cinema vuoti italia italiani

ALTRO CHE APPELLI A FRANCESCHINI: IL CINEMA ITALIANO O CAMBIA O MUORE! - PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA TRA I PRIMI DIECI INCASSI DELLA STAGIONE NON C’È NEMMENO UNO DEI 676 FILM ITALIANI PROIETTATI IN SALA TRA IL PRIMO AGOSTO 2021 E IL PRIMO MAGGIO 2022 - STRAVINCONO SUPEREROI E PRODUZIONI AMERICANE. LA PANDEMIA HA CAMBIATO TUTTO: GLI SPETTATORI IN SALA CI VANNO, MA SOLO SE IL POTERE D’ATTRAZIONE È FORTE. DELLA SERIE: SE DEVO ANDARE A VEDERE LA SOLITA COMMEDIA ITALIANA (BRUTTA) E SPENDERE 20 EURO, MEGLIO STARSENE SUL DIVANO A GUARDARE NETFLIX…

CINEMA VUOTI

1 - UN COLPO AL CERCHIO E UNO AL BOTTEGHINO – IL DIRETTORE DI RAI CINEMA, DEL BROCCO, E QUELLO DI MEDUSA FILM, GIAMPAOLO LETTA, SCRIVONO AL “CORRIERE” PER LAMENTARE LO STATO COMATOSO DEL CINEMA – MARCO GIUSTI: “MAGARI PARLIAMO DI QUALITÀ E NON QUANTITÀ. NON CI SONO PIÙ SOLDI DA BUTTARE. MEGLIO UNA BUONA SERIE SU NETFLIX, PRIME O SKY, CHE TI FARÀ PASSARE CINQUE-SEI SERATE IN TRANQUILLITÀ, DI UN BRUTTO FILM ITALIANO IN SALA CON PIZZA A 20-25 EURO. O SI COSTRUISCE DAVVERO UN GRANDE CINEMA POPOLARE O CI SI ACCONTENTA DI MUOVERCI TRA SALA E PIATTAFORME CERCANDO DI PRENDERE QUEL CHE OFFRONO DI BUONO. COSA CHE, IN BARBA A QUEL CHE SI LEGGE SULLE FINESTRE, GIÀ SI FA. E CHE PORTERÀ, INEVITABILMENTE, ALLA FINE DEL CINEMA IN SALA…” - DAGOSPIA DEL 2 MAGGIO 2022

https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/colpo-cerchio-botteghino-ndash-direttore-rai-cinema-308486.htm

paolo del brocco foto di bacco

 

2 - CINEMA ITALIANO, È CRISI AL BOTTEGHINO

Franco Montini per “la Repubblica - Affari & Finanza”

 

La scorsa settimana, in occasione della cerimonia dei David di Donatello, il cinema italiano si è ritrovato a Cinecittà per premiare i migliori film di un'annata qualitativamente positiva. Ma, dal punto di vista dei risultati al botteghino non c'è stato purtroppo nulla da festeggiare.

GIAMPAOLO LETTA

 

Per la prima volta in assoluto fra i primi dieci incassi della stagione non compare neppure un film italiano. Il box office della sala continua complessivamente a vivere un periodo di grande sofferenza, con presenze ed incassi dimezzati rispetto al periodo precedente all'esplosione del Covid, ma a soffrire, complice la fragilità del sistema cinema Italia, è soprattutto la produzione nazionale.

 

Fra il primo agosto 2021 e il primo maggio 2022 sono stati proiettati sul grande schermo, coproduzioni comprese, 676 film made in Italy, ovvero quasi il 39% del totale dei titoli apparsi in sala, ma la quota di mercato della produzione nazionale è attestata poco sopra il 23%, mentre la produzione Usa controlla oltre la metà del mercato.

 

tom holland spider man no way home

Il fatto è che la pandemia ha cambiato le modalità del consumo di film, trasferitosi in buona parte sulle piattaforme: complici paure e timori, oltre ad un generale impoverimento delle risorse a disposizione per lo svago, i consumatori hanno diradato le presenze in sala.

 

Cosa succede? Gran parte degli abituali spettatori si recano al cinema, pronti a sfidare anche resistenze psicologiche, solo se il potere d'attrazione del film è molto forte. Insomma, amplificando una tendenza che era già in atto, favorita dal numero insufficiente degli schermi in funzione nel nostro paese e dalla mancanza di sale di prossimità per gran parte della popolazione, gli incassi si stanno concentrando su un numero sempre più ristretto di titoli, mentre una pletora di film, benché spesso meritevoli, passano del tutto inosservati.

 

cinema vuoto 3

Non è un caso che il film campione d'incassi della stagione, "Spider- Man: no way Home", abbia rastrellato oltre ventiquattro milioni di euro, cifra perfettamente in linea con l'andamento del mercato prepandemico e che i titoli della top ten, per un totale di 12,5 milioni di biglietti staccati, rappresentino complessivamente oltre un terzo di tutte le presenze registrate nei cinema italiani da agosto scorso ad oggi.

 

Il problema è capire se questa trasformazione nelle modalità del consumo sia un fatto contingente, legato al periodo pandemico che ancora stiamo vivendo e che, con l'obbligo delle mascherine nei cinema, è particolarmente avvertito, o si tratti di un effetto permanente e strutturale.

 

tom holland spider man no way home

Una cosa è certa: lo spazio in sala per il cosiddetto prodotto medio si è fortemente ridotto, come testimonia il risultato disastroso ottenuto da gran parte delle commedie italiane distribuite in questo periodo. Un certo tipo di prodotto, destinato ad un consumo popolare, che viaggiava su incassi attorno ai 5 milioni, al momento incontra enormi difficoltà a superare quota 2 milioni, ovvero a recuperare i costi di produzione. E se è vero che la sala non rappresenta più la voce predominante dei ricavi di un film, è dimostrato che lo sfruttamento sui successivi mezzi è direttamente proporzionale all'esito ottenuto nell'uscita su grande schermo.

me contro te il film persi nel tempo.

 

È clamoroso che fra i film italiani distribuiti successivamente al periodo delle festività natalizie, il film maggiore incasso sia quello di un documentario, pur bellissimo, "Ennio" di Tornatore, e che la vetta della top ten nazionale sia occupata della serie "Me contro te", ovvero un prodotto destinato al pubblico infantile.

 

ENNIO MORICONE GIUSEPPE TORNATORE

Il fatto che mentre in sala il cinema italiano stenta e, al contrario, quanto a gradimento di pubblico, la produzione nazionale per televisione e piattaforme funziona benissimo, conferma la tesi che il consumo del prodotto medio, che si identifica nel cinema di genere- commedia, melodramma, poliziesco, thriller, noir- si è trasferito dal grande al piccolo schermo.

 

cinema vuoto 2

Per riportare la gente al cinema, oltre ad un'improrogabile regolamentazione delle windows, ovvero della tempistica nelle diverse modalità di consumo, perché al momento c'è grande confusione, sarà in ogni caso necessario alzare l'asticella qualitativa di un certo tipo di produzione popolare. In altre parole è diventato indispensabile realizzare film, che abbiano la capacità di trasformarsi in eventi, non necessariamente puntando sulla spettacolarità, perché in questo campo la sfida con Hollywood è destinata alla sconfitta, ma fornendoli di contenuti più innovativi e interessanti.

 

me contro te il mistero della scuola incantata

La realtà è che in Italia di recente si sono troppo spesso realizzati dei film a prescindere da un possibile target di riferimento, insomma film non pensati per il mercato cinematografico, anche perché quando un'operazione si chiude, il più delle volte, il produttore, che si è trasformato in un ricercatore di risorse provenienti da svariate entità, si è già assicurato il proprio margine di guadagno, indipendentemente dall'esito del film sul mercato. Tutto questo ha determinato una costante disattenzione e un progressivo impoverimento nei confronti della scrittura.

 

Oggi le carenze maggiori del cinema italiano, assai migliorato nel linguaggio, nella messa in scena, nella qualità della recitazione, come ha confermato l'edizione 2022 dei David di Donatello, cui si è accennato, riguardano proprio la sceneggiatura.

 

FREAKS OUT.

Si realizzano troppi film uguali fra loro, incapaci di raccontare la realtà, come accadeva invece nella tradizione della commedia italiana, popolati da personaggi stereotipi, con una tendenza a mostrare solo uomini e donne che vivono in case bellissime senza alcuna preoccupazione economica o, al contrario disperati, che combattono nell'indigenza più assoluta, ignorando completamente la realtà della stragrande maggioranza della popolazione. E soprattutto si producono film troppo uguali fra loro, modellati sul più recente successo. La regola, invece, dovrebbe essere quella di non ripetere ciò che è già piaciuto al pubblico in tante altre occasioni, ma offrire ciò che il pubblico ancora non sa che gli piacerà.

FREAKS OUT CINEMA VUOTO

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...