obama jinping xi spratly isole nansha

COME INVENTARSI UNA GUERRA - UNA NAVE AMERICANA ENTRA NELLE ACQUE DELLE ISOLE CREATE DAL NULLA DALLA CINA, E ALLA BORSA DI SHANGHAI LE AZIENDE CHE PRODUCONO ARMAMENTI SCHIZZANO DEL 10%: NIENTE DI MEGLIO DI SCHERMAGLIE INFINITE PER DISTRARRE DAL RALLENTAMENTO DELL'ECONOMIA

Guido Santevecchi per il “Corriere della Sera

 

la costruzione di un isola spratly da un atollo disabitatola costruzione di un isola spratly da un atollo disabitato

La missione affidata dal Pentagono al cacciatorpediniere USS Lassen era chiara: mostrare la bandiera di fronte alle isole artificiali costruite dal genio militare cinese nell' arcipelago delle Spratly. «In nome della libertà di navigazione», ha detto un portavoce a Washington.

 

la costruzione  di un isola spratly da un atollo disabitatola costruzione di un isola spratly da un atollo disabitato

La nave Lassen ha varcato il perimetro delle 12 miglia nautiche dagli atolli di Subi e Mischief, che fino a pochi mesi fa erano poco più che barriere coralline e scogli spesso sommersi dalla marea e con lavori rapidi e imponenti sono stati ampliati e rinforzati con colate di cemento; dotati di impianti radar, fari, moli e strisce asfaltate lunghe tre chilometri utilizzabili come piste per cacciabombardieri. In base alla legge internazionale il perimetro delle 12 miglia (22 km) rappresenta il limite delle acque territoriali: e secondo Pechino quel tratto di Mar cinese meridionale è ora «zona sovrana».

 

isole spratly prima e dopoisole spratly prima e dopo

Pechino ha subito protestato, definendo l' incursione «una provocazione e una minaccia irresponsabile» e convocando l' ambasciatore americano al ministero degli Esteri. I militari cinesi sostengono di aver seguito l' azione e tallonato il caccia della US Navy con una loro unità, il Kunming . Una reazione comunque moderata, per ora.

 

L' operazione compiuta ieri mattina nel Mar cinese meridionale era stata autorizzata dalla Casa Bianca, che non può non aver valutato la circostanza che in questi giorni è riunito il Plenum del Comitato centrale del Partito comunista. Un messaggio diretto al presidente Xi Jinping, dunque. Gli Stati Uniti non assisteranno passivamente all' espansionismo cinese in un tratto di oceano lungo il quale transitano ogni anno mercantili con carichi del valore di 5 mila miliardi di dollari, un terzo del commercio mondiale.

isole spratly nanshaisole spratly nansha

 

Le Spratly, chiamate Nansha in mandarino, sono un arcipelago di circa 700 isolotti, scogli, atolli corallini che complessivamente non superano i cinque chilometri quadrati, sparsi in una zona di oceano vasta circa 420 mila chilometri quadrati. Le Spratly sono rivendicate anche da Filippine, Vietnam, Malesia, Brunei, Taiwan. Pechino reclama la sovranità del 90 per cento di quel mare sotto il quale si pensa possano trovarsi giacimenti di gas e petrolio. I cinesi affermano di avere «diritti storici» anche sulle isole Paracel, che si trovano più a nord.

 

spratly islandsspratly islands

È dal 2012 che Pechino ha cominciato a colonizzare alcuni atolli, mentre su altri c' è attività da parte dei filippini e dei vietnamiti. I lavori sono stati accelerati nel 2014 e quest' anno foto satellitari hanno rivelato che alle Spratly-Nansha i cinesi hanno già costruito sette isole artificiali per 800 ettari. Una grande muraglia sul mare.

 

barack obama brinda con xi jinping  barack obama brinda con xi jinping

La contesa ha certamente un valore economico, viste le risorse naturali e il traffico commerciale, ma racchiude anche la nuova strategia di potenza di Xi Jinping. La costruzione di avamposti a più di mille miglia dalla costa continentale permette di proiettare la forza aeronavale della Cina e di contrastare la schiacciante superiorità americana per quanto riguarda le portaerei: la US Navy ne potrebbe schierare almeno una decina, mentre la flotta della Repubblica popolare ne ha una sola, di incerta capacità operativa. Tre isole artificiali dotate di campi d' aviazione possono cambiare gli equilibri.

 

barack obama con il presidente cinese xi jinping e la moglie peng liyuanbarack obama con il presidente cinese xi jinping e la moglie peng liyuan

L' azione della USS Lassen ha avuto un effetto collaterale inatteso: in Borsa a Shanghai ieri titoli delle principali industrie militari cinesi hanno fatto un balzo del 10 per cento. Il mercato azionario fiuta tempi di confronto. E i politologi ricordano la Trappola di Tucidide: secondo lo storico greco l' ascesa di Atene nel V secolo avanti Cristo spaventò Sparta e rese la guerra inevitabile.

 

Ora la Cina è la potenza emergente. Xi Jinping ha assicurato che Pechino e Washington sono troppo legate da interessi economici per cadere nella trappola. Ma un incidente è sempre possibile. Il colonnello cinese Liu Mingfu, teorico militare, ha detto al New Yok Times : «Solo gli ingenui pensano che una guerra non ci sarà mai» .

Barack Obama e Xi Jinping si incontrano a SunnylandsBarack Obama e Xi Jinping si incontrano a Sunnylands

 

 

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO