paola cortellesi ce c'e' ancora domani

COME SONO LUNGIMIRANTI LE COMMISSIONI MINISTERIALI: AL FILM DI PAOLA CORTELLESI, “C’È ANCORA DOMANI”, L’ANNO SCORSO, SONO STATI NEGATI FINANZIAMENTI PUBBLICI – LA PELLICOLA, FINITA ALL’ULTIMO POSTO DEL BANDO PER I CONTRIBUTI SELETTIVI, FU GIUDICATA “NON DI STRAORDINARIA QUALITÀ”. GLI SPETTATORI L’HANNO PENSATA DIVERSAMENTE: IL FILM HA INCASSATO PIÙ DI 20 MILIONI DI EURO, E GRAZIE AL TAX CREDIT C’È STATO UN RITORNO DI ALTRI 3 (PAOLE’, E STICAZZI DEI CONTRIBUTI)

 

 

DAGONOTA

c'e ancora domani 5

Come sono lungimiranti le commissioni ministeriali. Oggi tutti bravi a cantare le lodi del film di Paola Cortellesi, “C’è ancora domani”. Peccato che la pellicola sia stata bocciata nel 2022 dal Ministero della Cultura, che negò alla regista i finanziamenti. Al bando “Contributi selettivi 2022 - II Sessione”, Categoria «Produzione di opere cinematografiche di lungometraggio di particolare qualità artistica e film difficili con risorse finanziarie modeste», il progetto si è classificato al 51mo posto, l'ultimo, in quanto «Progetto di opera non giudicata di straordinaria qualità artistica in relazione a temi culturali, a fatti storici, eventi, luoghi o personaggi che caratterizzano l'identità nazionale».

 

Ma la Cortellesi se ne può fregare: non ha avuto bisogno della mancetta pubblica ed è stata premiata dagli spettatori, che hanno fatto del film il successo italiano del 2023, con più di 20 milioni di euro di incasso. Era dai tempi di Tolo Tolo di Checco Zalone che una produzione italiana non incassava così tanto. E poi, comunque, grazie al tax credit, c’è stato un ritorno economico di più di 3 milioni di euro.

 

IL FILM DELLA CORTELLESI ESCLUSO DAI CONTRIBUTI DEL MINISTERO DELLA CULTURA

“OPERA DI SCARSO VALORE”. E IL MINISTERO DELLA CULTURA NEGÒ I FINANZIAMENTI AL FILM DI CORTELLESI

Estratto dell’articolo di Arianna Finos e Giuliano Foschini per “la Repubblica”

 

Tra le straordinarietà che accompagnano C’è ancora domani, il film fenomeno che ha appena superato i venti milioni di incasso e, soprattutto, sollevato un dibattito pubblico sulla violenza domestica, c’è quello di figurare ultimo in una lista di cinquantuno film richiedenti finanziamenti pubblici.

I COMPONENTI DELLA COMMISSIONE CHE HA BOCCIATO IL FILM DELLA CORTELLESI

 

La questione ha sollevato dubbi sulla capacità di valutazioni delle commissioni ministeriali chiamate a erogare contributi selettivi. I tecnici della Cultura, nel 2022, hanno bocciato un film alto e popolare in quanto “progetto di opera non giudicata di straordinaria qualità artistica in relazione a temi culturali, a fatti storici, eventi, luoghi o personaggi che caratterizzano l’identità nazionale”.

 

c'e ancora domani 4

Guardando al tema, alla vicenda personale e al contesto storico della pellicola di Paola Cortellesi, la cosa fa sobbalzare e così Alberto Pasquale — presidente dell’Umbria film commission — ha consegnato ieri pomeriggio un post polemico su Facebook a proposito della «lungimiranza delle commissioni ministeriali» che assegnano i finanziamenti, in questo caso, nella eterogenea categoria “film di particolari qualità artistiche e film difficili con risorse finanziarie modeste”. Negli anni è stata lunga la casistica di film — perfino L’ultimo bacio di Gabriele Muccino — giudicati non meritevoli di finanziamenti pubblici. Le liste con i contributi concessi dalle varie sottocommissioni sono pubblicati sul sito del ministero della Cultura.

 

rapito di marco bellocchio

Ma come è stato possibile che a C’è ancora domani non sia stata riconosciuta la “straordinaria qualità artistica” e soprattutto la “caratterizzazione dell’identità nazionale?”

 

Il film faceva parte di una sottocategoria speciale tra i 51 film da sostenere con il contributo selettivo: le opere con un costo superiore ai cinque milioni. Fonti ministeriali spiegano: erano solo tre i film finanziabili per regolamento, ma ne erano stati presentati cinque. Nell’ordine: Rapito di Marco Bellocchio, Comandante di Edoardo De Angelis, Confidenza di Daniele Luchetti, Le assaggiatrici di Silvio Soldini e, appunto, C’è ancora domani di Paola Cortellesi, unica regista donna. I finanziamenti della commissione — che il coordinatore Valerio Toniolo ricorda essere paritetica, composta da cinque uomini e cinque donne — sono andati ai primi tre film: Rapito, sul rapimento di Edgardo Mortara, e Comandante, su Salvatore Todaro, hanno preso 630.000 euro a testa. Confidenza, il film non ancora uscito tratto dal romanzo di Domenico Starnone, 350.000 euro. Gli ultimi due, Cortellesi e Soldini (dal romanzo di Rosella Postorino sulle assaggiatrici di Hitler), sono rimasti fuori e quindi, in automatico, in fondo a tutto l’elenco dei 51 film che avevano fatto richiesta.

 

pierfrancesco favino comandante

[…] Dal ministero fanno notare ancora […] che comunque C’è ancora domani ha avuto, grazie al tax credit, un ritorno economico di 3.050.000 euro. Con la legge sul recupero del credito di imposta si è ridimensionato il peso dei finanziamenti attribuiti dalle commissioni «che assegnano in tutto una trentina di milioni, contro i 380 del tax credit», assicura il ministero. «Le nostre sono briciole».

c'e ancora domani 1c'e ancora domani 3paola cortellesi c e ancora domani 1c'e ancora domani 6c e ancora domani paola cortellesi paola cortellesi con il cast di c e ancora domanipaola cortellesi c e ancora domani 3paola cortellesi c e ancora domani 2c'e ancora domani 2

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO