PAGAMENTI AI CREDITORI: SQUINZI SCOPRE L’ULTIMO BLUFF DI MONTI?

1. O IL RIMBORSO O LA VITA! SQUINZI SCOPRE IL BLUFF?
Da Ansa.it

"Non era quello che volevamo". Così il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi parlando del piano del governo sui debiti della p.a. "Siamo un po' delusi - ha aggiunto - dal fatto che il governo non abbia provveduto a prendere il provvedimento nella sua interezza. Aspettiamo di vedere quali saranno le procedure"

Per pagare i debiti della Pubblica Amministrazione il Governo prevede di sbloccare 20 miliardi nella seconda metà del 2013 e ulteriori 20 miliardi nel corso del 2014. Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi.
La nostra proposta è di "aumentare il nostro debito potenziale di 20 miliardi per ciascun anno, nel 2013 e nel 2014, per creare la disponibilità di cassa per pagare" le spese. Lo ha detto il ministro dell'Economia Vittorio Grilli, presentando in conferenza stampa il piano per pagare i debiti della Pa verso le imprese.

Per arrivare al pagamento accelerato da parte della P.A. si passerà attraverso due stadi: il primo, quello deciso oggi in cdm, una relazione al Parlamento "di modifica dei saldi, per modificare gli obiettivi di finanza pubblica per creare gli spazi necessari per lo stadio due". Lo ha spiegato il ministro dell'economia Vittorio Grilli in conferenza stampa, precisando che il secondo stadio sarà un decreto "che determini le forme e modalita" attraverso cui farlo.

SQUINZI: UN PRIMO PASSO
"Le decisioni assunte oggi dal Consiglio dei Ministri vanno nella direzione giusta, volte a ridare un po' di fiducia". Ma rappresentano "un primo passo e vanno finalizzate in tempi rapidi". Lo ha detto il Presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi: "é da un po' di tempo che stiamo vivendo col morale sotto i tacchi".

SANGALLI: ENNESIMO RINVIO, IMPRESE CHIUDONO
"Assistiamo ora all'ennesimo rinvio, di fatto, e senza individuare soluzioni immediatamente operative. Ogni giorno che passa molte imprese chiudono perché lo stato non onora i suoi debiti e questo è inaccettabile". Questo il presidente di Confcommercio e Rete Imprese Italia Carlo Sangalli sui debiti della P.A.

PAGAMENTI AI CREDITORI: L'ULTIMO BLUFF DI MONTI?
Passera diserta la conferenza stampa in disaccordo con gli altri ministri - Lo sblocco dei pagamenti della PA richiede 40 miliardi (dove trovarli?) e un complesso meccanismo di certificazione - Grilli manda il pallone in tribuna: il decreto potrebbe farlo "un futuro governo"...

2. PAGAMENTI AI CREDITORI: L'ULTIMO BLUFF DI MONTI?
Antonella Baccaro per il "Corriere della Sera

Il meccanismo preciso, i tempi, i modi, le priorità attraverso cui le imprese riceveranno i pagamenti arretrati per 40 miliardi tra quest'anno e il prossimo, sono tutti da definire. Il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, ha spiegato ieri che sarà un decreto a disegnare l'operazione, un atto che verrà emanato da «questo o da un futuro governo».

Sul punto si è registrato un disaccordo con il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera che, in sede di consiglio dei ministri, ha insistito perché il decreto sia pronto per mercoledì prossimo, a prescindere dal governo che dovrà metterlo poi in campo. «Bisogna fare in fretta» avrebbe detto, rinunciando a partecipare alla conferenza stampa post consiglio proprio per marcare la sua posizione.

Cosa è possibile dire già da adesso? Prima di tutto che non sarà direttamente lo Stato il pagatore: «Sarebbe assurdo chiedere alle amministrazioni di mandare milioni di fatture al Tesoro - aveva già detto, mercoledì scorso, Grilli a IlSole24Ore -: loro sanno chi sono i loro fornitori e potranno pagarli direttamente. Da parte nostra ci sarà un controllo ex post non ex ante».

Stabilito chi debba pagare, resta da capire dove debbano reperirsi le risorse. Anche questo il ministro aveva già chiarito, spiegando che le spese per investimento dei Comuni (circa 10 miliardi sui 70 totali stimati) sono finanziabili con le risorse che spesso questi hanno ma che non possono spendere a causa del Patto di Stabilità.

Ora la nota emessa ieri dal governo prevede un allentamento di quel patto, e in particolare l'utilizzo degli «avanzi di amministrazione» disponibili (ma è da chiarire se potranno essere usati anche la liquidità di cassa e una parte dei residui passivi). Si prosegue poi autorizzando le Regioni a derogare al tetto alla spesa corrente corrispondendo agli Enti locali le somme da questi contabilizzate come residui attivi. Mentre laddove la liquidità manchi del tutto, si prevede l'istituzione di fondi rotativi per assicurarla a Regioni e Enti Locali, con l'obbligo di restituzione in un arco temporale «certo e sostenibile».

Grilli ha spiegato che per i debiti legati alla spesa corrente delle amministrazioni in sofferenza di cassa lo Stato potrà emettere titoli del debito per riversare la liquidità così raccolta agli enti interessati. Oppure lo Stato potrebbe pagare alcuni debiti direttamente con titoli di Stato. Mentre ha escluso il ricorso alla Cassa depositi e prestiti: «È un soggetto privato, fuori dalla Pa, non ha senso usarla per pagare debiti che non sono suoi».

Quanto ai debiti del comparto sanitario, anche qui si profila la concessione di anticipazioni di cassa, per debiti relativi a operazioni già conteggiate negli esercizi finanziari precedenti ai fini del calcolo dell'indebitamento netto, che verranno successivamente restituite secondo un piano di rientro finanziariamente sostenibile. Infine si provvederà ai rimborsi fiscali pregressi a carico dello Stato attraverso l'utilizzo delle giacenze di tesoreria.

Grilli ha aggiunto che una piccola quota del maggior deficit potrà essere usata per lanciare investimenti pubblici in cui vengano utilizzati i cofinanziamenti europei che altrimenti andrebbero persi.

Che fine fa il meccanismo della certificazione dei crediti che avrebbe dovuto consentire ai creditori di farsi anticipare dalle banche i relativi importi? Per Grilli ha prodotto pochi risultati e ha persino «messo in difficoltà» le banche che quella liquidità non l'avevano. Tuttavia, secondo il ministro, «i crediti dovranno essere esigibili», quindi «per la rendicontazione la piattaforma digitale costruita tornerà utile».

 

 

Squinzi GIORGIO SQUINZI ROMANO PRODI E GIORGIO SQUINZI IN BICI SULLO STELVIO mario montiVITTORIO GRILLI FOTO ANSA Vittorio Grilli con la compagna Corrado Passera Corrado Passera

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…