
LOLLOBRIGIDA IMBRACCIA IL FUCILE! - CON IL PROVVEDIMENTO VOLUTO DALL'EX "COGNATO D'ITALIA", I CACCIATORI POTRANNO SPARARE ANCHE IN SPIAGGIA, VICINO AI BAGNANTI - NON SOLO: "LOLLO" STRIZZA L'OCCHIO ALLA CATEGORIA DEI CACCIATORI ALLUNGANDO LA STAGIONE VENATORIA FINO A FINE FEBBRAIO. LA DECISIONE METTE A RISCHIO IL CICLO RIPRODUTTIVO DI NUMEROSE SPECIE - LA POSSIBILITA' DI CACCIARE ANCHE DI NOTTE, CON IL RISCHIO DI IMPALLINARE GLI ESCURSIONISTI...
Estratto dell'articolo di Francesca Santolini per "la Stampa"
francesco lollobrigida dopo la sedua di crioterapia - foto di chi
Immaginate di passeggiare su una spiaggia al tramonto. La luce dorata, il suono delle onde, forse qualche gabbiano in volo. Poi, all'improvviso, spunta da dietro una duna un ragazzo armato di fucile. No, non è una scena dell'ultimo film di 007: è ciò che potrebbe accadere se diventasse legge la riforma della normativa nazionale sulla caccia, annunciata dal ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida.
Per ora è solo una relazione tecnica, siamo ancora all'inizio dell'iter. E tuttavia l'ondata di proteste - ambientalisti, scienziati, cittadini, persino figure interne al ministero dell'Ambiente - lascia intuire che il percorso sarà accidentato. E che il prezzo politico potrebbe rivelarsi più alto del previsto.
Nonostante questo, il ministro ha dichiarato pubblicamente, durante un incontro con Federcaccia, di voler chiudere la partita entro agosto, giusto in tempo per la prossima stagione venatoria.
L'obiettivo è modificare la legge numero 157 del 1992, nata da un lungo negoziato, considerata una mediazione politica ragionevole tra tutte le parti interessate e costruita in risposta alla chiara volontà popolare (oltre 18 milioni di italiani), che si era espressa per l'abolizione della caccia. Non è un dettaglio.
Il nuovo testo, secondo numerosi esperti, sembra pensato su misura per un preciso segmento elettorale: quello dei cacciatori. Un gruppo storicamente vicino alla destra, ben rappresentato, sebbene in forte calo.
Nel 1980 i cacciatori erano circa 1.700.000, oggi, meno di 500 mila. Numeri che dovrebbero suggerire prudenza, o almeno qualche domanda. Tra i punti più contestati della riforma c'è l'estensione della stagione venatoria fino alla fine di febbraio.
Si tratta di una modifica tutt'altro che marginale: febbraio è infatti il periodo in cui molte specie migratorie iniziano la fase di riproduzione: la proroga metterebbe a rischio l'intero ciclo riproduttivo di numerose specie di uccelli selvatici, che rischierebbero di essere abbattute proprio in uno dei momenti più delicati del loro ciclo vitale.
Ma l'estensione del calendario venatorio non è l'unico problema. Il disegno di legge apre alla possibilità di cacciare in aree oggi protette, come le zone demaniali: spiagge, zone umide, praterie. In sostanza, i cacciatori potrebbero trovarsi fianco a fianco con chi fa birdwatching, escursionismo o semplici passeggiate in mezzo alla natura. [...]
Un altro punto critico riguarda il ritorno degli impianti di cattura con richiami vivi: uccelli usati come esca, tenuti in condizioni di prigionia permanente per attirare i loro simili. Una pratica crudele secondo la comunità scientifica, già messa in discussione da numerose sentenze. Alessandro Polinori, presidente della Lipu, parla di «una violazione delle Direttive europee» e sottolinea che il testo della riforma «condannerebbe all'ergastolo milioni di animali oggi liberi».
Non è tutto. Il disegno di legge prevede anche l'autorizzazione di nuovi appostamenti fissi, ossia strutture dove i cacciatori possono posizionarsi, che diventano veri e propri punti di contaminazione ambientale, perché lì si accumulano enormi quantità di piombo, con effetti tossici sugli ecosistemi.
E poi c'è l'ipotesi di consentire la caccia anche dopo il tramonto. In un contesto di visibilità ridotta, il rischio di colpire specie protette - o persone - cresce in modo evidente.
Come se non bastasse, la riforma abbasserebbe l'età minima per ottenere la licenza a 16 anni (con il consenso dei genitori) e aprirebbe alla concessione del permesso anche a cittadini stranieri, senza garanzie sulla conoscenza delle norme italiane. [...]
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Francesco Lollobrigida in visita alla 15esima edizione di Terra Madre Salone del Gusto a torino - foto lapresse
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