spinelli signorini toti

“QUI HANNO TUTTI PRESO LA STECCA” - IL PATTO DELLO YACHT TRA TOTI E L’IMPRENDITORE ALDO SPINELLI, EX PRESIDENTE DI GENOA E LIVORNO - NELLE TELEFONATE TRA IL GOVERNATORE E IL MANAGER PAOLO EMILIO SIGNORINI, IL PRESSING PER LA PROROGA TRENTENNALE DELLA CONCESSIONE AL PORTO AL GRUPPO SPINELLI CHE POI VIENE APPROVATA - IL GIP: SPINELLI SALDÒ CON 15 MILA EURO LE SPESE PER IL BANCHETTO NUZIALE DELLA FIGLIA DI SIGNORINI – TUTTI I REGALI DELL'EX PRESIDENTE DEL GENOA AL MANAGER: SOGGIORNI DI LUSSO A MONTECARLO, GIOIELLI E MASSAGGI HOT…

Giuseppe Legato per www.lastampa.it - Estratti

 

ALDO SPINELLI

È il 1° settembre del 2021 e su Genova soffia scirocco. Sullo yatch degli Spinelli, ribattezzato “Leila 2” c’è il governatore della regione Liguria Giovanni Toti che dopo una serie di chiacchiere sul clima “introduceva un argomento di grande interesse per gli imprenditori”.

 

Telefonava a Paolo Emilio Signorini, dal 2 dicembre 2016, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale: «Quando gliela portiamo la proroga in comitato» domanda il politico. Replica: «Digli di stare tranquillissimo: in due settimane facciamo tutto».

signorini toti

 

Annota il gip che la proroga finita nelle cuffie dell’antimafia “era da ricondurre all'istanza di rinnovo della concessione, scaduta il 31 dicembre 2020 dell'area demaniale marittima di 97.803 mq sita tra ponte Rubattino e Ponte ex Idroscalo lato levante del porto dì Genova, impiegata per le operazioni e servizi portuali dell'impresa Terminal Rinfuse Genova, facente capo, in via maggioritaria, agli imprenditori Aldo e Roberto Spinelli, (con il 55%) e solo dopo alla lussemburghese Itaterminaux per il restante 45%, quest'ultima facente capo all'imprenditore Gianluigi Aponte”.

 

aldo spinelli

Il 17 ottobre 2019 la Terminal Rinfuse aveva presentato all’ente presieduto da Signorini una richiesta di rinnovo quarantennale della concessione.

 

“La richiesta di agevolare la positiva trattazione della pratica – si legge agli atti dell’inchiesta - verrà avanzata dall'imprenditore sia a Toti che a Signorini al quale Toti “in una successiva telefonata” dice chiaramente “Portiamo quella roba lì in comitato il prima possibile che mi fa comodo anche a me”. Scrivono gli investigatori: “Non solo Signorini e Toti hanno promesso la proroga a Spinelli, ma ne danno per scontata l’approvazione”. Tanto da dire (Signorini) intercettato: «Ma è una cosa solo burocratica, lui è apprensivo, ma stai tranquillo».

 

PAOLO EMILIO SIGNORINI - GIOVANNI TOTI

Il comitato di gestione dell’autorità portuale viene finalmente convocato per il 29 settembre. Ed è Signorini che lo annuncia a Spinelli che – entusiasta, cosìreplica: «Belin, sto numero stasera me lo gioco al lotto!». Tre componenti del cda sono contrari.

 

Due saranno convinti con un’invidiabile operazione di moral suasion e il 2 dicembre l’operazione va in porto. Seguiranno bonifici al comitato elettorale di Toti almeno due da 15 mila euro tra giugno e ottobre 2021.

 

Ora c’è da accontentare Signorini, l’uomo del porto, che peraltro “si interesserà all'assegnazione al gruppo Spinelli delle aree dell'ex Carbonile e al tombamento di Calata Concenter: 

(...)

 

aldo spinelli

L’altra lucrosa contropartita per convincerlo sono stati “i soggiorni di lusso a Montecarlo (con connesse regalie alle accompagnatrici dello stesso Signorini) offerti da Spinelli, diventate d'abitudine – dice il gip - (22 fine settimana per un totale di 42 notti all’hotel De Paris dal 31 dicembre 2021 al 19 febbraio 2023) sempre con l'accortezza di non essere scoperti”.

 

Signorini se ne preoccupa e lo confida al suo benefattore: «Ma a Montecarlo...se controllano il tuo conto...perché sai». Spinelli lo fulmina: «Ma non controllano a Montecarlo, stai tranquillo che lì non esce niente Paolo».

 

aldo spinelli

I soggiorni includevano “anche extra quali servizi in camera, massaggi e trattamenti estetici, posto tenda nella spiaggia della struttura alberghiera durante il periodo estivo ("Monte Carlo Beach") e partecipazione ad eventi esclusivi, quali la finale del torneo internazionale di tennis "Rolex Monte Carlo Masters" o serate a tema con annesso spettacolo musicale, riservate ai clienti più importanti del Casinò di Monte Carlo”.

 

Tali servizi – scrive la guardia di Finanza - “sono stati offerti da Spinelli mediante la linea di credito di cui gode l'imprenditore, per se stesso e per i propri ospiti, nelle strutture ricettive della Monte Carlo Sociètè Des Bains de Mer387, in quanto cliente di prestigio del Casinò monegasco”.

 

Signorini apprezzerà molto: «Sai cosa ho detto a B…(la sua compagna)? Guarda, sarà uno dei Capodanni migliori, perché Aldo è una persona normale, che ti dà energia e una serata così la passi... naturale perché con tanti coglioni che girano». Intanto, per esempio, dall’1 al 5 giugno il soggiorno costerà 22 mila euro. A spese di Spinelli ovviamente.

GIOVANNI TOTI

 

A un imprenditore così generoso come l’ex presidente del Genoa Calcio si possono chiedere – in cambio della proroga trentennale del porto – anche “15 mila euro in contanti per saldare le spese del matrimonio della figlia”.

 

Altri 660 specificatamente erogati “per il banchetto nuziale li riceverà dall’imprenditore Mauro Vianello”. In cambio di cosa?

 

“Dell’aumento della tariffa oraria per l’impresa di Vianello che opera nel porto con servizi dedicati alla sicurezza dello scalo. In definitiva, scrivono i pm “nel giro di pochi mesi, il Presidente Signorini si trovava così "legato" agli interessi dì Spinelli da arrivare a "ignorare" le occupazioni abusive delle aree demaniali dello stesso”.

 

E quando qualcuno del comitato di gestione solleverà legittimi dubbi su quel rinnovo “così pre-confenzionato e quindi invotabile” verrà messo in minoranza. Forse perché ha capito cosa sta accadendo. Dirà un componente contrario alla delibera. «Qui hanno preso tutti la stecca. L’hanno presa talmente in tanti che facevano di tutto per farla passare ‘sta delibera».

 

aldo spinelli

Di fronte a tali rimostranze Signorini si comporta in maniera “totalmente asservita a Spinelli”. E una volta incassato il sì a maggioranza parte per Montecarlo con Toti, Spinelli e compagne al seguito. Spenderanno 1800 euro (“sarà la prima e unica notte di 42 successive pagate da Signorini e non da Spinelli) a carico dell’imprenditore. Sarà Spinelli a sugellare la festa con un regalo alla signora: «Le ho comprato una borsa Chanel, sai com’è? È meglio sempre…»

 

C’è ancora il progetto di un lussuoso Capodanno a quattro a Las Vegas. Spinelli e Signorini ne parlano al telefono. Si discute – per intenderci - di un appartamento a due camere con salone e di una suite. La linea di credito aperta dall’imprenditore è di 500 mila euro («tanto non li spendo». Signorini però avrà un problema personale e addio America: “Ripiegheranno su Montecarlo” chiosa il giudice.

aldo spinelli

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?