totti infascelli

CIAK! LA SETTIMA ARTE DEL CAPITANO – SARA’ FRANCESCO TOTTI LA STAR DELLA FESTA DI ROMA (ALL'AUDITORIUM DAL 15 AL 25 OTTOBRE): A INAUGURARE LA KERMESSE CINEMATOGRAFICA, L'ATTESO DOCUMENTARIO DI ALEX INFASCELLI A LUI DEDICATO E TRATTO DAL LIBRO SCRITTO DAL PUPONE CON PAOLO CONDO’ - TRA I FILM ANCHE "STARDUST" SU BOWIE – IL GEMELLAGGIO CON CANNES, L’OMAGGIO A MORRICONE – NON CI SARA’ IL FILM DI MORETTI CHE SARA’ A CANNES NEL 2021 - VIDEO

 

Gloria Satta per il Messaggero

 

totti infascelli

Il Capitano visto da vicino sia nel documentario di Alex Infascelli Mi chiamo Francesco Totti, proiettato in anteprima mondiale, sia a tu per tu con il pubblico. E poi il sodalizio con il Festival di Cannes, l' allargamento dall' Auditorium alle sale della città, l' omaggio a Ennio Morricone, gli Incontri ravvicinati, masterclass, proiezioni, restauri, duelli all' insegna della passione cinefila, retrospettive e l' anteprima di Stardust, l' atteso film di Gabriel Range su David Bowie interpretato da Johnny Flynn. Sono queste le prime anticipazioni della 15esima Festa di Roma, in programma all' Auditorium dal 15 al 25 ottobre.

 

totti

GLI OSPITI Le ha annunciate, in quest' estate ancora minacciata dal Covid-19, il direttore artistico Antonio Monda affiancato dalla presidente di Cinema per Roma Laura Delli Colli e dalla direttrice generale Francesca Via. «Stiamo lavorando a pieno ritmo per garantire lo svolgimento di una Festa scintillante», spiegano a una voce. Nell' anno in cui la pandemia ha messo in ginocchio il cinema e cancellato la maggioranza delle manifestazioni in tutto il mondo, a cominciare dalla Croisette, lo spirito che aleggi alla Festa sembra buono e grande è la fiducia di tutti che fra tre mesi la situazione migliori sia sul piano dei contagi sia per quanto riguarda i protocolli di sicurezza. L' obiettivo è garantire un programma ricco ed equamente bilanciato tra qualità e richiamo pop.

 

totti morricone

E riportare sullo spettacolare red carpet dell' Auditorium le star internazionali: «Gli inviti ai talent americani sono sospesi, viste le attuali restrizioni aeree, ma alcuni mi scrivono dicendosi pronti a venire a Roma Covid permettendo», rivela Monda. Intanto scopre le prime carte della sua sesta Festa.

 

Mi chiamo Francesco Totti, di cui il campione romano è voce narrante, è tratto dal romanzo Un capitano scritto dal n. 10 della Roma con Paolo Condò (Rizzoli). Nella notte che precede l' addio al calcio, il Pupone ripercorre tutta la sua vita tra immagini di archivio, ricordi, filmini familiari. «Totti verrà anche all' Auditorum per animare un Incontro ravvicinato che verrà prevedibilmente preso d' assalto», anticipa Monda, «parlerà di calcio, ovviamente, ma anche del suo rapporto con il cinema».

 

antonio monda foto di bacco (1)

Quanto a Cannes, fallite le trattative con Venezia, il gemellaggio si dirotta su Roma: la Festa presenterà una decina di film provvisti del bollino del Festival 2020 alla presenza del delegato generale Thierry Frémaux.

 

«In quest' anno così particolare è più importante che mai sostenere i film e le sale, così come essere vicini agli artisti e agli spettatori», commenta Frémaux, «il Festival di Cannes non si è svolto ma è onorato di presentare i film della Selezione Ufficiale 2020 nei festival in cui vengono invitati. E a Roma, con la sua Festa, la sua storia e il suo spirito, il cinema è più vivo che mai».

 

laura delli colli foto di bacco

Confermate le tradizionali sezioni della Festa: Selezione ufficiale, Riflessi, omaggi. Una restrospettiva verrà dedicata al cineasta indiano Satyajit Ray a cura di Mario Sesti. Tra i restauri, spiccano Padre padrone dei Fratelli Taviani (Palma d' oro a Cannes nel 1977) e In nome della legge di Pietro Germi (1949). Per commentare gli adattamenti cinematografici dei libri, Nicola Lagioia parlerà di Truman Capote e Michela Murgia di Stephen King.

 

Quanto allo sconfinamento della Festa in città, l' Auditorium resterà «il cuore dell' evento» ma si aprirà anche ad alcuni cinema: «È un atto di solidarietà nei confronti delle sale», spiega Delli Colli, «nella speranza che il pubblico si riavvicini al cinema». E gli sponsor? L' anno è critico per tutti, osserva la presidente della Fondazione, «ma i tradizionali sostenitori della Festa hanno già rinnovato la loro adesione». Chiosa Monda: «Vogliamo organizzare un' edizione che somigli il più possibile alle precedenti».

nanni moretti 6

 

tre piani nanni moretti

Non ci sarà Tre piani, la nuova regia di Nanni Moretti: «Andrà a Cannes 2021», dice il direttore della Festa, che puntualizza: «Non aspettatevi l' overdose di film italiani: il nostro cinema lo si aiuta di più con una selezione severa». Stato d' animo? «In questo momento drammatico mi sento ottimista e, facendo mia la filosofia di Churchill, sono fiducioso di poter trasformare la difficoltà in un' opportunità».

tre piani nanni moretti 1stardust johnny flynn bowiebowie ziggy stardustNANNI MORETTI

 

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...