meloni conte schlein

“IMPOSSIBILE ESPRIMERE UNA SCELTA LIBERA E CONSAPEVOLE” – LE OPPOSIZIONI CONTRO IL GOVERNO SULLA MANOVRA - PD, M5S, AVS E ITALIA VIVA (CON L’ECCEZIONE DI AZIONE) SCRIVONO AL PRESIDENTE DELLA CAMERA FONTANA PER LAGNARSI DEL METODO SCELTO DAL GOVERNO SULLE MODIFICHE ALLA MANOVRA. AL CENTRO DELLA MISSIVA C’È…

Giuseppe Colombo per repubblica.it

 

ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE

“La struttura estremamente eterogenea dell’emendamento compromette significativamente la possibilità per i deputati di esprimere una scelta libera e consapevole sulla volontà legislativa”. È il passaggio più duro della lunga lettera, che Repubblica è in grado di anticipare, inviata da tutte le opposizioni (tranne Azione) al presidente della Camera, Lorenzo Fontana, per protestare contro il metodo scelto dal governo sulle modifiche alla manovra.

 

Al centro della missiva di Pd, M5s, Avs e Italia Viva c’è uno degli emendamenti, nello specifico il 2.62, depositato ieri sera dai relatori in commissione Bilancio, alla Camera, dove la manovra è sotto esame.

 

Due le critiche. La prima: l’emendamento ha “una struttura estremamente disomogenea” che, incalzano i firmatari, “compromette significativamente la possibilità per i deputati di esprimere una scelta libera e consapevole sulla volontà legislativa”. La seconda: l’assenza di una relazione tecnica, allegata all’emendamento che, si legge in un altro passaggio del documento, “ostacola gravemente l’analisi approfondita del contenuto e degli effetti normativi proposti”.

schlein conte proietti

 

 

 

Infine la richiesta a Fontana: “Le chiediamo di voler valutare l’inammissibilità dell’emendamento e di impegnare i relatori proponenti a suddividere l’emendamento in proposte distinte e omogenee, in modo da consentire un esame più trasparente e dettagliato”.

 

Il testo della lettera

Egregio Presidente,

 

Con la presente desideriamo sottoporre alla Sua attenzione alcune rilevanti criticità che emergono dall’esame del complesso emendamento 2.62 all’AC 2112- bis presentato in V commissione nella serata del 14 dicembre.

 

conte renzi schlein

In primo luogo, appare evidente come la struttura estremamente eterogenea dell’emendamento comprometta significativamente la possibilità per i deputati di esprimere una scelta libera e consapevole sulla volontà legislativa. Il testo raccoglie disposizioni che trattano ambiti normativi del tutto distinti, spaziando, a titolo esemplificativo, dalla fiscalità diretta e indiretta alle politiche sanitarie, dagli interventi per il Mezzogiorno al rifinanziamento di fondi per missioni internazionali, sino a modifiche in materia di giustizia tributaria e incentivi all’occupazione.

 

lorenzo fontana foto di bacco

Questa varietà di contenuti rende impossibile per i deputati valutare singolarmente ogni misura e manifestare il proprio consenso o dissenso su specifiche disposizioni. Essi sono chiamati a pronunciarsi sull’intero complesso normativo, pur potendo condividere solo parzialmente il contenuto dell’emendamento. Una tale impostazione non solo vincola indebitamente l’esercizio della volontà parlamentare, ma risulta anche in contrasto con i principi di chiarezza e trasparenza legislativa che dovrebbero caratterizzare l’attività normativa. Peraltro ci preme qui ricordare gli emendamenti del Governo 15.8 e 21.2 dal contenuto ugualmente eterogeneo e che con il combinato disposto dell’emendamento 2.62 riscrivono sostanzialmente una buona parte della legge di bilancio, senza permettere una compiuta istruttoria legislativa da svolgere ai sensi dell’articolo 79 del nostro Regolamento.

 

GIUSEPPE CONTE - NICOLA FRATOIANNI - ANGELO BONELLI - ELLY SCHLEIN - - RICCARDO MAGI - FOTO LAPRESSE

In secondo luogo, sottolineo con preoccupazione che la mancanza di una relazione tecnica allegata all’emendamento ostacola gravemente l’analisi approfondita del contenuto e degli effetti normativi proposti. Non è infatti possibile verificare con precisione: 1. Le coperture finanziarie: L’emendamento introduce disposizioni che comportano oneri significativi per il bilancio dello Stato, come l’istituzione di nuovi fondi, la modifica di aliquote fiscali e l’introduzione di agevolazioni. Tuttavia, senza una relazione tecnica, non è possibile accertare se tali interventi siano sostenuti da coperture congrue e adeguate. 2. L’efficacia delle misure: L’eterogeneità delle norme, combinata con l’assenza di valutazioni tecniche, non consente di stimare con ragionevole certezza l’impatto economico, sociale e amministrativo di ciascuna disposizione. 3. La coerenza normativa: L’emendamento interviene in modo frammentario su molteplici settori legislativi, creando il rischio di sovrapposizioni o conflitti con disposizioni già vigenti.

 

La mancanza di trasparenza nei presupposti economico-finanziari delle misure proposte, unita alla difficoltà di distinguere e valutare le singole norme all’interno del complesso emendamento, compromette la possibilità di esercitare un controllo parlamentare adeguato e responsabile.

giorgia meloni atreju foto lapresse 9

 

Alla luce di queste osservazioni, Le chiediamo di voler valutare l’inammissibilità dell’emendamento e di impegnare i relatori proponenti a suddividere l’emendamento in proposte distinte e omogenee, in modo da consentire un esame più trasparente e dettagliato. Inoltre, ritengo imprescindibile che venga predisposta e presentata una relazione tecnica, al fine di assicurare al Parlamento gli strumenti necessari per esprimere un voto pienamente informato come previsto dall’articolo 17, comma 5 della legge 31 dicembre 2009, n.196 e dal l’articolo 79, commi 5 e seguenti del Regolamento della Camera.

 

Confidando nella Sua sensibilità istituzionale, restiamo a disposizione per un confronto su questi aspetti e per individuare modalità che tutelino al meglio il ruolo del Parlamento e la qualità del processo legislativo.

 

Pagano, Torto, Grimaldi e Del Barba

lorenzo fontana foto di bacco (5)

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…