MAI DIRE RAI! - SCATTA IL PIANO DEI RENZIANI PER BONIFICARE VIALE MAZZINI: “FUORI LA POLITICA” - E AL GIORNALE RADIO ARRIVA IL PRIMO DIRETTORE SINDACALISTA: CORSINI FA LA GUERRA A MUCCIANTE PER CONTRATTARE SUL NUOVO RUOLO

1. AL GR ARRIVA IL DIRETTORE SINDACALISTA!

DAGOREPORT

 

Un direttore sindacalista finora non si era mai visto. Così Paolo Corsini ha deciso di "inventare" questa nuova figura, annunciando la sua candidatura al comitato di redazione del Giornale Radio Rai, guarda caso dopo essere stato silurato dal nuovo capo di Radio1 e dei Gr Flavio Mucciante.

 

MATTEO RENZI A MILANO PER L EXPO FOTO LAPRESSE MATTEO RENZI A MILANO PER L EXPO FOTO LAPRESSE

Raccontano a Saxa Rubra di averlo visto livido di rabbia, all'indomani dell'approvazione del piano editoriale con l'ottanta per cento dei consensi finché ha sbottato e in assemblea ha attaccato il nuovo direttore, colpevole di avergli tolto, tra l'altro, il suo ufficio distaccato, nell'elegante quartiere di Borgo, alle spalle del Vaticano, alla faccia dei suoi 150 colleghi di stanza a Saxa Rubra.

 

Corsini ha lanciato così la sua dichiarazione di guerra: sarà lui il rappresentante degli interessi dei giornalisti del Gr in questa difficile fase di trasformazione della Rai. In realtà - commentano gli addetti ai livori di viale Mazzini - vuole far pesare il ruolo sindacale nella trattativa con l'azienda, che dovrà fargli le canoniche tre proposte di ricollocazione. "Certo - ha detto lui in assemblea senza il minimo rossore - se dovessero chiamarmi in un Tg sarei costretto a dimettermi.... ma voi votatemi lo stesso".

 

 

2. OPERAZIONE RAI DEI RENZIANI

Claudio Marincola per “Il Messaggero”

 

paolo corsinipaolo corsini

«Operazione Rai fuori dal Palazzo». I fedelissimi di Renzi l’hanno battezzata così. Chiudere porte comunicanti, spezzare legami, sentieri che si intrecciano, «un’azione culturale», dicono. Il primo atto di questa operazione - anticipata da un lungo intervento di Renzi all’ultima assemblea nazionale del partito democratico - è stato votare ieri alla Camera un ordine del giorno in 3 punti:

 

1) aprire da subito una grande consultazione;

2) anticipare il rinnovo della concessione Stato-Rai alla primavera del 2015;

3) presentare una riforma organica del canone. ?E sempre ieri, intervenendo al convegno “Televisione e Internet: operazione 2016”, il dg di viale Mazzini Luigi Gubitosi ha confermato che si va verso l’accorpamento di tg e canali digitali. «Diciamo che sicuramente non sono destinati ad aumentare», è stata per l’esattezza la risposta di Gubitosi a specifica domanda, Senza aggiungere se questo vorrà dire tagliare posti di lavoro. «Il direttore di testata è l'ultimo sovrano incostituzionale rimasto - ha ironizzato il dg - Ne avevamo 12, due o tre sono state eliminate, ma il problema è che ogni testata vuole la sua redazione economica, la sua redazione cronaca e la sua redazione esteri. Così, nel momento in cui ci sono i tagli, ognuno ritiene di non poter fare lo stesso lavoro di prima con meno personale. Per questo l'accorpamento ha una sua logica».

 

Il vertice di Viale Mazzini insomma ha dismesso l’idea dei ricorsi, non alza barricate e prepara la quotazione di una parte minoritaria di Rai Way per far fronte ai risparmi di 150 milioni chiesti dal governo. E Gubitosi rassicura che «non servono altre risorse», che «il nostro piano funziona» Sarà spending review ad oltranza: per i Mondiali spesi 4,4 mln, la metà del 2010.?

 

paolo corsinipaolo corsini

MORCELLINI AL LAVORO?

A presentare l’ordine del giorno è stato ieri Vinicio Peluffo, capogruppo in commissione Vigilanza. Ha messo il primo tassello. Il secondo sarà lanciare fuori da Montecitorio - a distanza di sicurezza dalla politica - una Pallacorda. A coordinarla sarà Mario Morcellini, direttore del Dipartimento comunicazione dell’Università di Roma La Sapienza. «Inizieremo a riunirci già entro questo mese - spiega il docente, che ha raccolto la proposta lanciata da Michele Anzaldi, membro pd della commissione Vigilanza- e faremo un incontro a settimana. Vi parteciperanno esperti, professori, giornalisti italiani e stranieri».

 

Morcellini nomi non ne fa. Si limita a ricordare che il primo Ateneo romano ha sempre avuto un rapporto didattico «molto stretto» con la Rai. «Fisseremo 3 o 4 temi e su questi ci confronteremo - aggiunge Morcellini - il futuro del servizio pubblico televisivo, l’innovazione normativa, la governance, il ripensamento del canone da tassa a contributo culturale». L’obiettivo è consegnare al governo «un’idea chiara perché l’azienda possa essere guidata da mani competenti, meglio un dirigente di impresa che un politico».

luciano marchetti 1luciano marchetti 1

 

La strada degli esperti e dei professori era una delle due ipotesi in campo. L’altra, caldeggiata tra gli altri dal vice ministro alle Comunicazioni Giacomelli - atteso oggi in audizione in Vigilanza - è che si passasse attraverso una commissione di 4 o 5 esperti, coinvolgendo dunque anche i sindacati, ivi compreso l’Usigrai. Tra le proposte ha suscitato infine un certo interesse quella del senatore Ranucci, membro pd in Vigilanza: aprire ai dipendenti e agli abbonati la possibilità di acquisire quote di RaiWay. Un 3/5% di azionariato diffuso per premiare chi il canone anziché evaderlo lo paga.

rai18 bea borromeo santoro ruotolo jebrealrai18 bea borromeo santoro ruotolo jebrealLuigi Gubitosi Luigi Gubitosi antonello giacomelliantonello giacomelliflavio muccianteflavio mucciantemario morcellini mario morcellini

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...