italexit italia euro europa

E NOI ORA COME CI FINANZIAMO? - GLI STRANIERI SI TENGONO ALLA LARGA DAI BTP: 70 MILIARDI IN MENO NEGLI ULTIMI DUE MESI - I TIMORI DEGLI INVESTITORI E DEI FONDI SONO LEGATI ALLA LEGGE DI BILANCIO E AL DEFICIT - È TOCCATO ALLE BANCHE ITALIANE SCENDERE IN CAMPO PER CONTROBILANCIARE: NEL SECONDO TRIMESTRE 2018, GLI ISTITUTI DI CREDITO HANNO ACQUISTATO UNA QUARANTINA DI MILIARDI DI BTP

Giuditta Marvelli per il “Corriere della Sera”

 

banca centrale europea

Meno 70 miliardi in due mesi. I dati della Banca centrale europea, citati ieri dal Financial Times, rintracciabili negli ultimi due bollettini della Banca d'Italia, non lasciano dubbi: il saldo delle attività degli investitori esteri tra maggio e giugno è un segno rosso per 34 e 38 miliardi di obbligazioni italiane. Un record non lusinghiero. Anche se i titoli di Stato ammontano «solo» a 33 miliardi in giugno e a poco più di 23 in maggio.

 

Il risultato, però, non cambia: chi ritiene di avere in portafoglio troppa Italia rispetto al tasso di incertezza sopportabile per il suo interesse, vende il debito tricolore. Due impennate negative, una di seguito all' altra, che sottolineano una volta di più le fragilità con cui il Paese è chiamato a fare i conti. Cifre da non enfatizzare, dicono in ambienti del Tesoro. Ma nemmeno da sottovalutare.

 

BTP

Di che cosa hanno paura quelli che vendono? Non riescono a immaginare quale sarà il punto di atterraggio della discussione sulla legge di Bilancio, attesa per la metà di ottobre, con cui il governo vorrebbe far partire misure non sempre compatibili con i vincoli europei. Aspettano di farsi un' idea sull' eventuale aumento del deficit per finanziare misure a sostegno della crescita e della povertà, ma anche il giudizio delle agenzie di rating. Una bocciatura potrebbe danneggiarci molto. In casi estremi addirittura farci perdere l' accesso al mercato e costringere i grandi portafogli, che non possono investire in titoli troppo rischiosi, a disfarsi di tutto il debito italiano.

 

BTP

Secondo i dati del giornale britannico, leggibili nelle statistiche delle autorità monetarie, è toccato alle banche italiane scendere in campo per controbilanciare, almeno un po', la partita. Nel secondo trimestre del 2018, infatti, gli istituti di credito hanno acquistato una quarantina di miliardi di Btp.

 

Anche in questo caso si tratta di un record. Per trovare uno sforzo più ampio del sistema creditizio bisogna tornare ai tempi bui della crisi del debito nel 2012.

spread btp bund

Gli investitori esteri possiedono un terzo del nostro debito, che ammonta a oltre 2.300 miliardi. Si tratta dunque di una cifra nell' ordine dei 700 miliardi. La maggior parte dei Btp fa capo a soggetti italiani, famiglie comprese, che investono sempre di più attraverso fondi e gestioni patrimoniali.

 

L' altra misura dell' incertezza è lo spread. La differenza tra i nostri rendimenti decennali e quelli dei titoli tedeschi negli ultimi mesi è più che raddoppiata passando da 120-130 punti a 260-270, toccando nei momenti peggiori quota 300. E anche questi non sono numeri rassicuranti perché uno spread stabilmente elevato spinge la spesa per onorare il debito pubblico, il Moloch che ci tiene in piedi e che dovremmo abbattere.

 

spread btp bund

L'Italia ha bisogno di piazzare sul mercato circa 400 miliardi di titoli l'anno, come è avvenuto anche nel 2017. La buona notizia è che non siamo più nel contesto del 2011. L'Italia cresce, anche se poco, nel resto d' Europa e negli Usa la ripresa è più forte.

Fino al 2019 la Bce andrà avanti, seppur con meno vigore, col programma di acquisto di titoli di Stato. Che va a ingrossare il bilancio della Banca d' Italia, tenendo a bada rendimenti e spread. Il super debito però va aggredito. E i timori di chi lo vende ce lo ricordano una volta di più.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni francesco acquaroli antonio tajani matteo salvini donald trump

DAGOREPORT: A CHE PUNTO È L'ARMATA BRANCA-MELONI? TORNATA SCORNATA DAL G7 MENO UNO (TRUMP SE NE FOTTE DI LEI E DELL'EUROPA), I PROBLEMI REALI BUSSANO ALLA PORTA DI PALAZZO CHIGI. A PARTIRE DALL'ECONOMIA: LA GUERRA IN MEDIORIENTE POTREBBE FAR SCHIZZARE IL PREZZO DEL PETROLIO, E CONSEGUENTE AUMENTO DI OGNI PRODOTTO - AGGIUNGERE LA LOTTA CONTINUA CON SALVINI, LA PIEGA AMARA DEI SONDAGGI NEI CONFRONTI DEL GOVERNO E LA POSSIBILE SCONFITTA NELLE MARCHE DEL SUO FEDELISSIMO ACQUAROLI: IL PD CON MATTEO RICCI E' IN VANTAGGIO DI 5 PUNTI E LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA DI ANTICIPARE IL VOTO NELLE MARCHE A SETTEMBRE – SULLE ALTRE QUATTRO REGIONI, LA FIAMMA E' INDECISA SUL TERZO MANDATO CHE FAREBBE FELICE ZAIA IN VENETO, DESTABILIZZANDO IL PD IN CAMPANIA. MA IERI, PRESSATO DA VANNACCI, SALVINI HA PRESO A PRETESTO IL "NO" DI TAJANI, PER SFANCULARE VELOCEMENTE (E SENZA VASELINA) I SUOI GOVERNATORI, ZAIA E FEDRIGA - IL ''NO'' DI TAJANI ERA TRATTABILE: L'OBIETTIVO E' LA FUTURA PRESIDENZA DELLA REGIONE LOMBARDIA (IL CANDIDATO ''COPERTO'' DI FORZA ITALIA È..)

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…