
IL PRIMO GIUBILEO AI TEMPI DELL’ISIS - L’ALLARME DI GABRIELLI: “PIÙ RISCHI DI QUALCHE ANNO FA. TEMIAMO IL TERRORISMO” - IL SEGRETARIO GENERALE DELLA CEI GALANTINO: “ESISTONO MEZZI PER PREVENIRE E A SAN PIETRO C’È FOLLA OGNI DOMENICA"
Piera Matteucci per “la Repubblica”
Trenta milioni di pellegrini in arrivo. O magari solo 30mila. Sul Giubileo straordinario alle porte le cifre si rincorrono ogni giorno, con un balletto al rialzo che al prefetto di Roma, Franco Gabrielli, protagonista di uno degli appuntamenti più seguiti dell’anteprima di Repubblica delle Idee a Pescara, sembrano «fuori da ogni logica».
Ma non è certo il numero di fedeli in arrivo nella Capitale a preoccupare l’ex capo della Protezione civile, che reputa Roma in grado di fare fronte a organizzazione e logistica senza particolari emergenze.
A impensierire il prefetto è il tema della sicurezza: «Il Giubileo che si aprirà l’8 dicembre mi preoccupa, credetemi - ha detto dal palco-: è il primo ai tempi dell’Is, in cui i temi della cristianità e della sede apostolica hanno avuto un rilancio importante ». E, in un periodo in cui il terrorismo semina morte e paura, i riflettori accesi sulla fede cattolica non consentono di essere troppo sereni.
«Sulla questione della sicurezza- ha insistito il prefetto- se vi dicessi che viviamo il Giubileo con la tranquillità e la spensieratezza di qualche anno che fu, vi direi una cosa non corretta». In effetti, già da tempo, gli apparati dell’intelligence sono al lavoro per contrastare i rischi terroristici, soprattutto dopo le esortazioni dello Stato Islamico a colpire il cuore della cristianità e la propaganda diffusa in Rete con numerosi fotomontaggi che mostrano la bandiera nera del Califfato issata sulle macerie di San Pietro o sul Colosseo.
Sebbene l’Is faccia paura, la fiducia nel prefetto Gabrielli e nella sicurezza vaticana fa stare tranquillo monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei: «Non ci dimentichiamo che ogni domenica Piazza San Pietro è piena di gente - ha detto il prelato, ospite in tv di Lucia Annunziata-. Io non sono il capo della sicurezza vaticana, ma mi fido. Così come mi fido di Gabrielli. Gli strumenti per la prevenzione esistono ».
Non è altrettanto rassicurato Lucio Malan di Forza Italia, che nella dichiarazione di Gabrielli vede un segnale di allarme: «Le sue parole non possono rimanere inascoltate. Se una persona che conosce bene quali sono i rischi per Roma arriva ad affermare che non possiamo vivere l’Anno Santo con tranquillità, è perché ha motivi validissimi e informazioni tali da delineare questo quadro».
Su quello che sarà l’impatto del flusso di credenti nel corso dell’evento che durerà un anno, invece, Gabrielli è più sereno: «In ogni Anno Santo, diminuiscono i turisti e aumentano i fedeli che arrivano a Roma.
Sono convinto che alla fine il saldo delle presenze di questo Giubileo sarà al negativo, nel senso che diminuiranno i turisti e i pellegrini non saranno in numero tale da colmare questo divario». Le ultime previsioni degli analisti più esperti, precisa il prefetto, parlano di 30mila arrivi al giorno: «Cosa sono rispetto a quattro milioni di cittadini della Capitale? Nulla».