vaticano cardinali

I SOLDI DEI POVERI USATI DAL VATICANO PER COMPRARE PIATTAFORME PETROLIFERE: ARRIVA LA CICCIA NELL'INCHIESTA CHE STA TERREMOTANDO LA SEGRETERIA DI STATO - ''CORRUZIONE, PECULATO E TRUFFA'', FITTIPALDI SU ''L'ESPRESSO'' SCODELLA LE ACCUSE DEL PM DEL PAPA SUI FONDI EXTRABILANCIO DELL'OBOLO DI SAN PIETRO, PARI A CIRCA 650 MILIONI DI EURO, GESTITI DALLA SEGRETERIA DI STATO PER BUSINESS OPACHI. LE INTERCETTAZIONI DI MONSIGNOR CARLINO, GIÀ BRACCIO DESTRO DEL CARDINAL BECCIU, CON MANAGER ITALIANI

 

L'INCHIESTA INTEGRALE:

http://espresso.repubblica.it/attualita/2019/10/17/news/vaticano-corruzione-peculato-truffa-1.340096?ref=RHPPLF-BH-I238797782-C4-P8-S1.4-T1

 

 

ESTRATTI:

http://espresso.repubblica.it/attualita/2019/10/17/news/vaticano-corruzione-peculato-truffa-1.340096?ref=RHPPLF-BH-I238797782-C4-P8-S1.4-T1

 

 

Emiliano Fittipaldi per ''l'Espresso''

 

«In Vaticano corruzione, peculato e truffa»: ecco tutte le accuse dei pm di Papa Francesco

carlino di ruzza mauriello tirabassi sansone indagati in vaticano

L'Espresso, dopo l'inchiesta che ha svelato i contorni del nuovo scandalo finanziario in Vaticano , ha ottenuto nuova documentazione riservata dell'inchiesta penale aperta dai pm del papa su alcune operazioni immobiliari a Londra. Carte che sono al centro del servizio esclusivo in edicola da domenica 20 ottobre e già online su Espresso+.

 

Si tratta della denuncia del Revisore generale del papa e delle accuse arrivate dal direttore dello Ior Gian Franco Mammì. Di alcuni report riservati dell'affare da 200 milioni di dollari per l'acquisto di un palazzo da 17 mila metri quadri a Londra. E soprattutto le 16 pagine integrali del decreto di perquisizione del Promotore di giustizia con cui sono stati indagati dipendenti della Segreteria di Stato e pezzi da Novanta della Santa Sede come don Mauro Carlino (l'ex segretario del cardinale Angelo Becciu, di cui l'Espresso pubblica le intercettazioni telefoniche con manager italiani di peso come Luca Del Fabbro di Snam) e il direttore dell'Aif Tommaso Di Ruzza. Analizzando i documenti, è evidente che la Santa Sede si trovi di fronte a uno scandalo che ha pochi precedenti nella storia recente.

 

 

I promotori Gian Piero Milano e Alessandro Diddi ritengono infatti di aver individuato «gravi indizi di peculato, truffa, abuso d'ufficio, riciclaggio e autoriciclaggio» in merito a comportamenti di ecclesiastici e raider d'assalto, mentre un'altra relazione il Revisore Alessandro Cassinis, di fatto il “Raffaele Cantone” di Francesco, ipotizza «gravissimi reati quali l'appropriazione indebita, la corruzione e il favoreggiamento».

angelo becciu papa francesco

 

I business finiti nella lente degli investigatori riguardano inoltre non solo l'era di Angelo Becciu alla Segreteria di Stato, ma pure quella del nuovo Sostituto agli Affari Generali del venezuelano Edgar Pena Parra, fedelissimo di Francesco nominato appena un anno fa.

 

 

Nell'inchiesta vengono citati finanzieri come Raffaele Mincione e uomini d'affari chiacchierati come Gianluigi Torzi (risulta che la Segreteria di Stato nel 2019 avrebbe pagato a Torzi delle fees per 10 milioni di euro), le mosse spregiudicate di prelati potenti come don Carlino, monsignor Alberto Perlasca e Luciano Capaldo, un architetto poco conosciuto alle cronache ma con grandi entrature Oltretevere.

 

Ma le carte rivelano soprattutto che la Segreteria di Stato possieda e gestisca fondi extrabilancio per la bellezza di 650 milioni di euro, «derivanti in massima parte dalle donazioni ricevute dal Santo Padre per opere di carità e per il sostentamento della Curia Romana». Si tratta dell'Obolo di San Pietro, che il Vaticano invece di girare ai poveri e ai bisognosi investe in spericolate operazioni speculative. Con l'aiuto, pure, di Credit Suisse, «nelle cui filiali svizzere e italiane risulta  versato circa il 77 per cento del patrimonio gestito». Circa «500 milioni di euro», segnala l'Ufficio del Revisore Generale, finiti in operazioni finanziarie che a parere dei magistrati mostrano «vistose irregolarità», oltre ad aprire «scenari inquietanti».

 

mauro carlino 2

L'inchiesta dell'Espresso racconta, carte alla mano, la genesi dell'operazione Falcon Oil, un tentato investimento da 250 milioni di dollari del Vaticano in una piattaforma petrolifera davanti alle coste dell'Angola (un business in cui erano già coinvolti l'Eni, la società statale Sonangol e appunto la Falcon Oil del finanziere africano Antonio Mosquito. Mentre documentazione riservata svela il complesso sistema di società – quasi tutte in paradisi offshore – usate dal Vaticano per schermare il business milionario di Londra.

 

IL CARDINAL BECCIU REPLICA A DAGOSPIA

Ma le carte dei magistrati vaticani segnalano che persino l'Aif avrebbe svolto «un ruolo non chiaro» nella vicenda. L'organismo presieduto da René Bruelhart avrebbe infatti «trascurato» le anomalie dell'operazione immobiliare, e il direttore Di Ruzza avrebbe «intrattenuto una corrispondenza con lo studio inglese Mischon De Reya (i legali chiamati dalla Segretaria di Stato per seguire la famosa transazione con Mincione e Torzi, ndr) con la quale l'Aif sembrerebbe aver dato il via libera all'operazione di acquisto» e alla fees a favore di Torzi.

 

In realtà risulta all'Espresso che ci siano però altre evidenze non citate dai magistrati. Che dimostrano come l'Aif, una volta avvertita da Pena Parra, avvisi subito le autorità antiriciclaggio inglesi e lussemburghesi, bloccando l'operazione. E chiedendo che venga ristrutturata con la trasparenza necessaria.

 

MONSIGNOR EDGAR PENA PARRA

Per Francesco non sarà facile, davanti al nuovo scandalo, districarsi tra nemici veri, falsi amici, buoni suggeritori e cattivi consiglieri.

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...