TENSIONE ALLE STELLE TRA SIRIA E TURCHIA - NUOVE OPERAZIONI DELL'ARTIGLIERIA TURCA SI REGISTRANO STAMANI IN UNA ZONA AL CONFINE TRA I DUE PAESI DOVE SI TROVANO POSTAZIONI DELL'ESERCITO SIRIANO - LA RUSSIA DIFFIDA TURCHIA E ALLEANZA ATLANTICA A NON “CERCARE PRETESTI PER UN’INGERENZA MILITARE IN SIRIA” - OBAMA MOSTRA I MUSCOLI - ASSAD INTENSIFICA AIUTI E FINANZIAMENTI AL PKK - IL PARLAMENTO TURCO STA DISCUTENDO DELL'AVVIO DI OPERAZIONI MILITARI CONTRO LA SIRIA…

1-SIRIA, SALE LA TENSIONE CON LA TURCHIA ANKARA DISCUTE AVVIO OPERAZIONE MILITARE
(Adnkronos/Aki) - Nuove operazioni dell'artiglieria turca si registrano stamani in una zona al confine tra i due Paesi dove si trovano postazioni dell'Esercito siriano. Lo riferiscono attivisti siriani citati dall'agenzia di stampa Dpa. Nel mirino, secondo l'attivista Rami al-Idlibi della zona nordoccidentale di Idlib, c'è sempre ''l'area di Tal Abyad, dove si trovano postazioni dell'Esercito siriano''.

Nella notte almeno cinque soldati delle forze fedeli al regime di Bashar al-Assad sono morti e più di 15 sono rimasti feriti in operazioni dell'artiglieria turca nella stessa zona dei raid di questa mattina. Gli attacchi sono scattati dopo che ieri colpi di mortaio sparati dalla Siria hanno colpito la provincia turca di Sanliurfa, uccidendo una donna e quattro suoi figli.

Intanto il Parlamento turco sta discutendo dell'avvio di operazioni militari contro la Siria. Lo riferisce la tv satellitare al-Arabiya.


2-VENTI DI GUERRA TRA SIRIA E TURCHIA
La Stampa.it

Venti di guerra fra Siria e Turchia. Il governo turco ritiene che la crisi siriana sia una minaccia per la sicurezza del Paese e chiederà l'approvazione del Parlamento per operazioni militari fuori dai confini nazionali. Lo riferisce l'agenzia Reuters, citando una nota del Parlamento.

Secondo una nota inviata al Parlamento, il governo turco ritiene che «l'azione aggressiva» dell'esercito siriano sia diventata una seria minaccia alla sicurezza del Paese. Per questo, Ankara ha chiesto l'autorizzazione del Parlamento al dispiegamento di truppe turche fuori dai propri confini

Il regime siriano invita dal canto suo la Turchia a comportarsi «in modo saggio e con responsabilità» e promette «una seria indagine sull'origine del fuoco che ha causato il martirio di una cittadina turca e dei suoi figli». È la reazione ufficiale di Damasco, affidata al ministro siriano dell'Informazione Omran Zoabi, dopo la rappresaglia turca di ieri sera e i bombardamenti di obiettivi militari siriani al confine tra i due Paesi.

Zoabi, in una dichiarazione rilasciata ieri sera alla tv di Stato e ripresa stamani dall'agenzia di stampa ufficiale siriana `Sana´, ha ribadito che «i Paesi confinanti debbono reagire con saggezza e responsabilità in caso di incidenti alla frontiera». Il ministro ha sottolineato la difficoltà di controllo della linea di confine tra i due Paesi, così «estesa e utilizzata in operazioni di contrabbando di armi e per il passaggio di terroristi armati, che hanno commesso massacri in Siria, l'ultimo è la strage di Aleppo di ieri, perpetrata da al-Qaeda provocando il martirio di numerosi civili». Il ministro ha infine ricordato che la politica della Siria riguardo i Paesi confinanti «si basa sui principi del buon vicinato e del rispetto delle sovranità nazionali».

Ankara ha risposto ieri sera bombardando a più riprese con l'artiglieria "obiettivi siriani" lungo il confine a un colpo di mortaio sparato in zona dal territorio siriano, dove sono in corso combattimenti fra forze governative di Damasco e ribelli - e caduto nel pomeriggio nella cittadina turca di Akcakale, con un bilancio di cinque morti e numerosi feriti.

La tensione si è fatta altissima fra i due vicini mediorientali dopo mesi di improvvise impennate e di periodi di relativa calma. Mai come ora i due Paesi sono vicini ad un conflitto dalle conseguenze imprevedibili per tutta la regione. Una riunione urgente della Nato si è svolta intanto nella notte a Bruxelles su richiesta della Turchia dopo un colloquio telefonico fra il ministro degli Esteri Ahmet Davutoglu e il segretario dell'Alleanza Anders Fogh Rasmussen.

La riunione del Consiglio Atlantico, convocata in base all'articolo 4 del Trattato (che prevede l'obbligo di consultazioni tra alleati su richiesta di uno Stato membro che si senta minacciato dall'esterno), è sfociata in una dichiarazione di piena solidarietà ad Ankara e in un duro avvertimento a Damasco: con l'intimazione a un stop ´`immediato´` di quelli che vengono definiti ´`atti aggressivi contro un alleato´`.

Da Washington, hanno fatto eco la Casa Bianca e il Dipartimento di Stato, assicurando che gli Stati Uniti sono al fianco della Turchia e cogliendo la palla al balzo per sollecitare le altre potenze a spingere ora davvero per l'uscita di scena del regime di Bashar al-Assad. Nessuno ha tuttavia fatto riferimento a interventi militari internazionali, anche se il Pentagono ha usato toni pesantissimi, parlando degli ultimi incidenti come di un nuovo esempio del ´`comportamento depravato´` di Damasco.

L'Onu, per bocca del segretario generale, Ban Ki-Moon, ha dal canto suo ammonito la Siria a rispettare i Paesi vicini. Mentre la rappresentanza di Ankara al Palazzo di Vetro ha denunciato il colpo di mortaio come ´`una violazione flagrante del diritto internazionale´` e ha chiesto al Consiglio di Sicurezza - che terra´ in giornata una seduta ad hoc - di assumere «le azioni necessarie» per fermare «simili atti di aggressione».

Da Damasco, il ministro dell'Informazione, Omran Zoabi, ha provato a placare gli animi promettendo un'indagine sull'origine del proiettile caduto in Turchia, rivolgendo le condoglianze al popolo «amico» turco e assicurando che Damasco rispetta la sovranità dei Paesi vicini. Nel contempo Zoabi ha invitato Ankara a reagire con «saggezza e razionalità», difendendo il diritto della Siria alla difesa della sua integrità territoriale e denunciando lo sconfinamento di «terroristi» in territorio turco.

La tensione fra i due Paesi, forte da mesi, resta in ogni modo alle stelle. Il premier islamico nazionalista turco, Recep Tayyip Erdogan, ha preso posizione fin dall'anno scorso contro l'ex amico Assad - le due famiglie andavano un tempo insieme in vacanza - e si è schierato con i ribelli siriani, di cui accoglie i dirigenti e che, scrive la stampa Usa, finanzia e arma. In risposta, secondo Ankara, Damasco sta dando nuovi appoggi e finanziamenti al gruppo separatista curdo Pkk, che da luglio ha lanciato una sanguinosa offensiva nel Kurdistan turco.

Non è chiaro per ora quali «obiettivi siriani» siano stati colpiti in serata dalla Turchia. L'ufficio di Erdogan, dopo una serie di riunioni d'emergenza con i vertici del governo e delle Forze armate, ha annunciato genericamente che Ankara aveva «risposto all'odioso attacco siriano» e che la sua artiglieria aveva «colpito obiettivi siriani individuati dai radar» nella stessa zona di confine.

Da tempo, stando alla stampa turca, Erdogan valuta del resto d'imporre con la Nato una zona d'esclusione aerea su parte della Siria e un'area cuscinetto lungo il confine, come chiedono i ribelli. Secondo il sito israeliano Debka, si sarebbe scontrato in giugno con il `no´ del presidente Usa Barak Obama, ma in queste ore anche i toni delle Casa Bianca sembrano crescere d'intensità.

I paesi occidentali appaiono d'altronde sempre preoccupati dal ruolo che le centinaia - forse migliaia - di combattenti stranieri jihadisti ritenuti vicini ad Al Qaida svolgerebbero nella ribellione anti-Assad. Mentre nei giorni scorsi non è mancato un secco richiamo preventivo di Mosca a Turchia e Nato: diffidate entrambe dalla Russia - che ha una importante base navale sulla costa mediterranea siriana, a Tartus - a non cercare «pretesti per una ingerenza» militare in Siria.

 

LA SIRIA COLPISCE LA TURCHIA siriaERDOGANBOMBA IN TURCHIA DALLA SIRIA ASSADBAMBINI TURCHI IN FUGA DOPO I COLPI DI MORTAIO DALLA SIRIA obama assadALEPPO IN SIRIA BOMBARDATA DAI TURCHI CITTA TURCA DI AKCAKALE BOMBARDATA DALLA SIRIA siria article BARACK OBAMA

Ultimi Dagoreport

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALLA MATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…