sono solo fantasmi

ALTRO CHE I DAVID, SIETE PRONTI PER I PREMI STRACULT DI MARCO GIUSTI? LA MIGLIORE BATTUTA: ''MA CHE È STO BAGNATICCIO?'' – ''ME SO’ PISCIATO ADDOSSO'' - E POI LA SCENEGGIATURA MENO COMPRENSIBILE, CATEGORIA IN CUI SE LA BATTONO DONATO CARRISI, WALTER VELTRONI, FRANCESCO MANDELLI, ANTONIO ALBANESE ED ELISA FUKSAS - LA MIGLIORE SCOPATA O SITUAZIONE EROTICA? C'È IL TRIANGOLO ''HOT DOG'' DI VERDONE, LA TROMBATA SULLA SPIAGGIA TRA GUIDO CAPRINO E MIRIAM LEONE, IL SEDERE DI THOMAS TRABACCHI - PREMIO SPECIALE ''LILLO CERCA DI SALVARE IL FILM'', POI IL ''TITOLO PIÙ STICAZZI'', PROTAGONISTI E NON PROTAGONISTI…

Marco Giusti per Dagospia

 

Premi Stracult 2019-20

 

christian de sica sono solo fantasmi

Ci siamo. Tempo di premi per il cinema italiano. Se l’8 maggio ci sarà la consegna dei David di Donatello, sono già pronti i Premi Stracult della stagione 2019-20. Ho lavorato a lungo per farvi avere questi elenchi.  

 

Premio Stracult per la migliore battuta.

 

“Ah zozzoni, me volevate fa’ fa’ l’hot dog…” Carlo Verdone mentre tentano di sodomizzarlo in un rapporto a tre nel non ancora uscito “Si vive solo una volta” di Carlo Verdone.

 

 “Menta per il mojito, così imparate a bere, froci!”, Luca Barbareschi come Oscar Martello, produttore romano arrogante in “Dolceroma” di Fabio Resinaro. 

 

“Ma che è sto bagnaticcio?” – “Me so’ pisciato addosso”.  Christian De Sica e Carlo Buccirosso in “Sono solo fantasmi” di Christian De Sica

carlo verdone si vive una volta sola 7

 

“Immaginami. Lasciami crescere dentro di te” Maya Sansa-Maria l’algoritmo in “The App” di Elisa Fuksas

 

“Chi sei?” – “Sto cazzo!”. Christian De Sica in “Sono solo fantasmi”

 

 “La fiction italiana è ’na mmerda!” Valentina Bellé in “Dolceroma”.

 

“Ma ti fai i cazzi tua?” Christian De Sica in “La mia banda suona il pop” di Fausto Brizzi

 

carlo verdone si vive una volta sola 6

“Sono nato a Carate Brianza, datemi lo ius soli!” il gorilla-Bisio in “Attenti al gorilla” di Luca Miniero

 

“Qui hanno fatto Il tè nel deserto…” – “E lo fanno ancora?” –Checco Zalone in “Tolo Tolo”

 

“On line ci stanno tantissimi haters”, Chiara Ferragni in “Chiara Ferragni Unposted”

 

“Michelangelo lavati” in “Il peccato” di Andrei Konchalovsky

 

 “Stasera vi voglio tutti al concerto di Pavarotti e mi raccomando… Nessun dorma!”, Berlusconi-Pierobon in “1994”

 

elisa fuksas

 

Vince: “Ma che è sto bagnaticcio?” Christian De Sica in “Sono solo fantasmi”

 

 

Premio Stracult per il non protagonista maschile

Se la battono:

 

Giordano Bruno Guerri come fascista in camicia nera in “Martin Eden” di Pietro Marcello. 

Luca Vecchi come “Tarkovsky dei poveri” in “Dolceroma” di Fabio Resinaro.

Francesco Acquaroli come avvocato lestofante romano in “Gli anni più belli” di Gabriele Muccino

THE APP ELISA FUKSAS

Fabrizio Nardi come meccanico carogna in “Gli anni più belli” di Gabriele Muccino

Massimo Ceccherini come Gesù Cristo in “Non ci resta che ridere” di Alessandro Paci

Luca Zingaretti versione trans in “Thanks for Vaselina”

 

 

Vince Giordano Bruno Guerri come fascista in “Martin Eden” di Pietro Marcello.

 

Premio Stracult “che ci faccio qui?”.

Se la battono:

Dustin Hoffman in “L’uomo del labirinto” di Donato Carrisi.

Abel Ferrara in “The App” di Elisa Fuksas.

Jean-Pierre Léaud come se stesso in “Non c’è tempo” di Walter Veltroni.

Enrico Montesano in “Vivere” di Francesca Archibugi.

Nicola Di Bari come vecchio nonno fascista in “Tolo Tolo” di Checco Zalone

 

elisa doriana e massimiliano fuksas

Vince facilmente Dustin Hoffman in “L’uomo del labirinto” di Donato Carrisi

 

 

Premio Stracult per la non protagonista femminile

Se la battono:

 

Valentina Bellé come Jacaranda Ponti (“La fiction italiana è’na mmerda!”) in “Dolceroma” di Fabio Resinaro

Barbara Alberti come mamma malefica di Jasmine Trinca in “La Dea fortuna” di Ferzan Ozpetek

Maya Sansa come Maria l’algoritmo in “The App” di Elisa Fuksas

Elisabetta Gregoraci nel suo primo ruolo serio in “Aspromonte” di  Mimmo Calopresti

Rossy De Palma come Zia Rock in “Mio fratello rincorre i dinosauri” di Stefano Cipani 

 

BARBARESCHI IN DOLCEROMA

Vince Elisabetta Gregoraci in “Aspromonte” di  Mimmo Calopresti

 

 

Premio Stracult per la protagonista femminile

Se la battono:

Claudia Gerini come la moglie del produttore Oscar Martello fa il bagno nel miele dello Zimbawe in “Dolceroma” di Fabio Resinaro

Greta Scarano come Ofelia (“Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere”) in “The App” di Elisa Fuksas

Ilenia Pastorelli in “Non ci resta che il crimine” di Massimiliano Bruno

Laura Chiatti canterina in “Un’avventura” di Marco Danieli

Valeria Bruni Tedeschi nell’ennesima versione della svitata dell’alta società in “I villeggianti” di Valeria Bruni Tedeschi

 

BARBARESCHI IN DOLCEROMA

Vince 

Claudia Gerini in “Dolceroma” di Fabio Resinaro, anche se Ilenia Pastorelli mostra di più in “Non ci resta che il crimine”

 

Premio Stracult per il protagonista maschile

Se la battono:

Luca Barbareschi come il produttore mitomane Oscar Martello, “Menta per il mojito, così imparate a bere, froci!”, in “Dolceroma” di Fabio Resinaro.

Christian De Sica ghostbuster “Sono solo fantasmi” di Christian De Sica 

Christian De Sica come Tony Brando in “La mia banda suona il pop” di Fausto Brizzi

la mia banda suona il pop 4

Luca Argenterio in “Io, Leonardo”

Vincenzo Crea come Niccolò, il giovane figlio di papà miliardario che vuole fare un film di Abel Ferrara da attore in “The App” di Elisa Fuksas 

 

Vince Christian De Sica in “Sono solo fantasmi” ex-aequo con Luca Barbareschi in “Dolceroma”

 

 

Premio speciale Stracult per il miglior caratterista della stagione a Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania. Come ha più volte sostenuto Carlo Verdone. Per me meriterebbe anche Ciccio Mira in “La mafia non è più quella di una volta” di Franco Maresco. 

la mia banda suona il pop 1

 

 

Premio Stracult per gli effetti speciali

Se la battono:

 

Il fantasma scorreggione in “Sono solo fantasmi” di Christian De Sica

Il mostro dentone di “Il signor diavolo” di Pupi Avati

Il pupazzo blu di “Mollami” di Matteo Gentiloni

la mia banda suona il pop 6

Gli effetti visivi di “The App” di Elisa Fuksas

Il cartone animato con la cicogna di “Tolo Tolo” di Checco Zalone

Le pantofole di Chiara Martegiani in “Ride” di Valerio Mastandrea

 

Vince: Il fantasma scorreggione di “Sono solo fantasmi” anche se la sua apparizione è un po’ effimera.

 

 

 

Premio Stracult per la Sceneggiatura meno comprensibile

Se la battono:

CHECCO ZALONE - TOLO TOLO

“L’uomo del labirinto” di Donato Carrisi

“Appena un minuto” di Francesco Mandelli

“C’è tempo” di Walter Veltroni

“Cetto c’è senzadubbiamente” di Antonio Albanese

“The App” di Elisa Fuksas

 

Vince “The App” di Elisa Fuksas. Veramente non ho capito nulla, né che tipo di film volesse fare, né cosa aveva in testa, Ofelia, gli algoritmi, il fantasma del padre... Boh…

CHECCO ZALONE - TOLO TOLO 2

 

 

Premio Stracult speciale “Lillo cerca di salvare il film”

Lillo come Jimmy, l’unico che potrebbe avere una storia col gorilla, in “Attenti al gorilla” di Luca Miniero

Lillo come Ivano in “Modalità aereo” di Fausto Brizzi

Lillo come Aldo Fabrizi che spiega come si fa la carbonara a Edoardo Pesce-Sordi in “Permette? Alberto Sordi” di Luca Manfredi

 

Vince Lillo-Fabrizi in “Permette? Alberto Sordi”. Ma, come sempre, cerca di salvare il film ma non ci riesce…

 

 

 

ANTONIO ALBANESE IN CETTO C E

Premio Stracult per la migliore canzone.

 

Checco Zalone che canta “Immigrato” in “Tolo Tolo”

Gue Pequeno che canta “Io sono il re” in “Cetto c’è senzadubbiamente” di Antonio Albanese

Cristian Miscel in “La mafia non è più quella di una volta” di Franco Maresco

Riccardo Scamarcio che canta l’Inno dell’Andria in “Il ladro di giorni” di Guido Lombardi

Bossi e Berlusconi finti che cantano “Malinconia” di Donato (cioè Bossi) in “1994”.

“O sindaco ’o sindaco ’o sindaco” in “O sindaco del Rione Sanità” di Mario Martone

 

miriam leone foto di bacco (7)

Vince “Immigrato” di Checco Zalone. Vince anche il premio Stracult per il trailer più discusso della storia del cinema italiano.

 

 

 

Premio Stracult per la migliore scopata o situazione erotica in un film

Se la battono:

Il letto a tre piazze De Sica-Tognazzi-Buccirosso con pisciata finale di Buccirosso in “Sono solo fantasmi” di Christian De Sica

Il triangolo con Carlo Verdone-Elisabetta Cavallotti- con tentativo di sodomizazzione di Verdone nel non ancora uscito “Si vive una volta sola” di Carlo Verdone

1994, il teaser della serie 2

La trombata sulla spiaggia tra Guido Caprino e Miriam Leone in “1994”

La trombata col mostro di Ludivine Sagnier in “The New Pope” di Paolo Sorrentino

La trombata tra Laura Chiatti e Thomas Trabacchi con visione del sedere del secondo in “Un’avventura” di Marco Danieli

 

Vince Carlo Verdone in “Si vive una volta sola”.

 

Premio Stracult per il documentario.

 

Beh… “Chiara Ferragni Unposted” di Elisa Amoroso

christian de sica sono solo fantasmi

 

 

 

Premio stracult per il titolo più “sti cazzi”

 

Se la battono:

“C’è tempo” di Walter Veltroni

“Appena un minuto” di Francesco Mandelli

“Ma cosa ci dice il cervello” di Riccardo Milani

“Bene, ma non benissimo” di Francesco Mandelli

“Carta” di Dado Martino

 

Vince “Bene, ma non benissimo” di Francesco Mandelli

 

 

Serie più Stracult della stagione:

carlo verdone si vive una volta sola 1

 

Ovvio… “The New Pope” di Paolo Sorrentino. Non fosse che per la presenza di Cécile de France e Ludivine Sagnier e l’apparizione di John Malkovich.

 

 

Film più stracult della stagione:

Se la battono:

“Sono solo fantasmi” di Christian De Sica

“La mia banda suona il pop” di Fausto Brizzi

“The App” di Elisa Fuksas.

“Dolceroma” di Fabio Resinaro

“C’è tempo” di Walter Veltroni

 

Vince “La mia banda suona il pop” di Fausto Brizzi. 

LE SUORE IN THE NEW POPEthe new pope

 

the new pope 12LE SUORE IN THE NEW POPE

Ultimi Dagoreport

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?