IL DIVANO DEI GIUSTI - PER I FAN DELL’EROTICO LOLITESCO SU CIELO ALLE 21,20 FANNO “LA NIPOTE” DI NELLO ROSSATI CON L’INEDITA FRANCESCA MUZIO, CHE PER TUTTO IL FILM PASSA DA UNA SCALA ALL’ALTRA DI UNA BELLA VILLA PALLADIANA PER FAR VEDERE IL SEDERE AI MASCHI PORCONI DEL POSTO, DANIELE VARGAS E GIORGIO ARDISSON - SU CINE 34, UNA STRAVAGANZA SPAGHETTI WESTERN, UN FILM MOLTO AMATO DAI FAN DEL GENERE, “OGGI A ME… DOMANI A TE!”

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Marco Giusti per Dagospia

 

OGGI A ME DOMANI A TE OGGI A ME DOMANI A TE

Piaciuta la Traviata diretta da Mario Martone? Ieri l’ho solo in piccola parte alternata con le ultime puntate di “The Serpent”, serie piuttosto riuscita di Netflix sul serial killer di hippies tra Tailandia, Nepal, India, una costruzione di racconto un po’ arzigogolata con continui flash back su diversi piani temporali che temo gli sceneggiatori di casa nostra riproporranno, ma con ambientazioni e ricostruzioni d’epoca perfette e ottimi attori che devono giocare con personaggi complessi. C’è anche una rediviva Stacy Martin…

 

Stasera, vedo che tra una vecchia fiction poliziesca su Rai Uno, “Sotto copertura” con Claudio Gioé, Antonio Folletto, Antonio Gerardi, un gradito ritorno de “I nuovi mostri” di Monicelli-Scola-Risi su Rai Storia, l’ottimo thriller “Ipotesi di un complotto” di Richard Donner con Mel Gibson e Julia Roberts, Iris alle 21, potrei segnalarvi come stravaganza spaghetti western, su Cine 34, un film molto amato dai fan del genere, “Oggi a me… domani a te!”, opera prima e migliore di Tonino Cervi, scritta, guarda un po’, assieme a Dario Argento e interpretato da bel cast variopinto di protagonisti.

 

OGGI A ME DOMANI A TE OGGI A ME DOMANI A TE

Si val dal vero americano Brett Halsey, qui riciclato col nome di “Montgomery Ford” (si vergognava di fare il film…) sempre nerovestito alla Django, un Bud Spencer pre-Trinità dilagante su un cavallo che, stranamente, lo regge, Jeff Cameron alias Nino Scarciofolo, il vero americano Wayde Preston, l’austriaco William Berger, pronto con le carte e col coltello, tanto che riesce a smascherare l’asso nella manica del giocatore baro da sotto il tavolo inchiodandolo con la lama alla sedia, e lo strepitoso Tatsuya Nakadai, fresco di “Yojimbo” di Akira Kurosawa e di “Harakiri” di Masaki Kobayashi, vero motivo di culto del film, come il bandito James El Fego, spadaccino imbattibile e cattivissimo in pieno west.

 

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“Violenza, cattiveria e vendetta finale, la formula in fondo era questa” sosteneva Cervi. La storia vede infatti Halsey-Ford che mette in piedi una banda di pistoleri per dare la caccia a James El Fego che gli ha ucciso la moglie. Non solo, ma ha anche addossato la colpa su di lui e così si è fatto cinque anni di prigione. Per questo è tutto nero e non parla mai. Non avete idea comi gli rode. Sembra che Cervi pensasse già a un sequel, “Domani a me… oggi a te!”.

 

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Subito dopo sulla stessa rete parte “Keoma” di Enzo G. Castellari con Franco Nero, molto amato dai fan. Per i fan dell’erotico lolitesco alla Samperi vedo che su Cielo alle 21, 20 fanno “La nipote” di Nello Rossati con l’inedita Francesca Muzio, che per tutto il film passa da una scala all’altra di una bella villa palladiana per far vedere il sedere ai maschi porconi del posto, Daniele Vargas e Giorgio Ardisson. Grande successo di Nello Rossati, con un cast più o meno di sconosciuti, incassa la bellezza di 1 miliardo 62 milioni nella stagione 74-75 e lo rilancia come regista di commedie sexy di serie A.

 

LA NIPOTE - FILM DI NELLO ROSSATI LA NIPOTE - FILM DI NELLO ROSSATI

Orchidea De Santis, che nel film ha una grande scena di seduzione del ragazzo, mostrandosi china mentre insapona i panni e lui dovrebbe studiare, “Come deve essere struito, lei!”, parlava bene del film e del produttore, Armando Bertuccioli, che cercava di non far dormire sotto i ponti i suoi attori. Ruspantissimo.

 

La serata più calda prosegue con il non eccelso ma poco visto “Morbosità” diretto da Luigi Russo, Cine 34 alle 0, 45, con Eva Czemerys e Jenny Tambury come due sorelline, una sporcacciona e l’altra casta, in quel di Modena, alle prese con una provincia corrotta e di pochi scrupoli. Complice il bello e perverso Gianni Macchia, la sorellina casta e pura finirà in un giro di zozzoni stupratori che la metteranno nei guai. 

 

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Gianni Macchia presentando il film nel 1974 al cinema Royal di Bari rilasciò un’intervista a “La Gazzetta del Mezzogiorno”, spiegando “Erotismo e sessualità sono ancora di moda e la moda in fondo non è che lo specchio dei tempi, riflette ciò che avviene nel mondo. So bene che mi porto addosso l’etichetta di sex symbol e che non potrò scollarla tanto facilmente: però so anche di poter fare qualche cosa di diverso”.

 

Assolutamente da vedere, io l’ho visto al tempo, ma poco ricordo a parte la bella Cornelia Sharpe e il fatto che Sean Connery recitasse finalmente senza parrucchino da James Bond, è “Il prossimo uomo” di Richard C. Sarafian, Rai Tre all’1, 30, sorta di spy story realistica con un killer incaricato di uccidere un diplomatico arabo, Sean Connery, che vuole la pace in Medio Oriente. Girato in otto paesi diversi, fu, ahimé, un grosso flop.

 

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Non piacque granché a nessuno. Vi divertirete magari di più con l’horror-erotico “Orgasmo nero” di Joe D’Amato, Cine 34 alle 3, 05, uno di quei film “partito come soft poi diventato hard” secondo il regista, anche se le scene hard, dicono gli esperti, non sono nuove, ma provengono dal girato di “Emanuelle e gli ultimi cannibali” e riguardano Annj Goren alias Anna Maria Napolitano e Mark Shannon alias Manlio Cersosimo, scomparso un paio d’anni fa, uno dei primi stalloni italiani.

 

La storia vede una coppia borghese in vacanza ai Caraibi, Richard Harrison e Nieves Navarro, lui scrittore sessualmente poco dotato, lei assatanata, che si scatenano con la figlia adottiva indigena tutto sesso, Lucia Ramirez, vero motore porno del film e di gran parte di quelli girati a Santo Domingo da Joe D’Amato.

 

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Moglie, marito, e perfino un’amico zozzona della moglie molestano la ragazza, che si vendicherà accoppando il marito e facendolo mangiare dalla moglie. Gnam! Chiamate Cannavacciuolo. La notte prosegue più o meno a questi livelli, Si va da “Fantaghirò2” di Lamberto Bava con Alessandra Martnes, Kim Rossi Stuart, Brigitte Nielsen, Canale 5 alle 3, 05, al bel film di guerra inglese “Il sole scotta a Cipro” di Ralh Thomas con Dirk Bogarde, Susan Strasberg, George Chakiris, Rai Movie alle 3, 10, da “I due maggiolini più pazzi del mondo” di Giuseppe Orlandini con Franco e Ciccio, Rete 4 alle 3, 25, alla cultissima commedia sexy di Nando Cicero con Lando Buzzanca diviso tra Rosanna Podestà e una nudissima Gloria Guida “Il gatto mammone”, Rete 4 alle 4, 35, dal musicarello con Gigliola Cinquetti e Mark Damon girato dallo spagnolo Miguel Iglesias “Dio, come ti amo!”, Rai Movie alle 5, all’ancor più delirante horror spagnolo “El vampiro de l’autopsita” di José Luiz Madrid da noi tradotto come “Le manie di Mr Winninger omicida sessuale”, Iris alle 5, 10.

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Ricordo che lo andai a vedere nei primi anni ’70 alla prima al cinema Lux di Genova, oggi defunto, e non riuscivo a capire cosa c’entrasse il titolo italiano con la storia del vampiro della pista di automobilismo, un certo Conte Oblensky interpretato da tal Waldemar Wohlfahrt alias Wal Davis. Che già era una bella follia… Questo Wal Davis vedo che ha girato anche da protagonista “Karzan contro le donne dal seno nudo” di Jesus Franco. Il film come era? Terribile.

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