alba parietti ezio bosso

ALBA NON MOLLA BOSSO: “NON ERA FACILE AMARLO” – “ERAVAMO VERAMENTE AMICI E SOLAMENTE AMICI” - “AVEVA GRANDE FASCINO E QUALSIASI DONNA CONOSCENDOLO NON POTEVA CHE INNAMORARSI DELLA SUA PERSONALITÀ ISTRIONICA. AVEVAMO UN RAPPORTO SCHIETTO E QUESTA È STATA LA COSA PIÙ BELLA” – LO SCORSO ANNO AVEVA AMMESSO DI ESSERE STATA SEDOTTA DA UN “UOMO IRRESISTIBILE” - VIDEO

 

 

 

LA PARIETTI NON MOLLA BOSSO, MA È BOSSO CHE MOLLA LA PARIETTI - DAGOSPIA LO AVEVA RIVELATO (E LEI L'AVEVA SMENTITO): ''AVREI LASCIATO TUTTO, LAVORO COMPRESO, PER DEDICARMI A UN UOMO. NON VOGLIO SVELARE LA SUA IDENTITÀ PER RISPETTO. DICO SOLO CHE È UNO STRAORDINARIO MUSICISTA E UN UOMO GENIALE. LUI PERÒ HA SCELTO…''. SI TRATTA DEL GRANDE PIANISTA EZIO BOSSO - L'INTERVISTA A DIACO SU ''OGGI''

 

https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/parietti-non-molla-bosso-ma-bosso-che-molla-parietti-196783.htm

 

 

Alba Parietti per “Chi”

Testo raccolto da Valerio Palmieri

 

alba parietti e ezio bosso

Ho avuto il privilegio di conoscere Ezio Bosso, un uomo di grande carisma e fascino. Un artista talmente intrigante che avrebbe potuto essere il più bel romanzo di Oscar Wilde. Non ho mai creduto che la sua vita potesse finire così presto e non ho mai visto in lui una persona fragile o malata: dopo cinque minuti trascorsi in sua compagnia ti accorgevi che i malati erano tutti gli altri. Perché sapeva sdrammatizzare a sapeva portarti immediatamente lontano dal pensiero della sua condizione.

EZIO BOSSO ALBA PARIETTI

 

Non amava farsi commiserare, aveva alcune durezze nel carattere che oggi suonano come una forma di difesa, per sé e per gli altri. Sapeva che, chi si fosse affezionato a lui, avrebbe sofferto. Bosso era fragile fisicamente, ma fortissimo di carattere, era un uomo che metteva in dubbio ogni tua certezza, conoscerlo è stato un dono raro. Perché parlo di lui? Perché sono abituata a manifestare con grande sincerità i miei stati d'animo e voglio rendere omaggio a una persona che ha lasciato un segno nella mia vita e anche in quella di chi non lo conosceva. E, chi lo ha incontrato, conserva una parte di lui.

 

EZIO BOSSO

Io ho la mia, ma voglio che questo sia un omaggio trasparente, scevro da qualunque lettura maliziosa. Avevo conosciuto Ezio Bosso molti anni fa e l'ho rivisto a Sanremo nel 2016, anno in cui è stato ospite di Carlo Conti e, come tutti gli italiani, sono rimasta folgorata dalle sue parole e dalla sua musica, è stata come un'apparizione. Da allora ho avuto l'occasione di frequentarlo, conoscerlo meglio, di andare ai suoi concerti. Di lui ho amato la sua anima geniale, il suo carattere deciso e la sua intelligenza raffinata, la sua capacità di decidere la trama dei propri rapporti, di condurre le danze.

ALBA PARIETTI RICORDA EZIO BOSSO SU CHI

 

Ezio non era in balia degli altri, casomai, purtroppo, era in balia della sua malattia e per questo non voleva sentirsi compatito o suscitare tenerezza. Aveva grande fascino e qual-siasi donna, ma direi qualsiasi essere umano, conoscendolo, non poteva che innamorarsi della sua personalità istrionica. Mi ha sempre dato fastidio quando lo descrivevano come uno che "commuove" perché in questo termine c'è anche un sentimento legato alla sua condizione, mentre lui sapeva ammaliarti, portarti in un altro mondo con le proprie armi

 

ezio bosso 3

Ho riascoltato in questi giorni le sue composizioni, che passeranno alla storia. Rain, in your black eyes è uno dei pezzi più potenti che abbia mai sentito: impetuoso, dolce e toccante, come Ezio. Quando ascoltavi la sua musica dal vivo venivi rapito, assistere a un suo concerto era una cosa che ti faceva volare e, quando uscivi dal teatro, non eri più la persona di prima. Era come il pifferaio magico, attraverso le note sapeva raccontarsi anche con sarcasmo e senso dell'umorismo, riusciva a ridere della tragedia della sua malattia e portarti nel profondo della sua anima, sconvolgeva ogni tua struttura, li trascinava e ti metteva in una bolla

ezio bosso 6

 

Avevo imparato a conoscerlo e non era facile, non era facile essergli amico, non era facile amarlo, con lui non ho mai potuto decidere niente e ho sempre e solo accettato le regole che lui stabiliva. Dirigeva la vita come dirigeva un'opera. Eravamo veramente amici e solamente amici. Era spiritosissimo, coltissimo, misteriosissimo, il mistero fatto a persona. Ci ha lasciato senza avvisarci, senza farci presagire il destino che forse conosceva, ma che avrei scommesso non si sarebbe mai presentato alla porta, non credevo nemmeno all'evidenza della sua malattia perché la trovavo inaccettabile.

 

Per questo ho trattato Ezio come trattavo tutti, e questa è la mia più grande colpa e il più grande sollievo. Perché non avevo filtri, mi piaceva provo-care le sue reazioni, avevamo un rapporto schietto e questa è stata la cosa più bella. Ho sempre volato sopra gli stereotipi,

ezio bosso 2

 

la banalità, le condizioni fisiche, sopra qualsiasi cosa. Certo, a volte abbiamo anche discusso, perché Ezio era -inafferrabile", sfuggente. Lo trattavo come una persona sane lui diceva che, quando non sbroccavo, ero una persona meravigliosa. Ammetto di aver sbloccato, e forse lui si divertiva perché era uno che aveva una sua vanità, e vorrei che la gente non lo dipingesse come un povero ragazzo sfortunato perché era un uomo pieno di charme, di donne che avrebbero fatto qualsiasi cosa per stare con lui, consapevole dei suoi poteri.

 

ezio bosso 7ezio bosso 4

Era tante cose, tutto e il contra-rio di tutto, impossibile non innamorarsi della sua persona. Ci siamo detti tante cose, ho passato giornate intere a piangere guardando il soffino pensando a quanto fosse tragico il suo destino e volevo convincermi che non fosse così. Di lui amavo più i difetti che i pregi perché erano la sua forza, come quella capacità che molti avranno sperimentato su piani diversi di sedurti e lasciarti senza fiato e senza speranza. Questa era la sua magia, con un tocco di bacchetta ti faceva avvicina-re e con un altro ti teneva lontano, era anche il suo modo di proteggere i rapporti, di tenerli sospesi, di non definirli. Gli ultimi concerti li faceva quasi solo dirigendo, ma ricordo la stagione in cui ancora suonava, come in The 12th roorn tour, dove raccontava il rapporto fra la vita e la morte. Diceva che, secondo una teoria antica, la vita di ogni uomo è composta di do-dici stanze, in ciascuna lascia-mo qualcosa di noi e di tutte ci ricorderemo quando entreremo nell'ultima. La prima, quella in cui siamo nati, non possiamo ricordarla, la rivedremo solo quando entreremo nell'ultima, dove tutto finisce e tutto ricomincia. E allora mi piace immaginare Ezio come un eterno ragazzo, con quel sorriso e gli occhi curiosi di un bambino, che ci ha lasciato troppo presto, senza avvisarci, lasciando solo "pioggia nei nostri occhi scuri". •

EZIO BOSSOEZIO BOSSOezio bosso 9ezio bosso 5ezio bosso 7ezio bosso 5

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."