2020divanogiusti0212

IL DIVANO DEI GIUSTI – IN ATTESA DI “MANK”, POSSO CONSIGLIARVI UN PAIO DI FILM ITALIANI CHE NON HO ANCORA VISTO “SI MUORE SOLO DA VIVI” E “NEL BAGNO DELLE DONNE” CON IL MIO AMICO LUCA VECCHI, CHIUSO APPUNTO NEL BAGNO DELLE DONNE – VI CONSIGLIO DI RIVEDERE IL BELLISSIMO “TRUE LIES” DI JAMES CAMERON CON ARNOLD SCHWARZENEGGER E UNA JAMIE LEE CURTIS DA PAURA NELLA CELEBRE SCENA DELLO SPOGLIARELLO – “RETE 4 LANCIA UN ORMAI LONTANISSIMO “APPASSIONATA” CON LA COPPIA DI BAD GIRLS ORNELLA MUTI ELEONORA GIORGI CHE FECE DAVVERO SCANDALO - VIDEO

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

Gary Oldman - Mank

Ci siamo, ahimé. Stiamo davvero aspettando con ansia, come se fosse un film da vedere al cinema, come se fosse qualcosa insomma come lo “Scarface” di Brian De Palma o “Hateful Eight” di Quentin Tarantino, il “Mank” di David Fincher con Gary Oldman nel ruoli di Herman Mankiewicz lo sceneggiatore di “Quarto potere” di Orson Welles, che uscirà su Netflix venerdì. Bianco e nero, ultracinefilo. Preparatevi per la prima sul divano, mi raccomando.

 

Mank

Se si voleva davvero dare un colpo al cinema come lo abbiamo visto fino al Natale scorso, questo lo è sicuramente. Come lo fu un paio d’anni fa “Roma” di Alfonso Cuaron, il pur bellissimo film Netflix, bianco e nero e ultracinefilo, che vinse ben tre Oscar dopo aver vinto il Leone a Venezia. Anche se poi, chissà, davvero con la fine della pandemia grazie ai vaccini, ritorneremo a andare al cinema più di prima come si auspica Luca Guadagnino, che intanto trionfa proprio con una serie su Sky.

 

 

nel bagno delle donne 2

Aspettando una primavera di cinema, oggi, in attesa di “Mank”, posso consigliarvi su mymovies un paio di film italiani che non ho ancora visto, “Si muore solo da vivi” di Alberto Rizzi con Alessandro Roja, Alessandra Mastronardi e Amanda Lear, c’è anche su Amazon vedo, e “Nel bagno delle donne” di Marco Castaldi con il mio amico Luca Vecchi, chiuso appunto nel bagno delle donne, e Daphne Scoccia. Non l’ho visto ma lo produce il mitico Galliano Juso e questo già mi basta per segnalarlo.

 

Su Amazon da ieri già trasmettono invece “The Gentlemen” di Guy Ritchie con Matthew McConaughey, Hugh Grant, Colin Farrell. Filmone sugli spacciatori ricchi di Londra. Mica male, eh? Mia moglie dopo quindici minuti, però, me lo ha bollato come “solo per maschi”. Certo che era per soli maschi. Peccato, però.

 

Mi sembrava più interessante, diciamo di “One Way To Tomorrow”, sempre su Netflix, che leggo essere il remake turco di un film di successo svedese con due sconosciuti che si incontrano per caso in viaggio in treno. Ormai ci attacchiamo a tutto… E, insomma, ieri ho rivisto su RaiPlay, anzi visto perché non so perché non avevo voluto vederlo tanti anni fa, “La signora della porta accanto” di François Truffaut con Gerard Depardieu e Fanny Ardant.

 

true lies

Bellissimo, con le musiche incredibili di Georges Delerue, la fotografia di William Lubtchansky, commovente. Solo ora mi accorgo che nessuno scrive né gira più come Truffaut o come Rohmer. Come se fosse passato un secolo. Eppure siamo qui ad aspettare un film su “Quarto potere” e sul ruolo dello sceneggiatore rispetto al lavoro di Welles e del suo geniale direttore della fotografia Gregg Toland.

 

Vedo che stasera in chiaro per festeggiare gli 85 anni di Woody Allen su Iris passano “Magic in the Moonlight” con Emma Stone e Colin Firth alle 21 seguito da “La maledizione dello scorpione di giada” con Helen Hunt, Woody Allen e Charlize Theron. Confesso che sono anni che non mi piace più Woody Allen, che pure avevo amato sia per i suoi primi film comici che per quelli più drammatici, “Hanna e le sue sorelle”, “Crimini e misfatti”.

 

Ogni tanto fa un bel film, diciamo uno su quattro?, ma non riesco a non vederne continuamente la derivazione letteraria o cinematografica mai citata, come se fossero sempre remake con plot ultracelebri che lui ricicla come suoi.

zambo, il dominatore della giungla 1

 

Il mio vecchio socio Giovanni Buttafava mi disse, a proposito di “Radio Days”, che ormai sembrava il Pupi Avati americano. Per noi era una terribile offesa. Avati aveva cercato di rifare nel cinema italiano perfino Truffaut. Eppure mi accorsi già negli anni ’90 che il paragone, ahimé, era calzante.

 

Woody Allen non era più quello degli esordi. Ho comprato il suo libro mesi fa e non l’ho neanche aperto. Il #metoo gli ha dato, credo, la botta finale, ma già ai miei occhi si era trasformato nel Pupi Avati americano.

 

jamie lee curtis true lies

Alla stessa ora vedo film che sembrano provenire da un altro mondo e da un altro secolo, come “Immaturi” di Paolo Genovese con Raul Bova e Barbora Bobulova, Cine 34 alle 21. Vi consiglio di rivedere il bellissimo “True Lies” di James Cameron con Arnold Schwarzenegger e una Jamie Lee Curtis da paura nella celebre scena dello spogliarello. Ho sempre pensato che fosse la più sexy di tutte in quegli anni.

 

E pensare che anche questo è il remake di un film francese che neppure ricordo con Thierry Lhermitte e Miou Miou. Rai Movie alle 21 si lancia con “Lo chiamavano Jeeg Robot” di Gabriele Mainetti con Claudia Santamaria, Ilenia Pastorelli e Luca Marinelli. Sempre divertente. E chissà quando vedremo il suo secondo film, “Freaks Out”, previsto in sala queste vacanze. Capirai… Probabilmente lo vedremo assieme a “Diabolik” dei Manetti bros questa primavera. Speriamo.

 

lo spogliarello di jamie lee curtis in true lies 4

 

Eviterei l’horror “La vedova Winchester” dei fratelli Spierig, Rai 4 alle 21, 20, davvero modesto malgrado una grande Helen Mirren tutta vestita di nero e la storia che parte da uno spunto interessante. Modesto anche “The Legend of Tarzan” di David Yates con supercast che va da Alexander Skarsgard a Margot Robbie, da Christoph Waltz a Samuel L. Jackson. Le critiche sono tutte negative, ahimé.

 

lo spogliarello di jamie lee curtis in true lies 1

“Troppo violento per i piccoli, troppo stupido per gli adulti, non ti prende in nessun modo…”. Per fortuna che su Rai Movie alle 23, 30 c'è un buon Virzì, “Tutti i santi giorni”, commedia realistico-romantica con la cantante siciliana Thony e un Luca Marinelli in versione, finalmente, non esaltata. Ci va ancora meglio quando ci avventuriamo nella notte.

 

“Casotto”, capolavoro di Sergio Citti, brilla all’1 su Cine 34. Come dimenticare Gigi Proietti e Franco Citti che spogliandosi scoprono che hanno i piedi troppo zozzi per farsi vedere dalle ragazze che hanno rimorchiato? O Paolo Stoppa che porta al mare la nipotina incinta Jodie Foster, pronta a farla sposare a un Michele Placido farlocco con una palla di fuori.

la signora della porta accanto

 

O le sorelle Melato che hanno adescato uno stravagante Ugo Tognazzi? O il prete con due cazzi? O il soldatino che ce l'ha minuscolo? Scritto benissimo da Citti con Vincenzo Cerami quando Pasolini era morto proprio da poco e la sua ombra è presente per tutti il film.

 

appassionata 1

Rete 4 alla stessa ora si lancia nello strepitoso poliziottesco di Umberto Lenzi “Il trucido e lo sbirro” con Tomas Milian, Claudio Cassinelli, Henry Silva, Robert Hundar e Nicoletta Macbiavelli. Alle 2 su Cielo va addirittura in onda “La visione del sabba” di Marco Bellocchio  con Beatrice Dalle come strega, Daniel Ezralow, Corinne Touzet. Alle 3 e mezzo di notte arriva su Cine 34 un mai visto, da me, “Zambo, il dominatore della giungla” girato da Bitto Albertini nel 1972 con il forzuto americano Brad Harris come ex detenuto che diventa il re della giungla, si innamora di Gisela Hahn, libera gli schiavi e combatte i cacciatori di taglie.

appassionata 3

 

E Rete 4 lancia un ormai lontanissimo “Appassionata” di Gian Luigi Calderone, già assistente di Bertolucci, con la coppia di bad girls Ornella Muti Eleonora Giorgi che fece davvero scandalo alla sua uscita. Il modello è un mischione di “Malizia” e di “Ultimo tango a Parigi”.

 

Ornella Muti, reduce da un ruolino in Paolo il caldo, e Eleonora Giorgi, reduce da Storia di una monaca di clausura, ninfette del post-Laura Antonelli esplosero subito. “Nel copione di Appassionata”, disse allora la Giorgi, “Ornella aveva un personaggio più malizioso del mio. Un’adolescente che tenta di sedurre il padre è un personaggio molto malizioso. Ma, a film finito, le cose sono cambiate. Lei è molto provocante, ma io sono molto più spregiudicata. Lei incarna i tabù e le malizie, io la spregiudicatezza e le modernità. Lei ha dei complessi rispetto al sesso, io non ho alcun complesso”. Il film stava per uscire in sala il 14 marzo 1974, quando viene bocciato in censura. Inizia un calvario giudiziario.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...