione della normativa sulla Golden power.

 

LE PROTESTE NO VAX E NO GREEN PASS

Quanto, invece, alle possibili infiltrazioni da parte di gruppi estremisti tra i movimenti di protesta No Vax e No Green Pass, l’audizione ha affrontato anche gli aspetti del cambiamento della prospettiva anche in seguito a quanto verificatosi nelle recenti manifestazioni. Il dossier è arrivato al Copasir dopo le recenti violenze di piazza e l’assalto contro la sede della Cgil.

franco gabrielli foto di bacco

 

Dopo quei fatti il Comitato aveva chiesto un’informazione al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e ascoltato il direttore dell’Aisi Mario Parente, audizione da cui, come raccontato su Formiche.net era emersa una pista che porta a una riunione in Serbia, a Belgrado, un’onda nera europea che ha lanciato un’opa sui movimenti No Vax.

 

LA DIFESA EUROPEA

Infine, il sottosegretario Gabrielli ha portato il suo contributo nell’ambito dell’indagine conoscitiva avviata dal Comitato sulle prospettive di sviluppo della difesa comune europea e della cooperazione tra i servizi di intelligence.

 

Per questo, sono state analizzati gli scenari connessi con il progetto di difesa europeo, anche alla luce della prossima definizione su tale materia dello Strategic compass da parte dell’Unione europea, e il possibile allargamento delle aree di collaborazione tra i servizi di intelligence in ambito internazionale.

FRANCO GABRIELLI ADOLFO URSO

 

L’indagine ha preso il via a metà ottobre con l’audizione del generale Claudio Graziano, presidente del Comitato militare dell’Unione europea. “Il Comitato intende concludere l’indagine conoscitiva in tempo utile a fornire al Parlamento elementi informativi affinché l’Italia possa intervenire con piena consapevolezza nel processo decisionale dell’Unione europea già nel prossimo decisivo semestre”, quello a presidenza francese, con Parigi che si prepara ad accelerare sulla Difesa comune, spiegava una nota del presidente Uro.

 

L’altro fattore di urgenza, come spiegato dalla nota odierna, discende dall’elaborazione dello Strategic Compass dell’Unione europea, la cui prima bozza è attesa già a novembre. Il contributo del Copasir, come spiegavamo su Formiche.net, servirà a fornire un quadro utile alla strategia nazionale nel dibattito europeo, particolarmente delicato considerando le sensibilità delle varie parti interessate (compresi Nato e Stati Uniti).

NO GREEN PASS

 

In un’intervista con La Stampa di fine settembre, il sottosegretario Gabrielli aveva raccontato tutto il suo scetticismo verso l’idea di intelligence europea alla luce della sovranità nazionale. Ecco le sue parole.

 

“Guardi, è un dibattito stimolante. Ma io penso che ipotizzare un’intelligence europea, significa che non si è capito che cosa è l’intelligence. L’intelligence è presidio della sovranità nazionale. Faccio un esempio: è normale attività che l’intelligence nella ricerca informativa svolga attività non convenzionali, anche commettendo reati, che vengono rigorosamente autorizzati e circoscritti dall’autorità politica.

 

Questo prescrive la legge in Italia, come dappertutto. Ora, mi domando, questa futura intelligence comune a quale soggetto politico dovrebbe fare riferimento? Si dice di una regia europea. E chi dovrebbe fissare le priorità, se poi non c’è un singolo argomento su cui i ventisette governi siano d’accordo?”

 

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?