giuseppe durato peppe manga fumettista

COME HA FATTO UN FUMETTISTA ABRUZZESE A DIVENTARE UNA STAR IN GIAPPONE? – GIUSEPPE DURATO, IN ARTE "PEPPE", È DIVENTATO FAMOSO NEL PAESE DEI MANGA: EMIGRATO QUANDO AVEVA 22 ANNI, HA FATTO IL MODELLO, QUALCHE COMPARSATA IN TV, FINCHÉ NON È RIUSCITO A FARSI NOTARE CON I SUOI FUMETTI – ORA ARRIVA (ANCHE) IN ITALIA "MINGO", IL SUO PRIMO MANGA, IN CUI GIOCA CON LUOGHI COMUNI E CLICHE’ SUGLI ITALIANI...

giuseppe durato peppe

DI Gianmaria Tammaro per www.rivistastudio.com

 

Più o meno sei anni fa, Giuseppe Durato – classe ’92, nato a Fossacesia in Abruzzo – ha deciso di trasferirsi in Giappone.

 

Aveva 22 anni e un sogno: fare il fumettista. Ha lavorato come modello ed è comparso in televisione, in un reality show. Ha fatto da assistente a un’autrice, Keiko Nishi.

 

E ha partecipato a diversi contest per farsi notare. Mingo è il suo primo manga. L’ha firmato come “Peppe” ed è stato pubblicato settimanalmente dalla rivista Big Comic Spirits di Shogakukan.

 

mingo peppe

 

Il protagonista della storia è un ragazzo italiano che decide di trasferirsi in Giappone e che per mantenersi lavora come modello. È una commedia sentimentale che gioca con i luoghi comuni e i cliché, e che ha una chiarissima traccia autobiografica. In Italia è da poco uscito il primo numero con Dynit; sul sito MangaYo! è disponibile in un’edizione speciale con una variant cover disegnata appositamente per il nostro mercato.

 

Prima di partire per il Giappone, racconta Durato, ha valutato anche altre opzioni. «Potevo andare in Francia o negli Stati Uniti. Ma non ho mai preso in considerazione la possibilità di rimanere in Italia».

 

giuseppe durato peppe 2

Perché?

Per l’aria che si respirava in quegli anni. La meritocrazia, nell’immaginario collettivo, non esisteva. Specialmente nella mia realtà: quella di un piccolo paese dell’Abruzzo. Paradossalmente mi sembrava più facile avere successo in Giappone.

 

Ma com’è nata questa passione?

Dopo essere cresciuto guardando Dragon Ball e gli altri anime andati in onda in televisione, il Giappone, per me, è sempre stata la prima scelta. Un’alternativa validissima alla mia quotidianità. Per questo ho deciso di studiare il giapponese.

 

giuseppe durato peppe mingo

Quando si è trasferito è stato difficile adattarsi?

In un certo senso ero già preparato. Quando ero più piccolo, ho pensato spesso di lasciare tutto e di partire. Per esempio, appena finito il liceo. Per fortuna mi sono fermato e ci ho riflettuto bene.

 

E che cosa ha fatto?

Sono andato prima a Venezia, all’università Ca’ Foscari. E non ci sono andato solo per studiare la lingua, ma proprio per conoscere la cultura giapponese. La realtà è diversa dalle nostre aspettative. Imparare il giapponese è difficilissimo; e non ci sono solo anime e manga. L’università mi ha aperto un mondo di interessi. Cinema, letteratura e televisione.

mingo copertina giappone

 

Non ha mai avuto ripensamenti?

Al liceo avevo comprato uno degli ultimi numeri di Jump (settimanale giapponese che pubblica manga, nda) e mi ero messo in testa di copiare un capitolo di One Piece. Arrivato a una doppia pagina complicatissima, mi sono fermato. È stato il primo momento in cui ho dubitato seriamente.

 

In Giappone, invece?

L’unica crisi c’è stata durante la pubblicazione di Mingo. Dopo la presentazione del primo volume, sono stato malissimo. Avevo la febbre alta, ero stanco. E dovevo lavorare a un nuovo capitolo. Non ce la posso fare, mi sono detto. Sono pazzi questi giapponesi.

 

Poi, però, ce l’ha fatta.

E adesso sono decisamente più sicuro. Ho fatto le cose più spaventose e difficili. Ora mi sembra tutto più facile. Esordire su un settimanale in Giappone è una sfida. Impari a lavorare velocemente, tenendo costante la qualità. Collaborare con un editor, poi, ti permette di migliorare velocemente.

 

giuseppe durato peppe terrace house

Prima di pubblicare Mingo, ha preso parte anche a un reality show, Terrace House (in Italia disponibile su Netflix). Perché?

È uno dei programmi più visti in Giappone. Se fai parte del cast, diventi famoso. È una cosa che – intendiamoci – sapevo, ma non ne ero così consapevole. Ho partecipato per provare a smentire certi luoghi comuni sull’Italia e sugli italiani, visti come playboy. È la stessa cosa che volevo ottenere con Mingo, tra l’altro.

 

Che effetto ha avuto Terrace House sulla sua carriera?

Mi ha portato visibilità, è vero. Ma avevo firmato il mio contratto con la casa editrice un anno prima. Non mi ha aiutato in quel senso. Oggi, in Giappone, mi conoscono come un fumettista e come – ecco – un bravo ragazzo. Non sembra una cosa incredibile, vista dall’esterno. E invece lo è.

giuseppe durato peppe terrace house

 

Ma chi l’ha seguita in televisione, poi, non ha comprato anche il suo fumetto?

Il pubblico di Terrace House è formato principalmente da ragazze giovanissime. Ragazze che non leggono i manga. Per alcune di loro, il mio è stato il primo fumetto. Il target di riferimento della rivista che pubblicava Mingo è totalmente diverso: si rivolge a lettori maschi e maggiorenni.

 

giuseppe durato peppe 5

Come si trova la storia giusta da raccontare?

Devi essere te stesso, e devi raccontare la tua vita. È quello che mi hanno consigliato tutti i miei editor. Non ha senso provare a scimmiottare i manga giapponesi. Devi essere originale, e devi fare di questa originalità la tua forza.

 

Sta già lavorando a un nuovo manga?

mingo peppe

In questo momento mi sto documentando. Sto leggendo diversi libri.

 

Voglio continuare a raccontare il rapporto tra Italia e Giappone, ma in una chiave diversa. Non più con una commedia, ma con un dramma. Voglio scrivere prima tutta la storia e poi disegnarla. Ho in mente una serie breve di circa due volumi.

 

Ci sono autori che, in qualche modo, l’hanno ispirata?

Mi piace Gipi e soprattutto mi piace il suo stile. Quando lavoro, però, provo a non farmi influenzare troppo. Ovviamente in tutto quello che faccio ci sono le mie passioni e le mie esperienze, ma cerco di essere sempre me stesso.

 

peppe giuseppe durato

Perché ha deciso di fare fumetti?

Le mie prime storie erano pensate per i miei compagni di banco: mi piaceva vederli ridere e mi piaceva essere letto da loro. Il Giappone rappresenta la stessa cosa. Qui c’è un pubblico enorme, appassionato, pronto ad ascoltarti. Ma faccio questo lavoro anche per un altro motivo.

 

Quale?

Fare un fumetto, alla fine, significa imparare a conoscersi. Ed è proprio questa la cosa che amo di più. Questo è un lavoro estremamente solitario, ma che ti permette di crescere come essere umano. La persona che ha scritto Mingo e la persona che sono oggi sono diverse. Lavorando a quel manga, ho vinto la mia timidezza con gli altri e, soprattutto, con le ragazze. Ed è un paradosso, lo so: per diventare più estroverso sono dovuto venire qui, in un paese pieno di introversi.

 

giuseppe durato peppe 4

I suoi genitori che cosa pensano del suo lavoro?

Sono contenti. Non mi hanno permesso di montarmi la testa. Le copertine dei giornali, il lavoro da modello, il programma tv e poi il mio manga: non hanno cambiato minimamente la percezione che la mia famiglia e i miei amici hanno di me. Per loro, sono sempre lo stesso.

 

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...