TRA GAVIO E SALINI GODE SOLO LA PROCURA (E GLI AVVOCATI) - SALINI INDAGATO PER CONFLITTO D’INTERESSI DOPO LA DENUNCIA DI BINASCO (GAVIO) - CENTO FINANZIERI NELLE SEDI DI IMPREGILO, GRUPPO SALINI E SINA: SI INDAGA SULLA GARA PER LA REALIZZAZIONE DI UN’AUTOSTRADA RUMENA - LA PROCURA DI MILANO VUOLE VEDERCI CHIARO NELLE ACCUSE INCROCIATE TRA I DUE AZIONISTI - COSTAMAGNA: “INFONDATE LE ACCUSE DI BINASCO”…

1- IMPREGILO: INDAGATO AD SALINI SU IPOTESI CONFLITTO INTERESSE
(ANSA) - L'amministratore delegato di Salini e di Impregilo, Pietro Salini, è indagato insieme ad altri due dirigenti dalla Procura di Milano con l'ipotesi di reato per operazioni deliberate in possibile conflitto d'interessi. Gli altri indagati - un atto dovuto per perquisizioni effettuate dopo un esposto sulla partecipazione a una gara in Romania fatto dal gruppo Gavio, rivale di Salini in Impregilo - sono Massimo Ferrari, consigliere di Impregilo e responsabile affari generali Salini, e Claudio Lautizzi, direttore generale estero.

Secondo Bruno Binasco - amministratore unico di Igli, la società che ha in pancia il 29,9% di Impregilo detenuto dai Gavio - per l'autostrada in Romania Impregilo avrebbe studiato di partecipare a gare per tutti i 4 tronconi in costruzione, mentre con l'avvento dei Salini al controllo del general contractor "é stato deciso che parteciperà a due soli lotti, credo con poche possibilità, e che Salini parteciperà a un altro lotto, con buone possibilità".

In generale il gruppo Gavio nelle ultime settimane insiste - anche con esposti alla magistratura e all'Antitrust - sulla questione che vede Pietro Salini amministratore delegato di entrambi i gruppi e parla di "infondatezza" del progetto del costruttore romano su Impregilo con cui Salini ha stretto di recente un 'accordo strategico', senza escludere l'ipotesi di una futura fusione.

Alle denunce del gruppo Gavio, il Cda del principale 'general contractor' italiano nelle scorse settimane ha risposto presentando esposti alla Consob e alla Procura di Milano "a tutela della reputazione degli organi sociali" e della società. A proposito delle gare per la costruzione dell'autostrada in Romania, Impregilo ha già precisato che "il management operativo ha selezionato due lotti dei quattro disponibili, in quanto la società disponeva dei requisiti richiesti dal bando di gara esclusivamente per partecipare a due lotti". Inoltre "il management ha prescelto i due lotti che erano contigui fra loro e quindi offrivano opportunità di scala, miglior redditività e più alta probabilità di aggiudicazione".


2- LA GUARDIA DI FINANZA ENTRA IN IMPREGILO
Laura Galvagni e Stefano Elli per il "Sole 24 Ore"

La Guardia di Finanza entra in Impregilo. Gli accessi sono stati decisi alla fine della scorsa settimana e negli stessi giorni un centinaio di uomini del terzo gruppo milanese del Nucleo speciale polizia valutaria della Gdf avrebbero fatto visita anche agli uffici del gruppo Salini, e alla sede della Sina (appartenente al gruppo Gavio). Secondo alcune fonti i militari avrebbero chiesto di poter avere accesso anche agli uffici della filiale in Romania del general contractor.

La Guardia di Finanza si sarebbe mossa su richiesta del dipartimento reati economici e finanziari della Procura di Milano coordinato da Francesco Greco per acquisire documenti riguardo una partita assai delicata che chiama in causa sia il costruttore romano che il colosso delle grandi opere: la partecipazione alla gara per la realizzazione di un'autostrada che colleghi Timisoara a Deva, passando per Lugoj.

Un progetto dalla forte valenza strategica perché fa parte del corridoio europeo da Berlino fino a Costanza sul Mar Nero. Su quella gara, recentemente, è scoppiata un'agguerrita polemica in seno all'azionariato di Impregilo. Come è noto il general contractor è attualmente guidato da Pietro Salini che all'assemblea dello scorso luglio ha vinto il primo scontro con l'altro azionista forte del gruppo, i Gavio.

Che da quel giorno, tuttavia, ha posto con insistenza il tema di un potenziale conflitto di interesse legato al doppio ruolo che Salini riveste: l'imprenditore, infatti, è contemporaneamente amministratore delegato di Impregilo e al vertice del gruppo Salini. Un conflitto che, secondo alcune interpretazioni, sarebbe emerso proprio nella vicenda Romena. Entrambe le società, infatti hanno partecipato alla gara seppure su lotti differenti. In particolare, la commessa, piuttosto importante, è divisa in quattro lotti del valore di un miliardo di leu (250 milioni di euro) ciascuno.

La Cnadnr di Bucarest (equivalente della nostra Anas) ha indetto quattro gare, una per ogni tratta e la lista dei partecipanti è stata fin da subito piuttosto folta con i principali big italiani ed europei schierati. Impregilo, dal canto suo, ha partecipato ai lotti 3 e 4 della Lugoj-Deva mentre Salini è sceso in campo per il lotto 2.

Quando il 22 agosto sono state aperte le buste, tuttavia, il general contractor è risultato essere a un passo dall'esclusione, complice il fatto che si è classificato sesto nel lotto 3 e nono nel lotto 4. Salini, invece, in tandem con la Secol, è ancora in pista sul lotto 2, dove si è piazzata seconda. La gara, in teoria, non è ancora finita ma le possibilità di Impregilo di risalire la graduatoria appaiono al momento assai risicate.

L'intera vicenda, quindi, ha inevitabilmente scatenato un polverone che ha alimentato accuse incrociate. Da un lato c'è chi ha sollevato il tema del conflitto di interesse, dall'altro il fronte Salini si è difeso sostenendo di essere oggetto di una campagna di disinformazione. In particolare, la società ha precisato che «a proposito delle gare per la costruzione di un'autostrada in Romania, il management operativo di Impregilo ha selezionato due lotti dei quattro disponibili, in quanto la società disponeva dei requisiti richiesti dal bando di gara esclusivamente per partecipare a due lotti.

Grazie, quindi, all'esperienza già maturata nel paese, il management ha prescelto i due lotti che erano contigui fra loro e quindi offrivano opportunità di economie di scala, miglior redditività e più alta probabilità di aggiudicazione». Una circostanza, quest'ultima che non sembra essersi verificata. Ed è proprio a questo punto che la Procura avrebbe deciso di intervenire acquisendo le carte per fare luce sull'intera vicenda. Che rappresenta, in buona sostanza, l'ultimo atto dell'acerrimo scontro tra l'attuale azionista di controllo, Salini, e il gruppo Gavio che ha la stessa quota di capitale dell'imprenditore romano.


3- IMPREGILO: COSTAMAGNA, INFONDATE ACCUSE BINASCO A SALINI

(ANSA) - Il presidente di Impregilo, Claudio Costamagna, "in relazione a recenti notizie di stampa, concernenti indagini per presunta omessa dichiarazione di interesse concorrente, nella deliberazione concernente la partecipazione alla gara per alcuni lotti stradali in Romania, indagine sorta a seguito di esposto di società del gruppo Gavio e del suo rappresentante Bruno Binasco, intende ribadire l'assoluta infondatezza delle accuse formulate, la correttezza dell'operato del management e degli esponenti aziendali, come peraltro già comunicato al mercato e alle Autorità competenti, nonché la piena fiducia nel lavoro della magistratura".

Secondo un comunicato del principale general contractor italiano, "gli obiettivi di valorizzazione della società, nella rigorosa osservanza delle best practices di corporate governance, delle procedure aziendali e delle normative applicabili, restano al centro dell'attenzione del management nell'interesse di tutti i soci, dei lavoratori e di tutti gli stakeholder".

 

beniamino gavioGRUPPO GAVIOBeniamino GavioPIETRO SALINIsalini costruttori100mo19 massimo ferrario lapBRUNO BINASCO BRACCIO DESTRO DI GAVIO Procura di MilanoClaudio Costamagna

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO