gabanelli

MI-JENA GABANELLI ANALIZZA 60 ANNI DI ITALIA IN EUROPA - VECCHI, IN CERCA DI LAVORO E CON POCHI FIGLI: IL QUADRO NON È ESALTANTE. MA CI SALVA L'EXPORT - LE DONNE ITALIANE SI LAUREANO DI PIÙ RISPETTO AL RESTO D'EUROPA, PERÒ IL DATO COMPLESSIVO DEI LAUREATI CI VEDE ALL' ULTIMO POSTO CON UN 26,2%

 

Milena Gabanelli per il ''Corriere della Sera''

 

L' Istat ha fatto un lavorone: ha analizzato l' Italia e l' Europa durante i 60 anni di matrimonio. Il confronto è esteso anche all' Ue a 28, ma qui ci guardiamo allo specchio fra i sei Paesi fondatori, quelli che nel '57 diedero vita alla Cee firmando il Trattato di Roma. All' epoca Italia, Francia, Germania Ovest, Belgio, Olanda e Lussemburgo erano più o meno nella stessa barca.

GABANELLI

 

Da allora la struttura produttiva è cambiata profondamente, ma almeno fino al 2008, le economie di questi Paesi sono andate convergendo, il potere d' acquisto procapite ha avuto una crescita impetuosa, e noi abbiamo anche beneficiato delle solidità delle economie più forti, specie quelle tedesche.

 

Poi la crisi ci ha trascinato al crollo della domanda interna, al blocco degli stipendi e all' arresto de consumi, a cui si aggiunge, nel 2011, il «rischio Paese». Le imprese più dinamiche, dalla manifatturiera alla meccatronica, si sono orientate verso i mercati esteri, e dal 2012 l' export ci sta salvando.

 

Una ripresa faticosa e ancora lontana dai «soci» europei, che nel rapporto debito-pil stanno a quota 90, mentre noi siamo a 132,6.

GRAFICO DI LIBERO PERFORMANCE ITALIA EUROPA PIL EUROZONA E NON

Eravamo in coda negli investimenti in ricerca e sviluppo negli anni 60, e lo siamo ancora oggi: 1,3% del pil contro il 2,3%.

 

Gli altri Paesi fondatori hanno da sempre, più o meno, investito il doppio di noi. Il dato curioso è che abbiamo un numero di dipendenti occupati nella ricerca non lontano dalla media europea: 1,12% rispetto all' 1,42%.

 

Il tasso di disoccupazione a 2 cifre ce lo trasciniamo dalla metà degli anni 80. C' è stato un bel recupero con il passaggio all' euro, ma dal 2012 siamo tornati a numeri preoccupanti: 11,9% contro una media del 7,5%.

 

L' Italia è in ritardo in generale sul lavoro: il numero di persone in attività è sempre stato più basso, nel 1960 lo scarto era del 5% , oggi supera il 12%. In Italia lavora il 57% della popolazione contro il 69% della media europea. Una differenza dovuta al fatto che le donne lavorano meno. Negli anni 60 erano più occupate in agricoltura, negli anni 80 si è recuperato terreno, (forse un riflesso del femminismo), per poi precipitare, ed allontanarsi sempre di più dalla media europea.

italia in europa

 

Le donne italiane guadagnano il 5% meno degli uomini, ma la distanza rispetto all' Ue è minore. In Germania nel 2015 hanno guadagnato mediamente il 22% in meno rispetto ai loro colleghi maschi.

 

Siamo invece il Paese con il più alto numero di automobili: 61 ogni 100 abitanti, contro i 54 dell' Europa a 6. C' è un perché: non siamo messi bene con il trasporto pubblico.

Altro dato preoccupante: tutti gli europei sono poco prolifici, però noi siamo a livelli molto bassi a partire dalla metà degli anni 60. Il dato allarmante è che negli ultimi 2 anni la popolazione italiana sta diminuendo. Di solito succede durante la guerra.

 

Una conseguenza anche attribuibile al fatto che si sposta sempre più in là nel tempo il ciclo di vita (prima finisco di studiare, poi mi cerco un lavoro, quindi metto su famiglia e faccio figli). Oggi le donne arrivano sempre più spesso a fare il primo figlio al limite del tempo massimo.

 

L' età media è di 32 anni contro il 30,9 dei paesi fondatori.

europa vista dall italia

L' Istat registra che le donne italiane si laureano di più rispetto al resto d' Europa, però il dato complessivo dei laureati ci vede all' ultimo posto con un 26,2%. Quindi meno laureati, ma anche meno capaci di utilizzare le nozioni imparate a scuola, perché l' università non indirizza all' applicazione concreta. La ricaduta è una minore competenza rispetto a francesi o tedeschi.

 

Un dato positivo: siamo passati da Paese con la più alta mortalità infantile entro il primo anno di vita, a quella più bassa: 2,8 per mille contro il 3,4. Altra notizia fantastica, siamo il Paese più longevo d' Europa e il secondo al mondo. Questo grazie alla qualità del nostro sistema sanitario, dell' attività di prevenzione e uno stile di vita più sano.

Il rovescio della medaglia è che stiamo diventando un Paese di anziani; noi che alla fine degli anni 50 eravamo tra i Paesi più giovani, con metà della popolazione poco più che trentenne, oggi supera i 45.

 

Ma anche il resto d' Europa è brizzolato, e questo sarà un problema, perché bisogna produrre ogni anno un Pil che garantisca le condizioni di vita a cui ci siamo abituati.

Se le teste che lavorano sono poche, il Pil complessivo resta basso. Sarà complicato uscirne se non si rivedono le politiche della famiglia, e in modo strutturato quelle migratorie, perché dall' altra parte abbiamo la Cina: un colosso di un miliardo e mezzo di persone.

 

ISTAT OCCUPAZIONE

Solo un' Europa integrata (così detestata dai movimenti populisti) permette di affrontare i problemi che la dimensione di uno stato nazionale non potrebbe mai risolvere da solo.

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...