
LA MANOVRA È MIA E ME LA GESTISCO IO – AL MINISTERO DELL’ECONOMIA SONO INCAZZATI NERI PERCHÉ LE BOZZE DELLA LEGGE DI BILANCIO SONO RIMASTE PER SETTIMANE CHIUSE A CHIAVE NEI CASSETTI DI GIANCARLO GIORGETTI E DELLA FEDELISSIMA DARIA PERROTTA, RAGIONIERA GENERALE DELLO STATO (NOMINATA LO SCORSO ANNO AL POSTO DI BIAGIO MAZZOTTA) – UNA SEGRETEZZA CHE DERIVA DALL’OSSESSIONE PER LE FUGHE DI NOTIZIE CHE CONTRADDISTINGUE IL GOVERNO, DA PALAZZO CHIGI IN GIÙ – SECONDO VOCI INSISTENTI, GIORGETTI HA GIA’ FATTO SAPERE CHE NON INTENDE RESTARE ALLA GUIDA DEL TESORO ANCHE NEL 2027, IN CASO DI NUOVA VITTORIA DELLA DESTRA...
Estratto dell’articolo di Se. Gra. per “Domani”
giorgia meloni giancarlo giorgetti foto lapresse
C’è una voce che, da un po’ di tempo a questa parte, circola con sempre maggiore insistenza nei lunghi corridoi del ministero dell’Economia. Ed è una voce che fa rumore. Quella che il parlamento dovrà approvare entro fine anno potrebbe essere la penultima legge di Bilancio firmata da Giancarlo Giorgetti, nelle vesti di ministro.
Uno scenario che, laddove si materializzasse, farebbe felici molti dirigenti e funzionari del Mef. Il motivo? Nonostante l’ottima reputazione di cui gode all’esterno, infatti, dentro al mega palazzone di via XX Settembre le critiche nei confronti della “gestione Giorgetti” aumentano sempre di più.
Stando a quanto rivelato da più fonti interpellate da Domani, ci sarebbe maretta per l’estrema segretezza che connota tutti i provvedimenti sfornati dal dicastero. «La legge di Bilancio? E chi ne sa niente», è una delle risposte che arrivano a chi chiede informazioni. Segretezza figlia, neanche a dirlo, dell’ossessione per le fughe di notizie che fin dal principio contraddistingue l’azione di governo, da Palazzo Chigi in giù.
L’ultimo caso ha riguardato proprio la manovra, rimasta per settimane gelosamente chiusa a chiave nei soli cassetti dello stesso Giorgetti e della fedelissima Daria Perrotta, Ragioniera generale dello stato nominata lo scorso anno al posto di Biagio Mazzotta.
Malumori che devono essere arrivati anche alle orecchie del diretto interessato, che con il suo entourage, ma non solo, avrebbe comunque già messo le cose in chiaro: se nel 2027 il centrodestra dovesse vincere nuovamente le elezioni lui non ha intenzione di rientrare come ministro dell’Economia.
giancarlo giorgetti controlla i numeri della manovra foto lapresse
Sarà per lo stress che fin qui ha accompagnato le prime quattro Finanziarie, ben riassunto in quella frase pronunciata giorni fa dal palco dell’assemblea di Assonime: «I ministri, soprattutto quelli dell’Economia, sopportano l’onere politico di dire molti “no”, un peso ben maggiore del prestigio effimero di una copertina internazionale». [...]