canottieri aniene

CHE GENDER DI CIRCOLO È QUESTO? - PER ENTRARE AL "CANOTTIERI ANIENE" BISOGNA ESSERE CAMPIONI DEL MONDO OPPURE MASCHI: NIENTE DONNE - LE OLIMPIONICHE BANTI E QUADARELLA SONO STATE APPENA AMMESSE, MA COME SOCIE ONORARIE - NON POSSONO NEMMENO ESSERE OSPITATE SORELLE, COMPAGNE, FIDANZATE E AMICHE - EPPURE LO STATUTO È STATO AGGIORNATO NEL 2019 - MALAGÒ E FABBRICINI: "NON È ANTIFEMMINISMO"

Estratto dell'articolo di Viola Giannoli per "la Repubblica"

 

circolo canottieri aniene 1

Le ultime due socie sono state nominate poco più di un mese fa: Caterina Banti, medaglia d'oro nella vela a Tokyo, e Simona Quadarella, bronzo olimpico nel nuoto. Socie sì, ma solo onorarie. L'eccezione alla regola.

 

Perché per varcare la soglia del Circolo Canottieri Aniene, storico salotto romano affacciato sul Tevere altezza Parioli, bisogna essere campioni del mondo. Oppure maschi.

 

circolo canottieri aniene 4

Nel ritrovo dell'upper class dove si mischiano politici e costruttori, imprenditori e manager, uomini d'affari e burocrati, personaggi dello sport e dello spettacolo, le donne possono arrivare, ma fino a un certo punto.

 

circolo canottieri aniene 2

Pure se il soffitto di cristallo qui sembra meno duro perché ha il blu del cielo sulla piscina scoperta e il prato all'inglese. Recita lo statuto: "I soci effettivi sono le persone di sesso maschile che hanno compiuto i diciotto anni". Bisogna arrivare ai "soci per meriti sportivi" per leggere la dicitura "di ambo i sessi". Ma, è specificato, solo "se di sesso maschile" acquistano "tutti i diritti dei soci effettivi".

 

federica pellegrini circolo canottieri aniene 3

Se son donne possono utilizzare invece la sede e gli impianti. Per loro il suffragio universale non è ancora arrivato: non votano e non possono essere elette. Anche in questa categoria le donne sono minoranza: 38 contro 80 uomini.

 

L'ultima nominata è Gemma Triay, numero 1 al mondo del padel, sport che a Roma ha avuto il suo primo campo proprio qui, all'Aniene: su questo hanno visto il futuro prima degli altri.

 

malago e fabbricini circolo canottieri aniene

Ad avere diritto di voto e ad ambire a cariche sociali sono solo le "socie onorarie". Cinque in tutto: Federica Pellegrini, Flavia Pennetta, Josefa Idem e, recentissime, Banti e Quadarella.

 

malago e totti circolo canottieri aniene 5

Una di loro, dicono dal Circolo, potrebbe addirittura diventare presidente. Ma dovrebbe ottenere 80 firme d'appoggio e la maggioranza assoluta dei votanti, quasi tutti maschi.

 

massimo fabbricini presidente del canottieri aniene foto di bacco

Tecnicamente le donne non possono nemmeno essere invitate perché, recita sempre la carta statutaria, "solo i soci effettivi possono fare inviti esterni e saranno ammessi soltanto invitati di sesso maschile e di età superiore ai 25 anni".

 

massimo fabbricini presidente del circolo canottieri anienepiscina e campi da tennis del circolo canottieri anienemassimo fabbricini presidente del circolo canottieri aniene

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...