gas europa russia

PRIMUM VIVERE, DEINDE EMBARGARE - DOPO CHE LA RUSSIA HA CHIUSO I RUBINETTI DEL GAS A POLONIA E BULGARIA, GLI ALTRI PAESI EUROPEI PIEGANO LA TESTA E SI PREPARANO AD APRIRE IL “CONTO K” PRESSO GAZPROMBANK, LA BANCA DEL COLOSSO DELL'ENERGIA CHE SI OCCUPEREBBE POI DELLA CONVERSIONE IN VALUTA RUSSA, ADDOSSANDO ALLE AZIENDE PURE IL COSTO DI CAMBIO - LE IMPRESE DI QUATTRO PAESI EUROPEI AVREBBERO GIÀ SALDATO LE TRANSAZIONI ARRIVATE A SCADENZA SECONDO LA NUOVA PROCEDURA, MENTRE IN DIECI AVREBBERO, IN VIA PRECAUZIONALE, ACCETTATO DI APRIRE IL DOPPIO CONTO. TRA QUESTE C'È ANCHE L'ENI…

Andrea Bassi,Gabriele Rosana per “il Messaggero”

 

DMITRIJ PESKOV E PUTIN

La Russia è passata al contrattacco sull'energia chiudendo i rubinetti di Polonia e Bulgaria mentre l'Europa accelera sul fronte sanzioni al petrolio e ha convocato un vertice d'urgenza dei ministri dell'Energia lunedì prossimo a Bruxelles.

 

Intanto, però, fra gli importatori di gas dei vari Stati membri dell'Unione europea prevale la prudenza e in molti, anche alla luce delle indicazioni ambivalenti ricevute da Bruxelles, si sarebbero determinati ad aprire il conto K denominato in valuta russa presso Gazprombank, la banca del colosso dell'energia che si occuperebbe poi della conversione in rubli, addossando alle aziende il costo di cambio, come previsto dal decreto firmato da Putin a fine marzo per sostenere l'apprezzamento della valuta nazionale presa di mira dalle sanzioni occidentali.

EUROPA E IMPORTAZIONE DI GAS DALLA RUSSIA - LE VIE DEL GAS DI MOSCA

 

In molti Paesi Ue avrebbero infatti chiesto alla Commissione - che sarebbe già al lavoro su un nuovo documento - di chiarire le linee guida pubblicate sul finire della scorsa settimana per evitare la sensazione che ci siano via di fuga per aggirare le sanzioni Ue.

 

Secondo Bloomberg, che cita fonti vicine a Gazprom, le imprese di quattro Paesi europei avrebbero già saldato le transazioni arrivate a scadenza secondo la nuova procedura, mentre in dieci avrebbero intanto, in via precauzionale, accettato di aprire il doppio conto. Tra queste c'è anche l'Eni. Dalla società controllata dallo Stato non sono arrivati commenti. Ma la mossa sarebbe stata considerata quasi obbligata. L'apertura del conto corrente in rubli non comporta un aggiramento automatico delle sanzioni. Sul gas non c'è ancora nessun embargo.

GAZPROMBANK

 

Anche Gazprombank è stata per il momento esclusa da qualsiasi tipo di sanzione, compreso lo scollegamento dal sistema di scambio di informazioni Swift, che permette le transazioni tra controparti bancarie di differenti Paesi. Si tratta però di un passaggio delicato che non sarà semplicissimo gestire. Eni dovrà pagare le prossime fatture a Gazprom nella seconda metà di maggio. Se riceverà richieste di saldare in euro i conti non potrà rifiutarsi. Altrimenti verrebbe meno ai suoi obblighi contrattuali.

 

putin ursula von der leyen

Eni, come anche le altre compagnie che hanno aperto un Conto K presso Gazprombank, si muove su un filo molto sottile. La Commissione europea nei giorni scorsi ha diffuso infatti un sintetico Q&A, Questions and Answers, ossia domande e risposte su come le società energetiche del Vecchio Continente dovrebbero comportarsi nei confronti delle richieste di Gazprom di aprire i conti in rubli. A una precisa domanda se l'apertura di un conto denominato in valuta russa costituisse una violazione delle sanzioni, la Commissione ha risposto di no. Ma a un'altra domanda ha specificato che i contratti con Gazprombank vanno onorati in euro o in dollari. Pagare in rubli non si può.

 

EUROPA E IMPORTAZIONE DI GAS DALLA RUSSIA

Il punto centrale, dunque, diventa il momento in cui la fornitura di gas si ritiene saldata e la fattura inviata da Gazprom pagata. Se il momento del pagamento coincide con quello dell'accredito sul conto in euro o in dollari, allora le sanzioni non verrebbero violate. Se invece il pagamento si ritenesse effettuato nel momento in cui le somme vengono convertite in rubli sul Conto K ci sarebbe una evidente violazione delle sanzioni.

 

Questo perché si permetterebbe alla Banca centrale russa, tra le prime istituzioni ad essere colpita dalle sanzioni occidentali, di determinare il tasso di cambio definendo di fatto il prezzo del gas e contemporaneamente sostenendo il valore del rublo. Insomma, per il momento la semplice apertura del «conto K» da parte delle società europee non costituisce una violazione delle sanzioni. Anzi, evita anche che possa essere in qualche modo Gazprom a contestare alle controparti del Vecchio continente una qualche violazione contrattuale per non essersi adeguate al decreto emanato da Vladimir Putin alla fine di marzo.

gazprom

 

LE PREOCCUPAZIONI

La preoccupazione principale delle compagnie europee è evitare la stessa sorte toccata ieri mattina alle società polacca Pgnig e bulgara Bulgartransgaz, che non hanno voluto procedere con l'apertura del Conto K. Del resto, quella attuata da Mosca ha il retrogusto dell'azione dimostrativa: «Questo sarà il trattamento destinato a chi si rifiuterà di pagare in rubli», ha messo in guardia il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

 

gasdotto

Tra i Paesi pronti a uniformarsi al diktat di Mosca ci sarebbero pure Ungheria e Slovacchia, mentre il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha smentito ieri delle ricostruzioni diffuse dall'agenzia di Stato russa Tass secondo cui anche Vienna avrebbe già pagato in rubli.

 

«Il ricatto di Mosca non ci sorprende, eravamo preparati, è una provocazione e la risposta sarà immediata e unita», è stata la reazione, da Bruxelles, della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. «Circa il 97% di tutti i contratti prevedono esplicitamente pagamenti in euro o dollari», ha ricordato von der Leyen, sottolineando che «le aziende non dovrebbero accettare la richiesta russa» di pagare in rubli perché «costituirebbe una violazione delle sanzioni ad alto rischio».

 

gasdotto

La numero uno dell'esecutivo Ue ha parlato dopo una riunione del gruppo di coordinamento del gas, durante la quale è stato decisa la solidarietà e la condivisione delle scorte con Varsavia e Sofia da parte dei Paesi vicini - dalla Romania alla Grecia -: la prima era già sulla via dell'indipendenza e riceveva dalla Russia il 50% del suo fabbisogno, la seconda - dove la situazione è ben più seria - il 90%. Polonia e Bulgaria sono anche Paesi di transito per i flussi di gas russo, ma questo non rappresenterebbe un rischio per i flussi diretti ai destinatari finali, ha chiarito Gazprom.

 

LE CONSEGUENZE

eni

Intanto, di fronte al nuovo scontro aperto sul gas in Europa in mattinata il prezzo del metano ha fatto registrare un +24% sulla piattaforma olandese di riferimento, ridottosi a fine giornata a un più modesto +4%. Il tentativo di Putin, da abile giocatore qual è, di riportare il prezzo del gas verso l'alto è evidente.

 

Anche perché i rincari arriverebbero proprio mentre i Paesi europei sono impegnati con il riempimento degli stoccaggi in vista del prossimo inverno. In questo modo vuole rendere più difficoltoso e, soprattutto, più oneroso per gli europei accumulare le scorte che sono necessarie a garantire riscaldamenti ed elettricità il prossimo inverno, in attesa che il gas russo possa essere sostituito con quello di altri fornitori.

 

olaf scholz

Intanto a Bruxelles si fanno passi avanti sul prossimo pacchetto di sanzioni, il sesto. Che includerà anche il petrolio e sarà formalizzato la prossima settimana. Dopo aver annunciato due giorni fa che «un embargo del petrolio è diventato per noi gestibile», la Germania si prepara infatti a togliere il veto al lotto di misure che colpiranno il greggio, la principale fonte di introiti per Mosca, purché - come già per il carbone - venga introdotto un periodo di transizione che attutisca l'impatto sull'industria tedesca.

Ultimi Dagoreport

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…