ASSAD DI BASTONI (E SO’ DOLORI PER MAGGIONI) - RISSA IN RAI, POI L’INTERVISTA AL PRESIDENTE SIRIANO VIENE MESSA IN ONDA SU 'RAIPLAY'. MA INTANTO LA MAGGIONI AVEVA CERCATO DI PIAZZARLA INVANO AL TG1, AL TG2, E VIA COSÌ. CHI L’HA COMMISSIONATA ALL’EX PRESIDENTE RAI?- MA LA POLEMICA CONTINUA: L'AGENZIA DI STATO SIRIANA RIBADISCE CHE LA TRASMISSIONE DA PARTE DI 'RAINEWS 24' ERA ATTESA PER IL 2 DICEMBRE MA CHE POI...- IL CASO OGGI IN CDA

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Mario Ajello per il Messaggero

 

maggioni assad maggioni assad

Che giornata alla Rai. Che putiferio ha scatenato il caso dell'intervista ad Assad. A un certo punto, mentre si accavallavano ieri riunioni su riunioni tra cui il faccia a faccia tra l'ad Salini e il presidente Foa (che non era stato informato del viaggio a Damasco di Monica Maggioni per il colloquio con il presidente siriano), a qualcuno è venuto lo scrupolo: «Non è che, vista la delicatezza del tema e del personaggio, cioè Assad, anche la Farnesina ce l'ha con noi per quello che stiamo combinando?».

 

Cioè per l'intervista commissionata chissà da chi (Salini?) per RaiNews senza che RaiNews sapesse e che non è andata in onda facendo arrabbiare i siriani che infatti ieri sera da soli l'hanno trasmessa sulle reti. No, tranquilli, fonti della Farnesina hanno detto che di questo caso se ne infischiano e almeno un problema si è evitato. Ma altri problemi ci sono stati. Mandare in onda o no, dopo che i siriani l'hanno fatto, questa intervista? Alla fine si decide di metterla su RaiPlay, a disposizione degli utenti. Ma intanto la Maggioni - narrano in Rai - aveva cercato di piazzarla a tutti e invano al Tg1, al Tg2, e via così.

fabrizio salini marcello foa fabrizio salini marcello foa

 

 

IL PASTICCIO

Realizzata il 26 novembre dall'ad di RaiCom, cioè appunto la Maggioni, l'intervista ad Assad era rimasta nel cassetto e finita al centro di un caso internazionale. La mediazione alla fine - ma prima c'è stata una riunione assai turbolenta tra il direttore di RaiNews, la Maggioni e Salini e le grida di quest'ultimo si sentivano dal corridoio - si è trovata, si va su RaiPlay dopo l'ultimatum di qualche giorno fa di Damasco che aveva parlato di mancato rispetto degli accordi sulla trasmissione in contemporanea. La scelta della piattaforma streaming consente di rispettare la volontà dei direttori interpellati di non mandare in onda il colloquio (Di Bella lamenta che non era stato informato della missione Maggioni) e insieme di diffondere un documento destinato in poche ore a fare il giro del web. Ma la polemica continua: l'agenzia di stato siriana Sana ribadisce che la trasmissione da parte di RaiNews 24 era attesa per il 2 dicembre ma che poi l'intervista «non è stata messa in onda dalla tv italiana per ragioni incomprensibili». Ovvero, anche se non lo dicono esplicitamente, censura e antipatia politica verso il regime di Damasco.

 

MONICA MAGGIONI INTERVISTA ASSAD MONICA MAGGIONI INTERVISTA ASSAD

Quanto ai contenuti, nell'intervista Assad dice tra l'altro: «Gli europei sostengono il terrorismo in Siria e per questo devono fare i conti con i rifugiati». E ancora: «Perché avete i rifugiati in Europa? È una domanda semplice: per il terrorismo sostenuto dall'Europa - e ovviamente da Usa e Turchia - ma l'Europa è stato il protagonista principale nel creare il caos in Siria». Il presidente siriano ha poi ribadito di non avere nulla a che fare con le armi chimiche, che le sue truppe non le hanno mai usate e che il rapporto dell'Opac in cui si accusa Damasco «è stato fabbricato solo ed esclusivamente perché lo chiedevano gli americani».

 

A Viale Mazzini la bufera non sembra placarsi e oggi il caso sarà esaminato in Cda. Pur informato dalla Maggioni del viaggio in Medio Oriente e della possibilità di realizzare un'intervista ad Assad, Salini ha precisato ieri che l'intervista non era stata commissionata da alcuna testata e quindi non era stata concordata a priori una data di messa in onda. Al di là delle tensioni internazionali, resta lo sconcerto del presidente Foa. E seguono naturalmente le polemiche politiche. Ma il pasticcio è stato fatto e Salini esce indebolito da questa vicenda.

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