FARSI MALE DA SOLI CON L’ITALICUM – SONDAGGIO IPSOS-CORRIERE: AL BALLOTTAGGIO FRA PD E CINQUE STELLE VINCEREBBERO I GRILLINI – SE INVECE LA SFIDA A DUE FOSSE CON IL CENTRODESTRA, RENZI ANDREBBE SUL VELLUTO

Nando Pagnoncelli per “Il Corriere della Sera”

 

La scorsa settimana lo scenario politico italiano ha fatto segnare due importanti novità: la manifestazione di Bologna che ha dato alla luce un' alleanza tra Lega, Forza Italia e Fratelli d' Italia e la nascita del gruppo parlamentare Sinistra italiana che raggruppa i deputati di Sel e alcuni dei parlamentari che hanno lasciato il Pd e prelude a un' ulteriore possibile aggregazione di soggetti politici che si collocano alla sinistra del partito di Renzi.

RENZI A RIADRENZI A RIAD

 

La riconfigurazione dell' offerta politica al momento non pare aver modificato significativamente gli orientamenti di voto degli italiani. Iniziamo come sempre dalla partecipazione al voto: due italiani su tre sarebbero intenzionati a votare e indicano un partito mentre gli astensionisti e gli indecisi si attestano al 35%, un dato stabile nel corso degli ultimi mesi che si colloca su valori decisamente più alti rispetto all' astensione registrata alle Politiche del 2013 (27,5% comprendendo anche le schede bianche e nulle) e inferiore rispetto alle Europee del 2014 (44,4%).

 

Il Pd si conferma al primo posto con il 32,9%, in crescita di 1,4 punti rispetto alla precedente rilevazione effettuata per il Corriere nel giugno scorso, seguito dal Movimento 5 Stelle con il 28,5% (+1). A seguire la Lega con il 13,5% (in calo di 1,2 punti), Forza Italia con l' 11,7%, (-0,7), Fratelli d' Italia con il 4,4% (+0,2), Sinistra italiana con il 4,1% e Area popolare con il 3,3% (-1). Al momento tutti gli altri soggetti politici non superano la soglia di sbarramento del 3%.

CHIAMPARINO RENZICHIAMPARINO RENZI

 

A fronte di una stabilità nella graduatoria delle preferenze degli elettori, che si mantiene inalterata nelle prime quattro posizioni dall' inizio dell' anno, si osservano cambiamenti nella composizione degli elettorati, a conferma di una persistente fluidità di voto.

 

Il Pd appare in ripresa nelle ultime settimane, sull' onda della crescita del consenso per il governo, ma risulta in flessione rispetto alle Europee. Analizzando i flussi elettorali, il calo è stimato in circa 700 mila elettori ed è la risultante dell'«uscita» di circa un terzo di coloro che avevano scelto il Pd a maggio 2014 (si riversano nell' astensione e soprattutto nel M5S) e dell'«ingresso» di una consistente quota di elettori provenienti prevalentemente dagli astenuti, da Forza Italia, da Area popolare e in misura minore da M5S e dalla sinistra.

 

BEPPE GRILLO E DESIRE MANCABEPPE GRILLO E DESIRE MANCA

In sintesi il partito di Renzi mantiene la maggioranza degli elettori, perde a sinistra a favore di Grillo e accoglie elettorato non di sinistra confermando una discreta trasversalità e la caratteristica di partito «pigliatutti».

 

Il M5S appare in forte crescita non solo per le inchieste giudiziarie (Mafia Capitale su tutte) che hanno consolidato tra gli elettori la convinzione che si tratti dell' unico soggetto politico rimasto integro, ma anche per il cambiamento della strategia comunicativa: infatti la scelta di essere presenti in televisione, il mezzo di informazione maggiormente utilizzato dagli italiani e un tempo bandito dal Movimento di Grillo, ha consentito l' affermazione di una leadership giovane e plurale che mostra un volto diverso da quello del leader storico.

 

A ciò si aggiunge il largo favore per uno dei temi sostenuti dal Movimento: il reddito di cittadinanza. Non a caso, quindi, il M5S risulta il primo partito tra gli elettori con meno di 50 anni, tra gli studenti, i disoccupati, gli operai e nelle regioni meridionali.

BERTONE  CON BEPPE GRILLOBERTONE CON BEPPE GRILLO

 

La Lega pur confermandosi il primo partito dell' area di destra e centrodestra con un livello di consenso che non ha precedenti nella sua storia ultraventennale, appare in lieve flessione e mostra difficoltà nell' attrarre sia l' elettorato moderato sia quello residente nelle regioni del Centro-Sud. La trasformazione da partito territoriale a partito nazionale ha consentito un allargamento del bacino ma sembra aver esaurito il potenziale di espansione.

 

Forza Italia mantiene solo una parte dell' elettorato berlusconiano tradizionale (risulta il terzo partito tra casalinghe, pensionati e lavoratori autonomi) ma ha perso terreno tra i ceti più dinamici (imprenditori, dirigenti, liberi professionisti) e nel ceto medio impiegatizio.

salvini con bella ragazzasalvini con bella ragazza

I partiti centristi appaiono in difficoltà e non sembrano al momento beneficiare della presenza nella compagine governativa né della refrattarietà di una larga parte di elettorato moderato a un' alleanza di centrodestra a trazione leghista.

 

Indubbiamente l' Italicum induce molti elettori a concentrare la propria attenzione sui partiti maggiori in previsione del ballottaggio e a questo proposito nel sondaggio odierno abbiamo testato due ipotesi: nella prima, che contrappone il Pd al M5S, il risultato sarebbe di sostanziale parità con Grillo al 50,8% e il Pd al 49,2%.

 

SALVINI MELONI BERLUSCONISALVINI MELONI BERLUSCONI

È un esito che dipende soprattutto da un fronte trasversale ostile a Renzi nel quale la componente più rilevante è rappresentata dai leghisti che per il 60% voterebbero per il M5S, come pure il 30% degli elettori di Fratelli d' Italia (il 60% dei quali si asterrebbe) e il 30% di quelli di Sinistra italiana (ma il 60% di costoro sceglierebbe il Pd). Diversa la posizione degli elettori berlusconiani: tre su quattro gli astenuti, il 15% voterebbe Pd e il 10% M5S.

 

Nella seconda ipotesi il Pd prevarrebbe su una lista unica di centrodestra che raggruppa Lega, FI e Fratelli d' Italia 53,5% a 46,5%. In questo caso l' astensione sarebbe maggiore (42,5% contro il 39,5% della prima ipotesi), la maggioranza dei grillini (55%) diserterebbe le urne mentre i restanti si dividerebbero tra Pd (25%) e centrodestra (20%) e due terzi dei centristi sceglierebbero il Pd.

 

giorgia meloni sul palco fgiorgia meloni sul palco f

Alla luce di questi risultati si comprende per quale motivo si stia dibattendo della possibilità di trasformare il secondo turno «di lista», previsto dall' Italicum, in secondo turno «di coalizione».

 

Come di consueto si sottolinea che il sondaggio è una fotografia del presente e non una previsione futura. Ma non è affatto escluso che, tenuto conto della mobilità elettorale e dell' indebolimento delle appartenenze, l' istantanea dei sondaggi possa modificare gli orien-tamenti di voto inducendo il «voto utile» in una sorta di FlashForward , la fortunata serie televisiva nella quale le persone, avendo una premonizione di un evento del loro futuro, modificavano i loro comportamenti per evitare che quell' evento si realizza

Ultimi Dagoreport

vladimir putin roberto vannacci matteo salvini

DAGOREPORT: ALLARME VANNACCI! SE L’AMBIZIONE DETERMINATISSIMA PORTASSE IL GENERALISSIMO A FAR SUO IL MALCONCIO CARROCCIO, PER SALVINI SAREBBE LA FINE - E IL "VANNACCISMO ALLA VODKA", CIOE' FILO-RUSSO, ALLARMA NON POCO ANCHE GIORGIA MELONI – CON LA CONQUISTA DI CIRCA UN TERZO DEL CONSENSO ALLE EUROPEE, VANNACCI POTREBBE FAR DIVENTARE LA "PREVALENZA DEL CREMLINO" GIA PRESENTE NELLA LEGA DI “SALVINOVSKIJ” DEFINITIVAMENTE DOMINANTE - L’EX PARÀ SI BAGNA PARLANDO DI PUTIN: “NEGLI ULTIMI VENT’ANNI, HA FATTO RIFIORIRE LA RUSSIA’’ - SE RIUSCISSE A ESPUGNARE LA LEGA, IL GENERALISSIMO CHE FARÀ? MOLLERÀ LA "CAMALEONTE DELLA SGARBATELLA", CHE ABBRACCIA ZELENSKY E ELOGIA GLI UCRAINI PER LA LORO “RESISTENZA EROICA”, DECISO A SFIDARE I FRATELLINI SMIDOLLATI D’ITALIA CHE HANNO MESSO IN SOFFITTA IL BUSTO DEL DUCE E I SILURI DELLA DECIMA MAS? - I VOTI DELLA LEGA SONO IMPRESCINDIBILI PER VINCERE LE POLITICHE DEL 2027, DOVE L’ARMATA BRANCA-MELONI DUELLERA' CON UN INEDITO CENTROSINISTRA UNITO NELLA LOTTA...

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO