gaza ursula von der leyen kaja kallas

EUROPA BLA BLA BLA: QUAND'E CHE L’INDIGNAZIONE VERSO NETANYAHU SI TRASFORMERÀ IN AZIONE? LE FOTO TERRIBILI DI GAZA SCATENANO GLI INDIGNATI SPECIALI IN UN’EUROPA CHE SI DIMOSTRA DEBOLE - LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, URSULA VON DER LEYEN, CRITICA TEL AVIV: “SONO IMMAGINI INSOPPORTABILI”, L’ALTA RAPPRESENTANTE UE PER GLI AFFARI ESTERI KAJA KALLAS FA ECO: “L’IDF DEVE SMETTERE DI UCCIDERE LE PERSONE NEI PUNTI DI DISTRIBUZIONE DEGLI AIUTI UMANITARI”. MA LE PAROLE NON HANNO EFFETTO: LA PROPOSTA DI ADOTTARE LE SANZIONI È STATA ACCANTONATA PER I DUBBI DELLA GERMANIA...

1. LA DENUNCIA DI VON DER LEYEN: DALLA STRISCIA SCENE INACCETTABILI 

Estratto dell'articolo di A.Ni. per il “Corriere della Sera” 

 

gaza

Israele non sente ragioni. Non solo non sembra avere intenzione di fermare i bombardamenti o di permettere l’afflusso degli aiuti umanitari a Gaza, ma continua a lavorare sull’idea trumpiana della Riviera […]

 

Fuori da Israele i toni sono molto diversi. C’è indignazione. Papa Leone XIV dice «si fermi la barbarie». Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres insorge inorridito per gli attacchi ai locali delle Nazioni Unite nell’ex area umanitaria di Deir Al-Balah, da lunedì sotto attacco israeliano.

 

ursula von der leyen

È stata colpita per tre volte una palazzina utilizzata dal personale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). «L’ubicazione di tutte le nostre strutture è perfettamente conosciuta dall’esercito israeliano» dicono i responsabili dell’Oms. «Stiamo assistendo — ha detto Guterres — alla morte di un sistema costruito su principi umanitari. I locali delle organizzazioni delle Nazioni Unite sono inviolabili e devono essere protetti, senza eccezioni». 

 

gaza

[…] Sempre sui social si esprime la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, per criticare Tel Aviv. «I civili non possono essere bersagli. Mai. Le immagini provenienti da Gaza sono insopportabili. L’Ue ribadisce il suo appello a favore di un flusso libero, sicuro e rapido degli aiuti umanitari. E per il pieno rispetto del diritto internazionale e umanitario. I civili di Gaza hanno sofferto troppo, per troppo tempo. Bisogna finirla ora. Israele deve mantenere le promesse fatte». Le fa eco l’Alta rappresentante Ue per gli Affari esteri Kaja Kallas che lascia intendere la possibilità di imporre sanzioni. «Tutte le opzioni restano sul tavolo se Israele non rispetta le sue promesse». 

 

benjamin netanyahu su un carro armato israeliano

«Ho chiarito col ministro degli Esteri israeliano che l’Idf deve smettere di uccidere le persone nei punti di distribuzione» degli aiuti alimentari. «Sospendere l’accordo Ue con Israele è un obbligo. Qualsiasi cosa di meno sarà solo un’esibizione» le ha risposto Francesca Albanese, l’italiana relatrice speciale delle Nazioni Unite per i Territori palestinesi occupati. 

 

2. LA RABBIA DELL'EUROPA: "BASTA STRAGI" MA I DUBBI TEDESCHI FRENANO LE SANZIONI

Estratto dell’articolo di Marco Bresolin per “la Stampa”

 

«Indifendibile». «Insopportabile». «Intollerabile». I tre aggettivi usati dai tre vertici dell'Unione europea per l'ultima strage compiuta a Gaza dall'esercito israeliano indicano che l'Ue non è più disposta ad assistere in silenzio alla carneficina che si consuma quotidianamente nella Striscia.

 

gaza

Eppure, le parole che squarciano il tradizionale silenzio sembrano, ancora una volta, destinate a rimanere prive di qualsiasi conseguenza pratica. Se è vero che con il numero delle vittime crescono anche le voci dei Paesi e dei responsabili istituzionali che lasciano il campo dei "pro-Israele" per dire "basta", la strada per arrivare all'adozione di sanzioni contro il governo dello Stato di Israele resta piena di ostacoli.

 

giorgia meloni kaja kallas foto lapresse

Gran parte delle misure proposte dall'Alto Rappresentante Kaja Kallas richiedono l'unanimità, soglia impossibile da raggiungere. Ma anche quelle che potrebbero essere adottate a maggioranza qualificata – per esempio una parziale sospensione degli accordi commerciali – rischiano di non raggiungere il quorum, con la Germania che è certamente l'ago della bilancia più pesante. Il governo di Berlino per ora non sembra intenzionato a cambiare posizione, anche se il cancelliere Friederich Merz deve fare i conti con il crescente pressing dei socialdemocratici che hanno chiesto «un cambio di rotta».

 

gaza

La proposta di adottare sanzioni era stata discussa la scorsa settimana dai 27 ministri degli Esteri e subito accantonata. Anche perché Kallas l'aveva messa sul tavolo accanto a un accordo siglato con il governo di Israele per favorire un aumento degli aiuti umanitari a Gaza. Un'intesa in realtà piuttosto vaga e priva di qualsiasi meccanismo di verifica, ma che si è rivelata utile per spegnere i desideri punitivi di alcuni ministri nell'ultima riunione prima della pausa estiva. «Se i ministri si riunissero oggi – ammette una fonte diplomatica – probabilmente l'esito sarebbe diverso». Ma l'ipotesi che l'Ue passi all'azione nelle prossime settimane contro Israele viene giudicata «altamente improbabile».

 

gaza

[…] Il governo italiano non aveva sostenuto la proposta di avviare l'accordo di associazione Ue-Israele, ma l'altro giorno ha sottoscritto la lettera firmata da 25 Paesi per chiedere la fine del conflitto. Non hanno invece cambiato posizione – tra gli altri – l'Ungheria di Viktor Orban, la Repubblica Ceca e la Germania. Ieri Merz ha ricevuto a Berlino proprio il premier ceco Petr Fiala: «Voglio esortare con grande urgenza il governo israeliano – ha sottolineato il cancelliere tedesco – a fermare i massicci bombardamenti, a facilitare un cessate il fuoco e, soprattutto, a facilitare gli aiuti umanitari per la popolazione».

fame a gaza

Ma ha difeso la scelta di non sottoscrivere il documento congiunto con gli altri Paesi […]

benjamin netanyahu a washington foto lapresseSOLDATI ISRAELIANI A GAZAKaja Kallas a gaza di muore di famegazagazamancanza di cibo e acqua a gaza

 

Ultimi Dagoreport

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…