THORNE A CASA, DAVID! E' JOHN PHILLIPS IL NUOVO AMBASCIATORE AMERICANO

Maurizio Molinari per LaStampa.it

Un mastino del foro di Washington, paladino dei diritti civili, fra i maggiori finanziatori della campagna di Barack Obama per la rielezione, sposato all'ex portavoce della Casa Bianca sulla riforma della Sanità nonché proprietario di un borgo in Toscana che ha completamente ristrutturato in omaggio ai suoi antenati, che di cognome facevano Filippi: questo è John Phillips, il nuovo ambasciatore americano a Roma destinato a prendere a Villa Taverna il posto di David Thorne, destinato ad affiancare John Kerry al Dipartimento di Stato.

Phillips a Washington è un peso massimo. Lo studio legale "Phillips & Cohen" che porta il suo nome è una corazzata della lotta alle frodi contro il governo federale: vanta il recupero di oltre 11 miliardi di dollari grazie a cause e indagini che si originano dalla protezione legale di individui che scelgono di rivelare l'esistenza di inganni fiscali ai danni dei contribuenti.

In particolare "Phillips & Cohen" ha firmato le due maggiori cause per il recupero di frodi ai danni della Sanità pubblica: 3 miliardi di dollari da GlaxoSmithKline e 2,3 miliardi da Pfizer. Nulla da sorprendersi se il "National Law Journal" lo ha inserito nella lista dei cento avvocati più influenti degli Stati Uniti, riconoscendogli il merito di aver saputo lavorare con il Congresso di Washington per recuperare fondi pubblici e combattere la corruzione.

L'Unione per le libertà civili in America gli ha assegnato un premio ad personam "per l'impegno di una vita a favore dei poveri e diseredati" che nasce da quando nel 1971 co-fondò a Los Angeles il "Center for Law in the Public Interest" per battersi a favore di diritti civili, difesa dell'ambiente e contro le frodi delle corporation.

E' un curriculum che ne fa un interprete di primo piano delle politiche dell'amministrazione Obama, da lui condivise al punto da essere stato fra i maggiori finanziatori della campagna per la rielezione diventando un "bundler" ovvero contribuendo a raccogliere almeno 500 mila dollari oltre ai 224820 versati direttamente dal proprio studio legale.

I "bundlers" sono stati l'ossatura della raccolta miliardaria di Obama e l'assegnazione della sede di Via Veneto somma il riconoscimento del ruolo svolto come l'apprezzamento per l'impegno civile che già ha portato la Casa Bianca ad assegnargli il compito di coordinare l'assegnazione delle borse di studio, proprio come fece Bill Clinton nel 1997.

Ma ciò che più sottolinea il legame fra gli Obama e Phillips è sua moglie ovvero Linda Douglass, l'ex corrispondente della tv Abc da Capitol Hill che nel 2009 fece scalpore scegliendo di passare alla Casa Bianca per andare a dirigere la comunicazione per la riforma della Sanità. E' stata dunque lei la portavoce di Barack nella battaglia, dura e vinta, sulla riforma più importante varata da questa amministrazione.

E una volta lasciato l'incarico, diventando vicepresidente dell'Atlantic Media Company, è rimasta nel novero dei consiglieri più stretti del presidente nei rapporti con i media a conferma di un'intesa con Barack nata durante la campagna elettorale del 2008 e che la portò ad essere scelta come portavoce dell'Inauguration Day 2008. Ciò significa che a Villa Taverne arriva una First Lady con un peso politico a Washington che quasi supera quello del marito.

Phillips e Douglass condividono le origini in California e la passione per Borgo Finocchieto, poco fuori Buonconvento in Toscana, che nel 2002 hanno acquistato al termine di una ricerca durata due anni. L'intento di Phillips era di avere una proprietà dove ritrovare le origini italiane degli antenati, che di cognome facevano Filippi, trasformandolo in luogo di "riflessione e relax" per convegni di centri studi e singole famiglie.

La scelta è caduta su Borgo Finocchieto perché vi hanno trovato un luogo "non cambiato molto da 1000 anni a questa parte", come dissero nel 2009 al termine di una lunga opera di ristrutturazione che ha portato a realizzare un complesso con 22 stanze, piscina, campo da tennis, sala per assaggiare i vini, garage con 18 posti ed una cucina mozzafiato "dove ogni grande chef vorrebbe venire" secondo Phillips, la cui speranza è di riuscire a portare Obama nel Borgo. Come dimostra il fatto di aver aggiunto anche un campo da basket.

 

 

John R Phillips Phillips-Linda DouglassJOHN PHILLIPSObama barak linda douglass

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