'E CCARTE! - ANCHE IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI NAPOLI LUIGI CESARO INDAGATO NELL’INCHIESTA CHE HA PRODOTTO UNA NUOVA RICHIESTA DI ARRESTO PER COSENTINO - ALTISSIMA TENSIONE TRA NAPOLI E ROMA: IDV E PD VOTERANNO A FAVORE DELL’ARRESTO, IL PDL CONTRO, A MANDARE COSENTINO DIETRO LE SBARRE SARANNO LEGAIOLI E CASINIANI? - NIENTE ARRESTO PER CESARO: HA ACCOMPAGNATO NICK ‘O MERICANO IN UNICREDIT, MA NON CI SONO PROVE DI UN COINVOLGIMENTO - IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA: “SONO SERENO E TRANQUILLO, A COMPLETA DISPOSIZIONE DEI MAGISTRATI”…

Carlo Tarallo per Dagospia

1 - SU COSENTINO ALTISSIMA TENSIONE TRA NAPOLI E ROMA...

Alta tensione tra Napoli e Roma: la richiesta di arresto nei confronti di Nicola Cosentino, parlamentare Pdl e coordinatore regionale del partito in Campania, indagato nell'ambito di una maxi-inchiesta della procura di Napoli sui rapporti tra politica e clan dei Casalesi, ha messo sottosopra il parlamento. "Stavolta ‘o Mericano non si salva": questa la convinzione che circola tra i postberluscones nella capitale e sotto ‘o Vesuvio. Il Partito Democratico voterà sì all'arresto, come anche Idv; il Pdl si opporrà come al solito; ma la Lega? E il terzo polo? La convinzione diffusa è che Cosentino finirà come Alfonso Papa, ovvero spedito a Poggioreale da legaioli e casiniani.

2 - INDAGATO ANCHE LUIGI CESARO - I NOMI DEI DIRIGENTI ROMANI DI UNICREDIT ARRESTATI...
Il colpo di scena arriva a mezzogiorno: tra i 70 indagati (55 in manette) dell'operazione "Il principe e la (scheda) ballerina", scaturita dall'indagine dei pm Antonio Ardituro, Francesco Curcio e Henry John Woodcock, c'è anche Luigi Cesaro, "Giggino ‘a Purpetta", presidente della Provincia di Napoli, parlamentare Pdl e coordinatore provinciale del partito, che secondo i magistrati avrebbe accompagnato Cosentino a Roma presso l'agenzia Unicredit alla quale era stato chiesto il prestito che sarebbe stato sbloccato solo in seguito all'intervento dell'ex sottosegretario all'Economia.

In carcere tre funzionari del colosso bancario, tra cui un "pezzo grosso": Alfredo Protino, direttore responsabile area Centro Sud, in manette insieme a Andrea Pierpaolo Macciò, dell'area finanziamenti di Roma Tiburtina, e Cristofaro Zara, responsabile della filiale Roma Tiburtina.

Sarebbero stati loro tre, secondo i pm e il Gip che ha firmato l'ordinanza, Egle Pilla, su pressioni di Cosentino, a concedere una apertura di credito di 5,6 milioni euro all'imprenditore Nicola Di Caterino, titolare della società che avrebbe dovuto acquisire i terreni per la costruzione del centro di commerciale (che poi non è stato più costruito) e considerato organico al clan.

3 - NO COMMENT DI COSENTINO - CESARO "SERENO E TRANQUILLO"...
Tacciono i due protagonisti, Cosentino e Cesaro: il presidente della Provincia non rilascia dichiarazioni ma, stando a quanto trapela dal suo entourage, fa sapere di "non avere ricevuto alcun atto, di essere sereno e tranquillo e pronto ad offrire ogni chiarimento necessario alla magistratura".
Ma perché per Cosentino è scattata la richiesta di arresto e per Cesaro no? La risposta sta nelle carte dell'ordinanza. Quasi 1.200 pagine, tra le quali spunta un passaggio che permette di rispondere a questa domanda. Eccoli.

4 - ‘E CCARTE!!!...
"Per Cesaro - si legge in un passaggio dell'ordinanza - che ha pure partecipato al medesimo incontro con i dirigenti Unicredit, l'ufficio inquirente nella richiesta non ha evidenziato la prova di un coinvolgimento. Certo il suo incontro con questi ultimi è anomalo. Non risultano, tuttavia, quei comportamenti precedenti e successivi all'incontro che hanno caratterizzato ed illuminato la condotta del Cosentino, né il Cesaro è conoscitore di luoghi e persone come il Cosentino, non essendo di Casal di Principe, né sono state acquisite dichiarazioni a suo carico, come nel caso ancora del Cosentino, che consentono di evidenziare suoi rapporti con la consorteria che si muoveva dietro la Vian srl e quindi la ragione delle sue condotte anche in occasione degli incontri con i dirigenti di banca".

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