VOTO A PERDERE - ELEZIONE DOPO ELEZIONE, L’ASTENSIONISMO IN ITALIA GALOPPA, ORA ANCHE A SINISTRA (VEDI LE PRIMARIE) - IL PICCO FU ALLE POLITICHE DEL 2006, DA ALLORA CALO COSTANTE. PER LE PROSSIME COMUNALI SI PREVEDE UN’AFFLUENZA AL 50%

Salvatore Borghese e Andrea Piazza per il “Fatto quotidiano

 

elezionielezioni

Le primarie di domenica a Roma e a Napoli costituiscono l' ennesima spia del forte clima di sfiducia che investe tutto ciò che riguarda la politica in Italia. Il calo dell' affluenza sembra confermare il legame tra la partecipazione politica e la fiducia complessiva nel sistema, o quantomeno nei propri interlocutori politici di riferimento.

 

Come già abbiamo visto altre volte, questa sfiducia non è limitata ai partiti, ma coinvolge istituzioni come l' Ue e il sistema bancario. Tuttavia il calo dell' affluenza non è una novità e non riguarda solo le primarie. Come mostra il grafico, il picco di affluenza in un' elezione di rilievo nazionale c' è stato alle Politiche 2006, ormai dieci anni fa.

 

duello berlusconi prodi raiunoduello berlusconi prodi raiuno

Ma già nel 2008, dopo due anni di governo Prodi sempre appeso al filo di una fragile maggioranza in Senato, gli elettori che si recano alle urne sono quasi un milione e mezzo in meno. Il calo si registra anche alle Europee e alle Regionali che si tengono nei due anni successivi. A febbraio 2013, nonostante un' offerta politica molto rinnovata (grazie soprattutto a M5S e Scelta Civica), i votanti diminuiscono ulteriormente.

 

berlusconi prodiberlusconi prodi

Anche stavolta le Europee e le Regionali dei due anni successivi confermano questa tendenza. Ma cosa accadrebbe oggi? Quanti italiani si recherebbero alle urne se ci fossero elezioni politiche? Molti istituti di sondaggio provano a stimare una risposta sulla base degli intervistati che si dichiarano propensi ad andare a votare.

 

Gli indecisi e gli astenuti dichiarati oscillano tra il 30% di Demos al 49% di Tecnè. Facendo una media delle risposte date a otto diversi istituti di sondaggio, gli italiani che dichiarano di voler votare oggi sarebbero il 61%. Un dato incredibilmente basso, anche se si tratta di un punto di partenza: è noto che le campagne elettorali hanno l' effetto di mobilitare gli elettori.

 

PRIMARIE PD MILANO CINESI 1PRIMARIE PD MILANO CINESI 1

Ma per le prossime Comunali la situazione potrebbe rivelarsi persino peggiore: cinque anni fa, l' affluenza al primo turno si è fermata al 67% a Milano e al 60% a Napoli. A Roma, due anni dopo, meno del 53% degli elettori manda Marino e Alemanno al ballottaggio.

 

Quest' anno l' affluenza potrebbe fermarsi addirittura sotto il 50%, un record negativo che avrebbe del clamoroso: così come è stata clamorosa la bassa affluenza che si è registrata in occasione delle elezioni regionali del novembre 2014 in Emilia-Romagna (37%) e Calabria (44%). In quell' occasione, gli elettori che si erano astenuti l' avevano fatto per sfiducia verso i partiti (43%) o perché non ritenevano che la politica incidesse sulla vita reale dei cittadini (31%), secondo i dati Demopolis.

 

PRIMARIE PD LA VITTORIA DI MATTEO RENZI PRIMARIE PD LA VITTORIA DI MATTEO RENZI

Un recente sondaggio Ferrari Nasi conferma questa prospettiva: su 100 italiani propensi ad astenersi, il 47% dà come motivazione il fatto che nessun partito porti avanti una politica trasparente; circa un quarto (26%) non voterebbe perché insoddisfatto dall' attuale offerta politica. Solo uno su cinque (19%) si asterrebbe perché non interessato alla politica.

 

Dallo stesso sondaggio emerge un cambiamento: se gli indecisi erano in maggioranza di centrodestra nel 2010 (64%), oggi sarebbero al 55% di centrosinistra. Un sondaggio SWG di gennaio fotografa una situazione in cui gli elettori della Generazione X (35-50 anni) e i Millennials (18-35enni) rappresentano assieme il 61% degli astenuti; se invece si guarda alla collocazione politica, subito dopo l' ampia porzione di apolitici (62%) troviamo una quota rilevante di astenuti di centrosinistra (14%).

SEGGIOSEGGIO

 

Tutte queste cifre descrivono uno scenario di inadeguatezza dei partiti italiani. In questa situazione, un partito come il M5S che fa della diversità la propria bandiera, dovrebbe avere gioco facile nell' intercettare gli umori di chi è scontento della "vecchia politica".

 

SEGGIO SEGGIO

Eppure, Ipsos ci mostra come il 21% degli elettori ritenga che il movimento di Grillo sia cambiato in peggio nell' ultimo anno, a fronte di un 13% che invece ha notato un miglioramento: ma i più (46%) non hanno notato né miglioramenti né peggioramenti.

 

Se è vero che gli M5S si sono affermati sul piano nazionale da tre anni, in questo periodo i dati sulla partecipazione politica hanno continuato ad andare verso il basso, persino più velocemente di prima, segno che c' è ancora molta strada da fare per convincere gli elettori delusi a tornare a votare.

Ultimi Dagoreport

giampaolo rossi stefano de martino bruno vespa pier silvio berlusconi gerry scotti antonio ricci

DAGOREPORT- SE IN RAI SI BALLA LA RUMBA, IN MEDIASET IMPAZZA UN ISTERICO ‘’BALLO DI SAN VITO’’ - DAVANTI AL PERSISTENTE SORPASSO DELLA “RUOTA” VESTITA DI NUOVO DA GERRY SCOTTI SUI “PACCHI” DELLO SCULETTANTE DE MARTINO, CHE FARÀ L'AD RAI, GIAMPAOLO ROSSI? RITORNERÀ IN ONDA FRA 7 GIORNI “CINQUE MINUTI” DI BRU-NEO VESPA METTENDOSI DI MEZZO TRA IL CLAUDICANTE TG DI CHIOCCI E L’AZZOPPATO "AFFARI TUOI"? - GIÀ INCAZZATO PER IL DECLINO VERSO LA MEZZANOTTE DI “PORTA A PORTA”, L’80ENNE CONSIGLIORI DELLA MELONA SA CHE NELLA TESTA DI ROSSI FRULLA L’IDEA DI ACCOMPAGNARLO, PIANO PIANO, IN UNA RSA A GIOCARE A BRISCOLA? - SE VIALE MAZZINI È UN COVO DI VIPERE, A COLOGNO MONZESE NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA. "STRISCIA LA NOTIZIA" VERRA' MESSA DA PARTE, DAVANTI ALL’INASPETTATO TRIONFO DELLA “RUOTA” IN UNA FASCIA FONDAMENTALE PER LA RACCOLTA PUBBLICITARIA E PER LO SHARE DELLA PRIMA SERATA? - PIER SILVIO SI RICORDERÀ DI CIÒ CHE DISSE BALDANZOSO ALLA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI: "'STRISCIA LA NOTIZIA' INIZIERÀ A NOVEMBRE. ANCHE SE CIÒ CHE VA IN ONDA, E NON SARÀ COSÌ, DOVESSE FARE UN TRILIONE DI ASCOLTI"? AH, SAPERLO....

matteo ricci francesco acquaroli

FLASH! – SI RACCONTA CHE IL CANDIDATO MELONIANO ALLA REGIONE MARCHE, FRANCESCO ACQUAROLI, MAGARI CONSAPEVOLE DELLA PROPRIA INCAPACITA’ COMUNICATIVA, HA COMINCIATO A DARE I NUMERI ALL’IDEA DI DUELLARE CON MATTEO RICCI SULLA DISTANZA DI TRE CONFRONTI ORGANIZZATI DAL TG3 REGIONALE - INTERPELLATA, LA VIGILANZA RAI AVREBBE FATTO PRESENTE CHE LA DECISIONE SPETTAVA AL DIRETTORE DEI TG REGIONALI, ROBERTO PACCHETTI, UN VARESOTTO IN QUOTA LEGA – ET VOILÀ, DEI TRE SCONTRI NE È SOPRAVVISSUTO UNO, CON GRAN SCORNO DELLA REDAZIONE DEL TG DELLE MARCHE…

vladimir putin roberto vannacci matteo salvini

DAGOREPORT: ALLARME VANNACCI! SE L’AMBIZIONE DETERMINATISSIMA PORTASSE IL GENERALISSIMO A FAR SUO IL MALCONCIO CARROCCIO, PER SALVINI SAREBBE LA FINE - E IL "VANNACCISMO ALLA VODKA", CIOE' FILO-RUSSO, ALLARMA NON POCO ANCHE GIORGIA MELONI – CON LA CONQUISTA DI CIRCA UN TERZO DEL CONSENSO ALLE EUROPEE, VANNACCI POTREBBE FAR DIVENTARE LA "PREVALENZA DEL CREMLINO" GIA PRESENTE NELLA LEGA DI “SALVINOVSKIJ” DEFINITIVAMENTE DOMINANTE - L’EX PARÀ SI BAGNA PARLANDO DI PUTIN: “NEGLI ULTIMI VENT’ANNI, HA FATTO RIFIORIRE LA RUSSIA’’ - SE RIUSCISSE A ESPUGNARE LA LEGA, IL GENERALISSIMO CHE FARÀ? MOLLERÀ LA "CAMALEONTE DELLA SGARBATELLA", CHE ABBRACCIA ZELENSKY E ELOGIA GLI UCRAINI PER LA LORO “RESISTENZA EROICA”, DECISO A SFIDARE I FRATELLINI SMIDOLLATI D’ITALIA CHE HANNO MESSO IN SOFFITTA IL BUSTO DEL DUCE E I SILURI DELLA DECIMA MAS? - I VOTI DELLA LEGA SONO IMPRESCINDIBILI PER VINCERE LE POLITICHE DEL 2027, DOVE L’ARMATA BRANCA-MELONI DUELLERA' CON UN INEDITO CENTROSINISTRA UNITO NELLA LOTTA...

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...