donald trump in una puntata di sex and the city

DAMNATIO DONALD - TANTO TRUMP INTIGNA A NON MOLLARE LA PRESIDENZA, TANTO I SUOI NEMICI VOGLIONO CANCELLARNE LE TRACCE - SUI SOCIAL E’ PARTITA LA CAMPAGNA PER CHIEDERE LA RIMOZIONE DEL TYCOON DAI FILM CUI HA PARTECIPATO IN PASSATO COME “MAMMA, HO RIPERSO L'AEREO” DEL 1992 - A RISCHIO ANCHE I CAMEI IN “ZOOLANDER”, “SEX AND THE CITY” E “IL PRINCIPE DI BEL AIR”

Flavio Pompetti per “il Messaggero”

 

DONALD TRUMP IN MAMMA HO PERSO L AEREO

Joe Biden lo ha battuto e presto lo caccerà dalla Casa Bianca, i politici del congresso vogliono esautorarlo ancora prima della scadenza del mandato, a mezzogiorno di mercoledì, e il sito Shopify ha rimosso dal catalogo online ogni articolo che porta il suo nome. Ora contro Donald Trump si accanisce perfino l' industria di celluloide. Sul web sta montando una campagna per cancellare il presidente uscente dal cameo più noto tra quelli che ha effettuato in passato: il breve istante nel quale incontra nella lobby della Plaza Hotel il bambino che ha perso i genitori in Mamma, ho riperso l' aereo, sequel del 1992 del fortunato film uscito due anni prima.

rimozione di trump da mamma ho riperso l'aereo meme

 

La protesta è esplosa dopo l' attacco al Campidoglio da parte dei sostenitori del presidente undici giorni fa. I fan del classico film chiedevano fuori dai denti un atto di cesura che rimuovesse l' immagine bonaria del proprietario del palazzo, così come hanno già fatto le reti social nel web. Alcuni dei cibernauti più burloni hanno già provveduto in proprio e hanno sostituito la silouette di Trump nell' iconica sequenza con quella più rassicurante della regina della country music Dolly Parton o quella dissacrante di Darth Vader di Guerre Stellari.

 

donald trump in mamma ho riperso l'aereo

L'ULTIMATUM

Il regista del film Chris Columbus racconta oggi che Trump al tempo forzò il suo ingresso nella scena con un ricatto. La produzione aveva già negoziato il compenso per l' utilizzo dello stabile nelle riprese, ma all' ultimo minuto l' immobiliarista, che quattro anni prima aveva acquistato per la favolosa cifra di 400 milioni lo storico albergo all' angolo di Central Park, lanciò un ultimatum: la sequenza si poteva girare solo se gli fosse stata concessa la possibilità di apparire a fianco del giovanissimo attore Macaulay Culkin, che interpretava la parte di Kevin McCallister.

DONALD TRUMP E WILL SMITH IN IL PRINCIPE DI BEL AIR

 

Trump a quel tempo era già un uomo ricchissimo e conosciuto in ogni angolo del mondo, ma non perdeva mai l' occasione di collezionare un' altra copertina di giornale o di presenziare ad un evento di alta visibilità.

 

Home Alone (titolo del film in inglese) era al tempo uno dei marchi più popolari al mondo e in effetti quella associazione breve e insignificante sul set ha accompagnato Trump nel resto della sua carriera. «Nella squadra di produzione molti chiedevano che la sequenza fosse tagliata in montaggio racconta Columbus ma ad una delle prime proiezioni sperimentali che ancora la conteneva, la sala scoppiò in un applauso dopo averla vista. Per questo decisi di lasciarla nella versione finale».

 

Il regista difendeva ancora la sua scelta un anno fa, quando la televisione canadese mandò in onda per Natale il film con la scena tagliata. Seguì un botta e risposta tra Trump e il premier canadese Trudeau, con il primo che definiva la decisione «patetica» e addebitava la censura alla guerra commerciale in atto tra i due paesi e il secondo che si difendeva dicendo che la versione esportata oltre frontiera non aveva mai incorporato la sequenza.

DONALD TRUMP NEL FILM ZOOLANDER

 

Solo negli ultimi giorni Columbus ha cambiato idea, e si è associato alla campagna. Lo stesso Macaulay Culkin è a favore della rimozione e della proposta che l' immagine del severo gigante vestito come sempre con un lungo cappotto nero, sia sostituita da lui stesso, nella versione odierna di un attempato quarantenne. Questa volta invece il presidente uscente è rimasto atipicamente muto di fronte alla minaccia.

 

Cancellazioni ben più gravi del suo nome sono in atto al momento, come quelle dell' associazione del golf professionista che sta cercando di recidere ogni rapporto con lui e con le sue proprietà. La cittadina di West Palm Beach in Florida ha annunciato ieri che annullerà il contratto che assegna a Trump la gestione del locale club golfistico e decine delle maggiori aziende nazionali hanno già interrotto il flusso di finanziamenti nelle casse della fondazione politica che amministra le sue campagne elettorali.

DONALD TRUMP IN UNA PUNTATA DI SEX AND THE CITY

 

L' amore per la propria immagine ha portato Trump ad apparire in ben ventisei film, senza mai aver preso una lezione di recitazione, e senza d' altronde aver mai rappresentato null' altro che sé stesso. Il suo carnet parte alla fine degli anni '80, e al tempo delle riprese di Home Alone II, nel 1992, vanta già tre altre presenze.Gli spettatori lo ricordano anche il Bel Air e in Zoolander, oltre che nell' inevitabile apparizione in Sex and the City, come una delle presenze iconiche della città di New York.

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)