mohammed bin salman e matteo renzi - il murale a roma

LAW-RENZI D’ARABIA – PD, M5S E LEU AZZANNANO IL SENATORE SEMPLICE DI RIGNANO DOPO IL RAPPORTO DELLA CIA SULLA RESPONSABILITÀ DI BIN SALMAN NELL’OMICIDIO KHASHOGGI. MA LUI NON MOLLA: “HO CONDANNATO GIÀ TRE ANNI FA QUEL TRAGICO EVENTO, MA AVERE RAPPORTI CON L’ARABIA È GIUSTO E NECESSARIO, È UN BALUARDO CONTRO L’ESTREMISMO ISLAMICO”

matteo renzi mohammed bin salman

1 – KASHOGGI: RENZI: 'CONTRO DI ME ATTACCHI STRUMENTALI. ARABIA SAUDITA? GIUSTO AVERE RAPPORTI'

Da www.ansa.it

 

"Ricevo molti attacchi da PD, Leu e soprattutto Cinque Stelle che, strumentalizzando una tragedia come quella dell'uccisione del giornalista saudita Khashoggi, mi invitano a chiarire rispetto alla mia partecipazione all'evento 'Neo-Renaissance' di Riyad". Lo scrive Matteo Renzi sua enews, rispondendo alle polemiche.

mohammed bin salman e matteo renzi il murale a roma 4

 

A chi gli chiede se svolga "attività stile conferenze o partecipazione ad advisory board o attività culturali o incarichi di docente presso università fuori dall'Italia", Renzi risponde che "sì" lo fa, che "sono previste dalla legge" e che riceve "un compenso sul quale pago le tasse in Italia.

 

La mia dichiarazione dei redditi è pubblica. Tutto è perfettamente legale e legittimo", spiega.

 

MATTEO RENZI – INTERVISTA CON BIN SALMAN

Poi, parlando del programma Vision2030, Renzi spiega che "rispettare i diritti umani è una esigenza che va sostenuta in Arabia Saudita come in Cina, come in Russia, come in tutto il Medio Oriente, come in Turchia. Ma chi conosce il punto dal quale il regime saudita partiva sa benissimo che Vision 2030 è la più importante occasione per sviluppare innovazione e per allargare i diritti".

 

il rapporto della cia sul ruolo di mohammed bin salman nell omicidio khashoggi

Riguardo la vicenda Khashoggi,  afferma ancora, "ho condannato già tre anni fa quel tragico evento -e l'ho fatto anche nelle interviste" e "su tutti i giornali del mondo. Difendere i giornalisti in pericolo di vita è un dovere per tutti. Io l'ho fatto sempre, anche quando sono rimasto solo, come nel Consiglio Europeo del 2015, per i giornalisti turchi arrestati. Difendere la libertà dei giornalisti è un dovere, ovunque, dall'Arabia Saudita all'Iran, dalla Russia alla Turchia, dal Venezuela a Cuba, alla Cina".

 

"Sì. Non solo è giusto, ma è anche necessario. L'Arabia Saudita è un baluardo contro l'estremismo islamico ed è uno dei principali alleati dell'Occidente da decenni. Anche in queste ore - segnate dalla dura polemica sulla vicenda Khashoggi - il Presidente Biden ha riaffermato la necessità di questa amicizia in una telefonata al Re Salman. Ma Biden ha chiesto giustamente di fare di più. Soprattutto sulla questione del rispetto dei giornalisti", ha aggiunto Renzi.

 

LAWRENZI D'ARABIA

2 – CASO KHASHOGGI, PD E 5S CONTRO RENZI LUI: NECESSARIO AVERE RAPPORTI CON RIAD

Alessandro Di Matteo per “La Stampa”

 

In gergo militare si parlerebbe di "danni collaterali", addirittura di "fuoco amico". Il rapporto della Cia - diffuso dall'amministrazione Biden per lanciare una serie di messaggi ai principali protagonisti dello scacchiere medio-orientale - finisce per trascinare, di nuovo, nella bufera Matteo Renzi, che pure vanta buoni rapporti con il neo-presidente Usa e con il suo principale sostenitore, Barack Obama.

 

Ad attaccare è Sinistra italiana, ma anche M5S e lo stesso Pd, cioè gli ex alleati del Conte bis. Il problema, per il leader di Iv, è che quelle quattro pagine della Cia chiamano in causa direttamente il principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman, per il brutale omicidio del giornalista Jamal Kashoggi.

mohammed bin salman

 

Proprio quel Bin Salman pubblicamente omaggiato da Renzi durante una conferenza a Ryad a fine gennaio, quando definì l'Arabia il teatro di un possibile «nuovo rinascimento». Evento per il quale il leader Iv ha anche percepito un compenso di decine di migliaia di euro come oratore. Tutto regolare, per l'ex premier. Ma non per i suoi ex compagni di coalizione. Ad affondare i colpi, stavolta, è anche il Pd.

 

Gianni Cuperlo incalza: «Il senatore Renzi aveva annunciato che, una volta archiviata la crisi di governo, avrebbe offerto le motivazioni di quella sua iniziativa. È opportuno che lo faccia. Se possibile presto». Ma anche il vicecapogruppo alla Camera Michele Bordo: «Penso sia arrivato il momento che Renzi chiarisca fino in fondo la natura dei suoi rapporti con l'Arabia Saudita e con il principe ereditario».

 

gianni cuperlo

Addirittura, non esclude una «iniziativa parlamentare», anche se allo stato non è stata presa nessuna decisione al riguardo. Simili le parole di Maria Edera Spadoni, M5S: «Renzi deve chiarire la natura dei suoi rapporti col principe saudita Mohammed Bin Salman e quello con la fondazione Future investment iniziative».

 

Ma, appunto, Renzi ritiene che non ci sia nulla da chiarire. Il leader di Iv replica attraverso la "enews", la sua newsletter settimanale. Per il leader di Italia viva «Pd, Leu e soprattutto Cinque Stelle stanno strumentalizzando una tragedia come quella dell'uccisione del giornalista saudita».

ARABIA VIVA

 

La linea di difesa è la stessa usata un mese fa: a quell'evento in Arabia saudita, «la Davos del deserto», spiega, «partecipano regolarmente moltissimi leader della finanza e della politica provenienti da tutto il mondo».

 

L'ex premier elenca tutte le interviste nelle quali, nell'ultimo mese, ha parlato della vicenda, quindi ripete che il compenso preso per la conferenza è «perfettamente legale e legittimo», mentre «il Pd sotto la mia gestione e Italia viva dalla sua nascita non hanno mai ricevuto denari da governi stranieri o strutture ad essi collegati».

jamal khashoggi

 

Renzi ricorda di avere «condannato già tre anni fa» l'omicidio di Kashoggi e ripete che mantenere rapporti con l'Arabia è «giusto e necessario», perché è un «baluardo contro l'estremismo islamico». Spiegazioni che non bastano ai suoi ex alleati. Bordo, al telefono, lo spiega chiaramente: «Deve chiarire meglio, non basta la "enews" settimanale. E non può essere lui a fare contemporaneamente le domande e le risposte».

 

 Per l'esponente Pd non sono sufficienti nemmeno tutte le interviste citate da Renzi: «Quando le ha fatte non c'era ancora il rapporto della Cia. Oggi c'è un elemento di novità rispetto al quale un chiarimento è utile. Dice che i presidenti del consiglio vanno in Arabia? Ma lui non è presidente del consiglio, è un senatore che va a fare conferenze pagate 80mila euro».

MICHELE BORDO 1

 

 Solo accuse pretestuose, per Renzi: «Spiace solo che si utilizzi la vicenda saudita per coprire le difficoltà interne italiane e per giustificare un'alleanza dove - come spesso è accaduto a una certa sinistra - si sta insieme contro l'avversario e non per un'idea».

maria edera spadoni 4JAMAL KHASHOGGIMOHAMMED BIN SALMAN KHASHOGGImohammed bin salman donald trump jared kushner il rapporto della cia sul ruolo di mohammed bin salman nell omicidio khashoggi 3il rapporto della cia sul ruolo di mohammed bin salman nell omicidio khashoggi 2re salman bin abdulaziz il rapporto della cia sul ruolo di mohammed bin salman nell omicidio khashoggi 1mohammed bin salman e matteo renzi il murale a roma 3joe biden mohammed bin salman e matteo renzi il murale a roma 2

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...