berlusconi meme

IO SPERIAMO CHE ME LA CAV – UGO MAGRI E IL NATALE MALINCONICO DI BERLUSCONI: "DOMANI "NONNO SILVIO" RIUNISCE I BIG DI FORZA ITALIA. SICURAMENTE ALLA MELONI FISCHIERANNO LE ORECCHIE PERCHÉ MOLTO SI PARLERÀ DI LEI E DI QUANTO SI COMPORTA MALE CON BERLUSCONI. A 86 ANNI SUONATI I FEDELISSIMI VORRANNO DARGLI L'ILLUSIONE DI POTER ANCORA FARE E DISFARE I GOVERNI, ANCHE SE NON È PIÙ VERO DA UN PEZZO. LE USCITE SU PUTIN E SULLA RUSSIA LO HANNO RESO IMPRESENTABILE PERFINO NEL PPE, DOVE PUNTANO SU TAJANI…"

Ugo Magri per la Stampa

 

BERLUSCONI MEME

In altri momenti il Palazzo avrebbe tremato. Se Berlusconi fosse ancora quello di una volta, la notizia che domani riunirà a casa sua i ministri, i viceministri e i sottosegretari di Forza Italia verrebbe intesa come un «allacciatevi le cinture»; vivremmo la vigilia del pranzo in un clima di grande eccitazione politica. Ma oggi il Cav è l'ombra del protagonista che fu, dunque la domenica si preannuncia tutt' altro che bestiale.

 

È vero: intorno al desco imbandito di Villa San Martino si farà un punto-nave alla vigilia di passaggi delicati, tra cui spicca l'esame parlamentare della manovra economica. Gli sgarbi subiti e le possibili ritorsioni saranno il piatto forte del menù. Verranno serviti in tavola tutti i rospi che gli «azzurri» hanno dovuto ingoiare mentre invece la Lega - bastonata alle elezioni e suppergiù con la stessa percentuale - ha ottenuto tutto quanto desiderava.

 

Aleggerà la minaccia rappresentata dal Terzo Polo, che tende la mano al governo e trova sponde nella stessa Giorgia Meloni. Sicuramente alla premier fischieranno le orecchie perché molto si parlerà di lei e di quanto si comporta male con Berlusconi. Però alla fine del pranzo ciascuno degli invitati se ne tornerà al proprio dicastero. Qualcuno più zelante provvederà a rassicurare la Meloni che, chiacchiere a parte, tutto è sotto controllo. Una volta, appunto, non sarebbe andata così. Quando si avvicinava Natale, lo scambio di auguri costituiva un evento.

BERLUSCONI NATALE

 

Al top della sua potenza Berlusconi adunava in un lussuoso hotel centinaia di deputati e di senatori che sgomitavano per trovargli posto accanto. Lui girava tra i tavoli, scambiava battute puntualmente destinate a tracimare sui giornali, teneva in piedi un discorso che culminava nell'immancabile barzelletta propiziatoria, quindi procedeva alla consegna dei regali. Il Cav come i tre Re Magi. Un anno distribuì a tutte le deputate delle vistose parure di anelli e orecchini con pavé di brillanti e di perle nere; coi maschietti se la cavava solitamente con un orologio d'oro, salvo un Natale sbalordirli con un tapis roulant computerizzato da 4mila euro con cui quelli, nelle sue fantasie, dovevano tenersi in forma.

 

SILVIO BERLUSCONI BABBO NATALE

La stagioni dei doni finì con l'inizio del declino, nel 2013. Due anni dopo cessò pure la consuetudine degli auguri con deputati e senatori per la banale ragione che, nel clima di odio tra le varie fazioni forziste, l'incontro conviviale si sarebbe trasformato in una rissa da stadio. Ma sempre intorno a Silvio restavano i fedelissimi, i «diehard» direbbero negli States, quelli su cui l'ex-premier avrebbe potuto mettere la mano sul fuoco (oltre alla famiglia e alla variopinta umanità che ad Arcore è sempre stata di casa).

 

La novità di questo malinconico Natale berlusconiano è che nemmeno i fedelissimi gli saranno vicini. Alcuni di quelli storici l'hanno tradito, altri si sono sentiti traditi a loro volta incominciando da quanti non sono stati ricandidati nonostante avessero dato l'anima al Capo.

 

SILVIO BERLUSCONI E GIORGIA MELONI NEL 2011

Quelli ancora leali sono praticamente tutti al governo o presidiano posizioni chiave nei gruppi parlamentari, con la prospettiva di restarci il più a lungo possibile perché chissà se potrà esserci un bis. Se domani Antonio Tajani, Anna Maria Bernini, Elisabetta Casellati, Paolo Zangrillo, Gilberto Pichetto Fratin e poi Valentino Valentini (proprio ieri diventato vice-ministro) e Giorgio Mulè e Francesco Paolo Sisto e la mancata ministra diventata capogruppo in Senato, Licia Ronzulli, andranno a trovarlo non è per segare il ramo su cui sono seduti, ma per amicizia, per vera riconoscenza, per sincero affetto nei confronti del padrone di casa. Un modo per farlo sentire, a 86 anni suonati, ancora al centro dell'attenzione nonostante le uscite su Putin e sulla Russia lo abbiano reso «unpalatable», cioè impresentabile perfino nel Ppe, dove puntano tutto su Tajani. Domani vorranno dargli l'illusione impagabile di poter ancora fare e disfare i governi, anche se non è più vero da un pezzo. Poi ad Arcore si spegneranno le luci, e Silvio resterà solo. Passerà Natale in famiglia, come tutti i nonni di questo mondo.

SILVIO BERLUSCONI GIORGIA MELONI - 2008SILVIO BERLUSCONI BABBO NATALE natale in casa berlusconiBERLUSCONI CENA DI NATALE DEL MONZA

 

natale in casa berlusconinatale in casa berlusconi

Ultimi Dagoreport

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…