DOPO IL CASO-GIANNINO, PARTE LA CACCIA AL CURRICULUM TAROCCATO - L’ULTIMA A FINIRE NEL TRITACARNE È ANNA LA ROSA: NEL SITO DELLA RAI FIGURA COME DOCENTE IN “GIORNALISMO TELEVISIVO” ALLA LUISS - ALDO GRASSO LA IMPALLINA E ROBERTO COTRONEO, DIRETTORE DELLA SCUOLA DI GIORNALISMO, LA SBUGIARDA: “NON È VERO!” - LA CONTROSTOCCATA DI ANNUZZA: “HO TENUTO UN CORSO ALLA SCUOLA MA NEL 2000-2001”…
1 - PRECISAZIONE DI ANNA LA ROSA A DAGOSPIA
Leggo sul Corriere di oggi la lettera di Roberto Cotroneo e la risposta di Aldo Grasso. Ritengo opportuno far sapere che ho insegnato giornalismo televisivo alla Scuola superiore di Giornalismo della Luiss Guido Carli nell'anno accademico 2000-2001, come risulta dalla documentazione dell'Università .
Cordiali saluti
Anna La Rosa
2 - COTRONEO SBUGIARDA PINOCCHIA LA ROSA: "INSEGNA ALLA LUISS? NON E' VERO"
Lettera di Roberto Cotroneo al "Corriere della Sera"
Leggo sul Corriere di ieri l'articolo di Aldo Grasso «Anna La Rosa conformista perfetta». Grasso segnala che nel suo curriculum Anna La Rosa dichiara di insegnare «Giornalismo televisivo» alla Scuola superiore di giornalismo della Luiss-Guido Carli. Come direttore di questa scuola lo smentisco. Anna La Rosa non insegna nella nostra Scuola di giornalismo.
Risposta di Aldo Grasso
Grazie della precisazione. Sul sito ufficiale della Rai di «Telecamere» (http: //telecamere.blog.rai.it/anna-la-rosa/), nella biografia di Anna La Rosa si legge: «Anna La Rosa è vice presidente del Consiglio nazionale dei pedagogisti italiani, docente di Giornalismo politico all'Università Statale di Tor Vergata e docente di Giornalismo televisivo alla Scuola di giornalismo della Luiss-Guido Carli». A quanto pare Giannino fa scuola.
3 - ANNA LA ROSA CONFORMISTA PERFETTA
Aldo Grasso per "Il Corriere della Sera"
Non è possibile, non ci credo: Anna La Rosa va ancora in onda! Confesso che l'avevo persa di vista, dai tempi in cui conduceva «TeleCamere», una specie di ufficio stampa del Parlamento dove i politici, tutti, indistintamente, potevano trovare il loro momento di autocelebrazione: mai un problema, mai un appunto.
Tutto Rosa e fiori. Del suo programma la signora scriveva: «TeleCamere è pura televisione: le immagini, la suggestione di una musica, di un effetto sonoro, non solo rivestono i contenuti, ma ne fanno parte integrante. Il contenuto non può prescindere dal contenitore. Politica e televisione si avvicinano, lambiscono i confini l'uno dell'altra: se la politica con la seconda repubblica è diventata sempre più comunicazione, la televisione entra a raccontarla come in una costante docu-fiction, quasi un reality show».
Pura televisione o pura fantasia? Intanto, per i più distratti, chi è Anna La Rosa? Calabrese, classe 1955, ha lavorato come cronista all'Adn Kronos di Pippo Marra, poi è entrata in Rai al Tg2 diretto da Alberto La Volpe, è stata direttrice dei Servizi Parlamentari. Sul sito della Rai si legge che Anna La Rosa è docente di Giornalismo Politico all'Università Statale di Tor Vergata e docente di Giornalismo televisivo alla Scuola di Giornalismo della LUISS-Guido Carli, anche se non risulta abbia mai scritto qualche libro in merito.
Adesso conduce «TeleCamere Salute», uno di quegli appuntamenti di cui si fatica a capire l'esistenza (Rai3, ore 12.30). Domenica aveva ospiti Luca Pani, direttore generale dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), Massimo Scaccabarozzi presidente di Farmindustria e Domenico Alessio direttore del Policlinico Umberto I. La Rosa chiedeva a Scaccabarozzi se i farmaci sono sempre necessari. Nel più perfetto stile del conformismo dell'abiezione.



