chat no vax no green pass telegram

“IMPALIAMOLA VIVA”  - SUL CANALE TELEGRAM “BASTA DITTATURA”  NO-VAX E NO-GREEN PASS ORGANIZZANO EVENTI E MINACCIANO VIROLOGI E POLITICI: “PREPARARE INDIRIZZI DELLE CASE DELLE MERDE CRIMINALI. TUTTI I MINISTRI, TUTTI I CAPI DI PARTITO, I GIORNALISTI PIÙ CRIMINALI”, SENZA PIETÀ NEMMENO PER CHI È MORTO: “UNO IN MENO”, “BEN GLI STA” - SONO GIÀ PARTITE LE AGGRESSIONI AI GIORNALISTI E LE MINACCE A BASSETTI (RIVENDICATE SUL CANALE), SONO GIÀ PASSATI ALL’AZIONE. DAVVERO NON SI PUÒ FARE NIENTE PRIMA CHE SUCCEDA IL PEGGIO?

Andrea Tundo per www.ilfattoquotidiano.it

 

basta dittatura canale telegram no green pass e no vax

“Dobbiamo andare a prenderli a casa”. “Facciamoli cagare addosso”. “Impaliamola viva”. “Alla gogna in piazza”. Una caccia, stalking organizzato che dalle chat sta iniziando a trasferirsi nelle piazze e nelle strade colpendo medici e giornalisti. E l’obiettivo grosso restano i politici. Ad iniziare dal ministro della Salute Roberto Speranza, che secondo tanti merita le uova e secondo qualcuno “solo proiettili”.

 

matteo bassetti 2

 La strategia dei No Vax e dei No Green Pass nasce dentro la chat Basta Dittatura su Telegram. Oltre 40mila iscritti, centinaia di commenti all’ora, è questa la culla delle chiamate in serie denunciate dal virologo Fabrizio Pregliasco e dell’inseguimento al primario di Malattie infettive del San Martino di Genova, Matteo Bassetti.

 

Al momento sono le due vittime più in vista alle quali i contrari al vaccino e al certificato sono riusciti ad arrivare. Obiettivi “rivendicati” all’interno del gruppo: “Siete fantastici”, scrive l’admin quando si diffonde la notizia che Bassetti è stato inseguito domenica da un uomo di 46 anni. L’aggressore, denunciato dalla polizia per minacce gravi, l’ha incontrato per strada e ha iniziato a inseguirlo riprendendolo col telefonino urlandogli: “Ci ucciderete tutti con questi vaccini e ve la faremo pagare”.

 

basta dittatura canale telegram no green pass e no vax

Ed è questo il clima che si respira nel canale Telegram, da alcuni giorni. “Preparare indirizzi delle case delle merde criminali”, è l’ordine. Nel calderone finisce chiunque prenda decisioni, si esponga in prima persona nella lotta al Covid o racconti l’epidemia: “Tutti i ministri, tutti i capi di partito, cosiddetti virologi criminali, tutti i presidenti di Regione, il c***e Figliuolo, giornalisti più criminali”.

 

manifestazione contro il green pass a milano 3

C’è chi segnala la presenza di Speranza alla festa di Pane e Rose a Padova il 2 settembre: in tanti propongono di “colpirlo con uova marce”. E c’è chi minaccia: “Usare solo proiettili 7,62 in alternativa 9 mm”. Il ministro della Salute è il più criticato nella chat, dove chiunque si esprima in favore dei vaccini diventa un bersaglio da colpire.

manifestazione contro il green pass a milano 4

 

Vengono pubblicati indirizzi e numeri di telefono di Bassetti: “Chiamatelo e registrate le chiamate, non deve più dormire la notte”. Nel calderone finisce anche il suo indirizzo genovese. Nel mirino anche Pregliasco, che a Ilfattoquotidiano.it conferma: “Ricevo chiamate in serie, tre-quattro di fila, su numeri privati. Mi rivolgono minacce di morte, dicono che la pagheremo”.

 

basta dittatura canale telegram no green pass e no vax 1

C’è chi prova a indirizzare lo stalking telefonico anche nei confronti di Pietro Bica, l’ortopedico siciliano che negli scorsi giorni ha annunciato di accettare nel suo studio solo pazienti vaccinati: “Inondatelo”. Un altro da importunare con mail bombing e chiamate è Antonio Cascio, infettivologo e direttore dell’unità di malattie infettive del Policlinico di Palermo, che aveva proposto – specificando che si trattava di una “provocazione” – di far pagare le cure ai No vax.

 

Nelle ore in cui il videomaker del gruppo Gedi Francesco Giovannetti è stato preso a pugni da un manifestante, diventando il terzo cronista aggredito durante cortei e sit-in dopo Antonella Alba di RaiNews24 e Saverio Tommasi di Fanpage, nelle chat vengono messi all’indice anche i “giornalisti più criminali”, è bastato scrivere questo articolo perché dagli amministratori del canale Telegram partisse l’ordine di “inondare” anche le caselle di posta de Ilfattoquotidiano.it e definire il nostro sito “leccaculo”.

basta dittatura canale telegram no green pass e no vax 3

 

Ma si cerca un salto di qualità: con cadenza regolare viene chiesto di pubblicare indirizzi e numeri di telefono di presidenti di Regione e ministri. E così spuntano i recapiti dei governatori del Piemonte e dell’Emilia Romagna, Alberto Cirio e Stefano Bonaccini. C’è chi chiede insistentemente di trovare quello di Vincenzo De Luca che “ha imposto regole più dure di quelle nazionali”. Anche Eugenio Giani è diventato uno dei pensieri fissi degli iscritti dopo aver comunicato che gli operatori sanitari non vaccinati saranno sospesi dal 30 settembre: “Scrivete a quella merda che continua a dire che dal 1° ottobre i non vaccinati in Toscana non devono più uscire di casa”, fa confusione qualcuno.

 

manifestanti no green pass assaltano il gazebo m5s milano 14

L’ex ministra Beatrice Lorenzin è da “impalare viva”, il costituzionalista Alfonso Celotto che si era espresso duramente sulle cure ai no vax è un “pazzo malato” e “bisogna andare a casa sua”. Nel delirio qualcuno suggerisce di colpire anche l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi: “È stato lui a dare il via alla fase finale ed è anziano e c’è il rischio che crepi prima di pagare le sue colpe. Mi auguro vivamente di vederlo alla gogna in piazza Maggiore a ricevere sputi in faccia con la forca lì accanto”.

I NO GREEN PASS VOGLIONO BLOCCARE LE STAZIONI DEI TRENI DAL 1 SETTEMBRE

 

Nessuna pietà anche per chi ha perso la vita. Negli scorsi giorni Guido Castelnuovo Tedesco, esponente di Forza Italia e già consigliere del Quartiere 5 di Firenze, è scomparso improvvisamente a 33 anni. Aveva caldeggiato il vaccino e criticato in maniera aspra coloro che hanno deciso di non riceverlo, pregandoli di tacere: “Uno in meno” e “Ben gli sta”, la macabra esultanza della frangia di irriducibili No vax.

manifestanti no green pass assaltano il gazebo m5s milano 7manifestazione contro il green pass a milano 8LE RECENSIONI NEGATIVE DEI NO VAX AI RISTORANTI CHE CHIEDONO IL GREEN PASSno green passmanifestazione contro il green pass a milano 5no green pass roma 6manifestazione contro il green pass a milano 1manifestanti no green pass assaltano il gazebo m5s milano 4

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....