PER INFILZARE GRILLOMAO ARRIVANO I “PIRATI” TEDESCHI

Enrico Caporale per "la Stampa"

Migliaia di iscritti, nessuna vera piramide di potere e vita politica soprattutto sul Web. Piratenpartei, il Partito dei pirati tedesco, è il volto nuovo della Germania. Fondato nel 2006 sul modello dei pirati svedesi, dopo aver conquistato tra 2011 e 2012 l'ingresso nei parlamenti regionali di Berlino e del Saarland, superando la soglia di sbarramento del 5 per cento, a maggio dello scorso anno è entrato trionfalmente in due Lander importanti, lo Schleswig Holstein e la regione più popolosa della Germania, il Nordreno Westfalia.

Chiede riforma del diritto d'autore, trasparenza su Internet, diritti civili e antinuclearismo. In vista delle politiche del 2013 rischia di diventare una minaccia per le due grandi corazzate tedesche, la Spd e la Cdu. Quasi un cittadino su tre ha detto di essere tentato dall'idea di votarlo. E tra i giovani la quota sale al 50 per cento. "Siamo la spina nella carne dei partiti tradizionali", spiega il leader Bernd Schlömer.

Lo slogan ricorda quello di un altro partito giovane, qui in Italia. Qualcosa in comune con il Movimento 5 Stelle?
"Ho letto il programma del partito di Beppe Grillo, sembra interessante. Ma è stato scritto davvero dagli attivisti? Come si fa a credere che non sia solo un pezzo di carta. So di alcuni gruppi locali che per gestire i loro processi decisionali utilizzano il Liquid Feedback (software open source dei pirati tedeschi studiato per promuovere la formazione di opinioni condivise all'interno di una comunità, ndr). Mi chiedo allora perché non sia stato fatto lo stesso per il programma nazionale".

Secondo Grillo tutti i partiti sono uguali e vanno cancellati. La pensa allo stesso modo?
"Mi sembra che nel vostro Paese in molti siano critici verso il sistema dei partiti. Per questo i Pirati italiani stanno sondando la possibilità di rinnegare i leader eletti o i comitati direttivi e approfittare del Liquid Feedback per prendere decisioni. Lo stesso sistema è già stato sperimentato in Argentina e in Israele. Grillo dovrebbe ispirarsi a questi modelli e lasciare spazio alla democrazia. In Germania la legge impone strutture di partito rappresentative, ma, parallelamente, stiamo sperimentando assemblee decisionali di questo tipo".

Come giudica la struttura gerarchica del M5S? E i meeting segreti?

"Forse le intenzioni sono buone. Ma se Grillo non vuole un partito democratico, l'unica alternativa è la struttura autoritaria. Credo che dovrebbe ascoltare di più le voci all'interno del movimento e, anziché dirigere un fan club, trovare alternative ai partiti senza perdere di vista la democrazia. In Germania il M5S non sarebbe neppure legale. Le riunioni segrete poi non le comprendo".

Qual è la sua opinione su Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio?
"Ho visto alcuni filmati. Mi sono piaciuti i pantaloni a zampa che indossava Grillo negli Anni 70. Tuttavia, non ho trovato divertenti alcune sue esternazioni sull'immigrazione. E nemmeno l'apertura a frange di estrema destra. Per quanto riguarda Casaleggio trovo che il controllo sull'opinione pubblica che egli esercita attraverso il web sia inappropriato per il leader di un partito democratico".

A proposito di estrema destra, che cosa pensa di Casapound?
"Il solo fatto che in campagna elettorale Grillo abbia strizzato l'occhio a questo movimento rappresenta la garanzia che una collaborazione con il M5S sarà estremamente difficile".

Grillo vorrebbe un referendum sull'euro. Qual è la politica dei Pirati su moneta unica e Unione europea?
"Noi siamo a favore dell'Europa, ma sosteniamo anche la partecipazione popolare. Quindi, se gli italiani vogliono andare al voto per decidere la loro permanenza nell'euro, ben venga".

Grillo ha dichiarato di non voler stringere alleanze con il Pd di Bersani. Strategia giusta?
"Dovrebbe far scegliere al Movimento. Non capisco come una persona che non è stata eletta possa decidere su ciò che farà il Parlamento".

Il programma 5 Stelle prevede Internet libero e democrazia diretta attraverso la Rete. Sono le vostre stesse battaglie?
"Noi abbiamo dato vita al Piratenpartei anche per contrastare la censura su Internet. Non è un problema se Grillo si è ispirato ai pirati tedeschi. In politica le buone idee sono fatte per essere copiate".

I "grillini" chiedono il limite di due mandati per i parlamentari. Siete d'accordo?
"Sembra un'ottima idea. Credo che la sottoporrò al Liquid Feedback".

A settembre ci saranno le elezioni in Germania. Previsioni per la Piratenpartei?
"Se riusciremo a distrarre i giornalisti dai nostri contrasti interni, allora niente potrà impedirci di entrare nel Bundestag".

 

 

Beppe Grillo Il leader di Piratenpartei Bernd Schlömer PARTITO DEI PIRATI casaleggio

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...