david donatello

I DAVID DEI GIUSTI - TRIONFA "VOLEVO NASCONDERMI" DI GIORGIO DIRITTI CON ELIO GERMANO A CUI VANNO BEN 7 PREMI. DAVVERO TROPPI. AD "HAMMAMET" E "FAVOLACCE" NON VA PRATICAMENTE NULLA. E, MI SA, CHE SIA FAVINO CHE I D'INNOCENZO NON CI SIANO RIMASTI BENISSIMO - LA BATTUTA TRASH DELLA PAUSINI ("MI SONO CAGATA SOTTO"), IL TONO DA PADRONCINO DEL PRODUTTORE VALSECCHI CON ZALONE ("CI VEDIAMO GIOVEDÌ"). MA DOVE SIAMO, ALL'OSTERIA? COMMOVENTE IL PREMIO POSTUMO DATO A MATTIA TORRE – VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

elio germano 11

Introdotta da un comizio simil elettorale di un Dario Franceschini che sembrava come minimo candidato a sindaco di Roma, soprattutto mentre Roberto Gualtieri con il suo faccione verdonaniano non faceva grande figura poco prima dalla Gruber, i David 2021 hanno visto il trionfo di "Volevo nascondermi" di Giorgio Diritti con Elio Germano, premiato con ben 7 premi, miglior film, regia, miglior attore, miglior fotografia, suono.

 

carlo conti la figlia di mattia torre

Davvero troppi per un film che alla fine è una più che decorosa ricostruzione della vita di Antonio Ligabue illuminata, certo, da una grande prova di Elio Germano, anche se affogato da un trucco che non gli lasciava la stessa libertà interpretativa che ebbe a sui tempo Flavio Bucci nel "Ligabue" televisivo, ma non è certamente un film di grande innovazione. Magari, in una stagione per ovvie ragioni monca di tanti titoli importanti, rappresenta quel buon cinema da festival un po' più tradizionale che di solito forma l'ossatura noiosetta del nostro cinema, ma certo ci lascia un po' insoddisfatti. Ne' si può dire che agli altri film in concorso sia rimasto molto.

 

sandra milo

"L'incredibile storia dell'isola delle rose" di Sydney Sicilia, ad esempio, se la cava con tre premi, effetti visivi e attori non protagonisti, Fabrizio Bentivoglio e una incredula e simpatica Matilda De Angelis. "Miss Marx" di Susanna Nicchiarelli ne vince altri tre, produzione, cioè Rai Cinema e Marta Donzelli, che almeno dedica il premio alla "sorellanza", i costumi di Massimo Cantini Parrini, che si è presentato con la mamma, e la musica di Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo. A un film che è molto piaciuto e rappresentava una bella novità, "I predatori" di Pietro Castellitto, almeno va l'opera prima, a "La vita davanti a sé  di Edoardo Ponti può bastare il premio come migliore attrice a Sophia Loren, ma certo i due film prodotti da Agostino Sacca', assieme a RAI Cinema, "Hammamet" di Gianni Amelio e "Favolacce" dei fratelli D'Innocenzo, dati tra i favoriti, non va praticamente nulla, a parte il trucco del primo film.

alex infascelli

 

pietro castellitto

E, mi sa, che sia Favino, il Craxi di "Hammamet", sia Gianni Amelio e i D'Innocenzo non ci siano rimasti benissimo. E certo "Favolacce", che piaccia o meno, portava una qualche ventata di novità di messa in scena, sicuramente rispetto a "Volevo nascondermi", mentre sulla regia mi sembra che Amelio sia stato trattato davvero ingiustamente.

 

Non parliamo poi di "Le sorelle Macaluso" di Emma Dante, che era il film sentimentalmente più forte. Per il resto non possiamo che essere contenti di aver visto Checco Zalone vincere su Laura Pausini per la migliore canzone, la discussa "Immigrato", anche se proprio alla Pausini spetta la battuta più trash della serata e forse della storia del David, "mi sono cagata sotto", mentre il cattivo collegamento di Checco da Bari ci ha fatto sentire solo un buon inizio di battuta "la solita cricca di sinistra..." e ha lanciato il tono da padroncino che si crede Samuel Goldwyn del suo produttore Valsecchi, "ci vediamo giovedì". Ma dove siamo, all'osteria? 

matilda de angelis

 

Contenti anche per Alex Infascelli, premiato per il miglior documentario, "Mi chiamo Francesco Totti", mentre si trova ancora una volta sfalsato "Notturno" di Gianfranco Rosi, fatto passare assurdamente per documentario (e non lo è, dai). E ancora perdente. Perché il suo film non è facile da capire, purtroppo, e è così lontano dal nostro cinema.

 

kim rossi stuart

Commovente il premio postumo dato a Mattia Torre per la sceneggiatura di "Figli". Ma i problemi del nostro cinema rimangono gli stessi di sempre. L'incapacità più totale di cavalcare un vero cambiamento, che i film di Castellitto e dei D'Innocenzo indicavano chiaramente, e il non riuscire davvero mai a uscire da un'autoreferenzialita' iperprovinciale per cui chiunque salga sul palco a prendere un premio chiama colleghi e registi per nome lasciando lo spettatore totalmente estraneo a quel che vede. E permette quindi al "cagarsi sotto" della Pausini di diventare una battuta "accettabile" in prima serata su Rai Uno o il "ci vediamo giovedi" di Valsecchi qualcosa di non così assurdo.

 

carlo conti con emma la figlia di francesca rocca e mattia torre

Peccato, perché Piera Detassis sta davvero cercando di deprovincializzare e derondizzare i David, ma credo che lo star chiusi un anno abbia scatenato egocentrismi e cattive abitudini di tanti uomini di cinema. Ho sentito terribili gaffes e battute di premiati maschi che ringraziavano le mogli comprensive rimaste a casa. Ahi! Non parliamo degli inutili David speciali, con premi a Monica Bellucci che stava a Sophia e non ha detto nulla, o a Diego Abatantuono che stava sul palco e non ha detto nulla salvo salutare Pozzetto. E non parliamo infine della inutile presenza di Brignano come volto di Rai Uno, entrato con una gaffes immediata, "Stavo a Rai Due". Ma perché? Chiudeva il tutto Vespa con la Meloni. "Tanti saluti a tutti ", come ha detto la mamma di Massimo Cantini Parrini.

de angelis germano lorengiorgio dirittifavinoconti lorenconti franceschiniclaudia gerinidiego abatantuono

zalone valsecchizalone

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)