''LORENZETTO È UN ROMPICOGLIONI INARRIVABILE'' - L'ELOGIO DI "LIBERO" AL GIORNALISTA CHE SI È APPASSIONATO NELLA RICERCA DEI REFUSI SUI QUOTIDIANI: 'NON RISPARMIA GLI AMICI, ANZI È PIÙ CATTIVO. LO DICO DA VITTIMA DI UN SALTO LOGICO E DI UN TAGLIO MONCO DI PARATATTICO. ANZI, A DIRLA TUTTA, STEFANO È SPIETATO ANCHE CON SE STESSO, IN RUBRICA HA INDICATO PERSINO DEI SUOI STESSI REFUSI SEPOLTI IN UN PEZZO SUL CORRIERONE…''

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Francesco Specchia per “Libero quotidiano

 

STEFANO LORENZETTO STEFANO LORENZETTO

Quando era caporedattore all' Arena di Verona, su Stefano Lorenzetto girava la leggenda che fosse in grado di riconoscere, bendato, i quotidiani dalla grammatura della carta, dallo spessore dell' inchiostro, perfino dall' odore. Lo so perché c' ero. Stefano, sia come capocronista che come vicedirettore o direttore editoriale, è sempre stato in grado di scovare un refuso negli articoli come un bracco ungherese a pelo duro scova i tartufi. Lorenzetto, per gli errori di stampa, possiede un sonar ai limiti dell' umano.

 

Ed è (detto dal sottoscritto che lo considera un amico e che gli deve professionalmente molto) un rompicoglioni inarrivabile, come lo erano Gadda con i suoi editor o Vittorio Gassman con i propri allievi. Perciò non stupisce più di tanto che oggi Stefano faccia furore -e instilli terrore- con una rubrica, Telex.

 

Che, partendo dal suo sito e passando dalle pagine di Italia Oggi e di Dagospia si pregia, due volte la settimana, di «fare le pulci alla carta stampata». Cito random qualche sua spigolatura. . «Sul Fatto Quotidiano, dalla rubrica Facce di casta, compare una foto con la dida: "Guido Carli. Ministro del Tesoro nel 92: di Maastricht disse 'nessuno ha capito cosa comporterà per l' Italia'". A parte che si scrive 1992 oppure '92, con l' apostrofo, nell' immagine, presa da Twitter, si vede il politologo Roberto D' Alimonte, che con il defunto Carli ha in comune solo la pelata. (9/11/ 2020)».

 

francesco specchia francesco specchia

«Dal sito di Repubblica: "Ci sarebbero diversi morti nell' attacco avvenuto in pieno centro a Vienna nei pressi della sinagoga ebraica". Esistono sinagoghe cattoliche e le sinagoghe musulmane? (2/11/2020)".

«Titolo dalla prima pagina della Verità: "Si alzano i morti: 445". Tutto già previsto nell' Inno di Garibaldi: "Si scopron le tombe, si levano i morti".

(6/11/2020). «Titolo dal Domani: "Attentato di Vienna. L' Austria chiude le mosche radicalizzate". Per le zanzare jihadiste e le vespe salafite si continuerà con i normali insetticidi. (7/11/2020).

 

RISULTATI ESILARANTI

Cose così. E l' acribia, la speleologia tra le frasi, la tigna nello snudare refusi, troncamenti di dieresi, elisioni di accenti, inversioni di lettere, danno, per il lettore, risultati esilaranti. Per i giornalisti, meno. Colpiti nell' amor proprio, umiliati dal suo dito che indica la pustola sull' affresco illuminato dei nostri pezzi, noi sublimi firme ci poniamo dei quesiti.

 

Il primo è: perché Lorenzetto lo fa?

lorenzetto montanelli lorenzetto montanelli

In fondo, dopo aver toccato i vertici della carriera - all' Arena, al Giornale, al Corriere della Sera -, aver vinto premi importanti, essere entrato nel Guiness dei Primati, potrebbe godersi la pensione.

 

E lui, su questo, ti risponde: «Ci campo la famiglia da anni, essendo io diplomato maestro elementare sono portato per la matita rossa. In realtà i refusi non li becco, mi arrivano addosso in un abbraccio soffocante. Non trovandomi più nei giornali, stavo soffrendo per non poterli correggere tutti. Finché Conte non ci ha chiusi in casa. E, a quel punto, ho proposto due punture di spillo a Giorgio Dell' Arti che dal lockdown, me le pubblica sulla sua Anteprima e in cambio mi fornisce di abbonamento gratuito».

 

lorenzetto feltri lorenzetto feltri

Ed eccolo spiegare la sua ossessione citando l' Apocalisse, capitolo 3° versetto 19: «Io, tutti quelli che amo, li rimprover0 e li educo. Sii dunque zelante e convèrtiti». Lorenzetto, nel ruolo di penna raffinata, ha sempre avuto cura e soggezione verso i correttori di bozze, figure scomparse dalle redazioni dei giornali. «Al Giornale ce n' era uno storico, Palatella, dal quale ero intimorito, anche perché beccava le cappellate perfino di Montanelli. Mentre per la mia rubrica di interviste Tipi italiani arrivata a 769 puntate c' era Francioso, a cui non sfuggiva nulla dai refusi alle contraddizioni all' interno del pezzo».

 

lorenzetto e andreotti lorenzetto e andreotti

Ma c' è un secondo quesito su Lorenzetto: non è che con questa sua ferocia attacca i nemici e risparmia gli amici? La risposta è no. Con gli amici è ancora più stronzo. Lo dico da vittima di un salto logico e di un taglio monco di paratattico. Anzi, a dirla tutta, Stefano è spietato anche con se stesso, in quanto in rubrica ha indicato persino dei suoi stessi refusi sepolti in un pezzo sul Corrierone, «Io non guardo in faccia a nessuno». Sarà un caso, ma da quando fa il vendicatore il numero di refusi nei giornali sta calando.

 

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